giovedì 5 marzo 2015

Io sto con Marcello Veneziani

Leggo con stupore che Il Giornale avrebbe estromesso Marcello Veneziani.
L'uomo di cultura più rappresentativo di tutto il Centro Destra, sarebbe stato prima accantonato e quindi sostanzialmente licenziato con la scusa di un rinnovamento e riduzione dei costi.
Da qualche mese il Giornale ha mutato la sua linea e all'opposizione netta a Renzi ha sostituito una critica molto, ma molto, flessibile.
Più diretto invece Libero, anche se entrambi i quotidiani, gli unici di area, sono palesemente ostili a Salvini e Meloni per tirare la volata ad una improbabile coalizione di "moderati".
In particolare il Giornale e il suo direttore Alessandro Sallusti sembrano essersi ammosciati ed aver dimenticato come si deve fare opposizione.
Alfano non è più nel mirino, mentre ci è entrata la Lega e Salvini (con uno spazio abnorme dedicato a Tosi) ed è calato il silenzio sui Fratelli d'Italia e la Meloni.
Sallusti sbaglia se crede, così, di indurre gli elettori del Centro Destra a votare chi non alza la voce.
Otterrà invece l'effetto di marginalizzare Forza Italia, rendendo sempre più evidente lo squallore del moderatismo e l'impossibilità ad essere carne o pesce.
La posizione intermedia, infatti, è un ibrido neneista (nè con Renzi, nè con Salvini) priva di progettualità, ma anche priva di nerbo e di idee.
Io sto con Veneziani, quindi, se verrà ingiustamente allontanato da un organo di stampa che dovrebbe rivolgersi all'elettorato di Centro Destra che in Veneziani vede l'uomo di punta della nostra Cultura.

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