martedì 19 maggio 2020

Dopo la 1/2 libertà ora liberiamoci dalle catene di Conte

Anch'io, come tanti Italiani, ieri mattina ho avuto il piacere di riassaporare un caffè al bar.
Non al bar dove pensavo di andare perché è rimasto chiuso non ritenendo al momento conveniente riaprire, bensì in un altro vicino.
Ho ascoltato conversazioni, necessariamente a voce alta a causa delle distanze obbligate, e qualcuno ha persino espresso gratitudine a Conte per questa nuova libertà.
Ma quale gratitudine ?
Non dobbiamo mai dimenticarci che se per oltre due mesi, dall'8 di marzo, siamo rimasti reclusi (mentre i clandestini, i bella ciao, le sardine, i rom potevano "assembrarsi" a piacimento) è stata solo colpa di un presidente del consiglio che ha preferito nascondersi dietro i pareri dei virologi anziché assumersi le sue responsabilità politiche.
Ed ha ferocemente represso chi, senza danneggiare nessuno, prendeva il sole in spiaggia (da solo !) o passeggiava tranquillamente (da solo !), multando e togliendo a chi già aveva perso tanto, anche quel poco che gli era rimasto.
E non è finita qua, perché quelli che lui chiama "assembramenti" sarebbero ancora vietati, cioè non si può manifestare contro il governo ma, soprattutto, aleggia lo spirito della madre di tutte le repressioni: la patrimoniale.
Un provvedimento che avrebbe il sapore punitivo verso gli Italiani e servile verso i tedeschi ed i francesi che da sempre cercano di mettere le loro luride mani sul risparmio degli Italiani con la scusa della necessità di ridurre il debito.
E Conte ha esplicitamente detto che il nostro risparmio privato è il doppio del debito pubblico.
Quindi nessun ringraziamento a Conte, perché la Libertà è dovuta, è il minimo sindacale che un governo dovrebbe garantire ai cittadini, pavidi noi che non ci siamo ribellati l'8 marzo e cerchiamo quindi, per il futuro, di non farcela mai più scippare.
#ItaliaSveglia
#AlessioZanon

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