sabato 2 maggio 2020

Nessun dialogo con Conte e i suoi compari

Ci risiamo.
Mattarella nel suo banale pistolotto sul primo maggio ripete la stanca liturgia dell'unità, della lealtà, della coesione.
Ma quale lealtà con chi leale non è?
Quale coesione con chi ha in mente di venderci allo straniero, farci invadere dai clandestini, imporci la patrimoniale e, nel frattempo, sta soffocando le libertà fondamentali di riunione, di movimento e, sì, anche di lavoro e magari ieri ha celebrato indegnamente la festa dei lavoratori?
Nessun dialogo è possibile con Conte e con chi lo sostiene (vedasi le baggianate verbali di Bersani e quelle in ordinanza del suo degno erede Bonaccini che consente di recarsi nelle seconde case per la manutenzione, ma solo se nella provincia di residenza, meglio Zaia da noi. Già, perchè le seconde case fuori dalla provincia di residenza non hanno bisogno di manutenzione...
alcuni dell'opposizione, occupando le camere e con il flash mob di alcuni giorni fa, hanno dato un timido segnale di risveglio, subito disperso dal voto favorevole concesso al def e allo sforamento come proposto dal governo. FI ancora non pervenuta, se non per gli ultimi vagiti.
Qualche governatore mostra gli attributi (anche se solo metaforici) fregandosene delle minacce staliniste dei Conte e dei Boccia (costui sembrava una persona seria e magari con un minimo di spessore culturale, poi è stato nominato ministro ed ha aperto bocca ...).
Insomma, pur nella contraddittorietà dei comportamenti, nella indecisione di intraprendere l'unica strada possibile che è quella dello scontro frontale, qualcosa, finalmente, dopo quasi tre mesi di annichilimento puntualmente registrato dal calo nei sondaggi, si sta muovendo.
Se son rose fioriranno, se no prendiamo noi la forca e marciamo per i nostri diritti e la nostra ripresa libertà.
#ItaliaSveglia
#AlessioZanon
#Ribelliamoci

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