Non credevo che l'azzimato Conte potesse ispirarmi sentimenti di repulsione, ma con il suo pistolotto propagandistico del 15 giugno, credo che abbia raggiunto profondità impensabili nel fango in cui sguazza.
Atteggiandosi a primo della classe, ha dichiarato che lui non fa "come altri" che abbandonano i lavoratori, lui, il suo governo, difenderà i posti di lavoro anche se costano 25 miliardi.
Come se fossero soldi suoi invece di soldi nostri che dovremo coprire con tasse che lui e il suo governo si apprestano ad imporci direttamente (con balzelli e gabelle varie con la scusa del virus cinese) o indirettamente se decidessero di mettere la testa degli Italiani nel cappio dell'unione sovietica europea accettando i suoi prestiti pelosi.
Peggio ancora Conte, che si gonfia come un tacchino pensando di essere "er mejo der bigonzo", ha, con tale dichiarazione, additato come affamatori dei lavoratori gli altri governi europei, proprio quelli che, come Sirene, si apprestano ad elargirci prestiti in cambio di impegni che significherebbero un macigno debitorio sulle spalle degli Italiani.
Immaginiamo con che animo costoro ci daranno soldi dopo che l'esimio mister dpcm ha detto praticamente che 25 miliardi di quelli che loro ci prestano serviranno non a rilanciare l'economia ma a fare quella politica assistenzialista che chi ci presta i soldi non fa e proprio perchè non fa può prestarci i soldi.
Quando il centro destra riuscirà a cacciarlo, sarà sempre troppo tardi.
#ItaliaSveglia
#AlessioZanonAllaRegioneVeneto
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