La ricorrenza del 2 giugno serve a riprodurre la vecchia, stantia liturgia ammantata da ipocriti richiami all'unità.
Ma quelli che la invocano dovrebbe spiegare unità su cosa?
Quali Valori comuni abbiamo?
Quali attività concrete unitariamente possiamo assumere?
Perché la Patria non è un Valore dei cattocomunisti che, anche nei pistolotti di ieri in tante piazze inseriscono sempre una servile marchetta all'unione sovietica europea, cioè alla svendita di Identità e Sovranità.
Neppure un Valore e, ancora meno, una attività utile all'Italia è l'apertura delle frontiere e la regolarizzazione dei clandestini.
Non lo sono le tasse, autentiche rapine contro i patrimoni, i redditi ed i risparmi degli Italiani che producono a favore di un substrato di parassitismo che viene premiato esattamente come lo erano le clientele della Suburra ai tempi di Roma.
Non sono Valori e non aiutano alla costruzione di una Nazione forte e rispettata le leggi che portano alla deriva morale di un Popolo, indebolendolo e fiaccandolo come abbiamo visto dalla vergognosa accettazione della reclusione per oltre due mesi a seguito dei dpcm di Conte.
Non lo è l'antifascismo, sempre più gretto e violento, anche nel formato esportazione che vediamo negli Stati Uniti, sempre più divisivo all'interno dell'Italia stessa.
Non lo sono le cosiddette "istituzioni", ormai appaltate alle fazioni, come vediamo dalle registrazioni delle conversazioni dei magistrati.
Siamo tutti Italiani, ma solo per la carta di identità, infatti ci sono quelli che si credono europei e portano acqua al mulino di chi ci tratta come sudditi, applaudendo giulivi ai prestiti che rappresentano altrettanti cappi intorno al nostro collo.
E per fortuna che, forse, verremo salvati proprio da quegli Stati che cominciano a dire "no" al piano proposto dal Feldmaresciallo Von der Leyen.
Viva l'Italia, sì, ma non l'Italia che si inginocchia davanti ai burocrati di Bruxelles, Berlino o Parigi.
Siamo Italiani!!
#AlessioZanon
Nessun commento:
Posta un commento