SOLUZIONE ERDOGAN X BERLUSCONI
L'attuale premier turco da 11 anni domina la scena politica della sua nazione.
Oggi tutti i capi di stato lo considerano un interlocutore importante e affidabile, ma non è sempre stato così.
Nel 2002 non potè candidarsi per una precedente condanna per reati di opinione che, con la complicità dei militari, dei partiti tradizionali e della magistratura turca, vennero trasformati in istigazione all'odio religioso.
Il suo partito vinse comunque le elezioni, a capo del governo andò il suo fedelissimo Gul (oggi presidente della repubblica, giustamente premiato come NON dovrà esserlo Alfano, che è scappato) furono abolite le leggi oppressive ed Erdogan assunse l'incarico di presidente del consiglio che ancora oggi ricopre.
Lasci che siano i suoi nemici a decidere per i domiciliari, piuttosto vada in prigione, che sarebbe dorata come quella di Sofri e da lì provveda a colloquiare settimanalmente in video e in voce con il suo Popolo di Centro Destra: l'anno passerà presto.
Naturalmente questo governo Letta deve cadere, sull'imu se non la abolisce del tutto o sulla decadenza del Cavaliere, o sull'iva, o sulla legge che istituisce i reati di opinione e, per quanti sforzi possano fare, si andrà a nuove elezioni.
Vinte le elezioni si adotterà la "soluzione Erdogan".
Una legge lo libera, gli restituisce l'agibilità politica e si riprende Palazzo Chigi e, magari, anche il Quirinale.
A buon intenditor ...alessio.zanon@esercitodisilvio.it
A buon intenditor ...alessio.zanon@esercitodisilvio.it
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