venerdì 28 febbraio 2014

i Fini e gli Alfano di Grillo...

E' noto che non condivido la maggior parte dei contenuti di Grillo (sì all'uscita dall'euro, ma non potrei mai e poi mai condividere l'abolizione del rato di clandestinità, lo ius soli, il reddito di cittadinanza, il "matrimonio" tra omosessuali, il no alla Tav e al nucleare) mentre approvo il metodo con cui fa opposizione e lo vorrei vedere applicato anche dal Centro Destra.
Annoto quindi, senza sorpresa, come, nonostante i contenuti politicamente corretti di quasi tutte le idee grilline, sia sufficiente l'ostilità all'europa, agli gnomi di Bruxelles, alle consorterie finanziarie internazionali perchè Grillo riceva lo stesso trattamento subito da Berlusconi e trovarsi in casa i propri Fini e Alfano.
Guarda caso, subito dopo il giuramento di fedeltà all'europa di Renzi, ecco che, presumibilmente a rafforzare una maggioranza traballante, arrivano le volanti rosse dei "dissidenti" grillini, coperti di elogi per la loro "responsabilità" allo stesso modo in cui la stampa di regime esaltava Fini nel 2009-2010 e Alfano a fine 2013.
Uno dirà: ma è Grillo ad averli espulsi.
A parte il fatto che solo quattro sono stati espulsi, gli altri li hanno prontamente seguiti quasi a dimostrazione di un disegno estero diretto alle spalle, perchè sono stati espulsi ?
Per aver criticato Grillo.
Ma si rendono conto i parlamentari grillini (e berlusconiani) che i voti sono di Grillo (e di Berlusconi) e che quindi sono loro ad aver ogni diritto ad impostare la linea del partito ?
Alfano e compagni (che ben conoscono il flop di Fini) hanno una fifa blu di andare al voto e i grillini fuoriusciti devono dimostrare di poter essere eletti per la loro forza e non per il traino di Grillo (e dubito che ci riusciranno).
Diverso sarebbe se, decidendo di affrancarsi dal "padre-padrone" si dimettessero dal parlamento per non alterare, con manovre di palazzo, gli equilibri usciti dalle urne.
Ma questo significherebbe rispettare il volere del Popolo e dubito che gli gnomi di Bruxelles, che manovrano alle spalle, posseggano questa sensibilità autenticamente democratica.

giovedì 27 febbraio 2014

le marchette che Renzi paga ai potenti Europei

L’europa non è nostra nemica, dice il bulletto fiorentino inopinatamente nominato presidente del consiglio e che, come tutti i Franti di questo mondo, quando trova qualcuno più minaccioso di lui si accuccia ai suoi piedi.
Padoan “Schioppan” ministro dell’economia quando, per stessa ammissione del ministro, ha incontrato Renzi una sola volta: non c’è che dire, una nomina dettata alla sillaba.
Così con due mosse, Renzi ha pagato la sua prima marchetta alla Merkel ed all’idea di europa germanizzata che tanto piace alle consorterie finanziarie internazionali.
E poiché quelle sono consorterie che pensano solo ad accaparrarsi denaro, promette di espropriare i soldi degli Italiani, i NOSTRI risparmi.
Come ?
Aumentando la tassazione sui risparmi, presumibilmente al 25-28%.
In meno di tre anni (in due anni e quattro mesi se ciò accadrà a marzo) siamo passati dal 12,5% di Berlusconi, al 20% di Monti e Letta al 25-28% di Renzi.
Un raddoppio o più che significa analoga decurtazione del frutto dei nostri risparmi.
A questo bisogna aggiungere tutti gli altri regalini di Monti e Letta tuttora vigenti come la tobin tax e i bolli sui depositi (quando ci è stata toltala possibilità di possedere materialmente i titoli sottraendoli al balzello) cui si aggiunge l’ormai annoso capital gain.
Invece di straparlare di “opposizione responsabile”, Forza Italia dovrebbe prendere esempio dai grillini sul modo di fare opposizione, cominciando con il promuovere, sostenere, aiutare gli Italiani in una obiezione fiscale che riporti nella nostra disponibilità i nostri risparmi e i loro frutti.
Per intero.

Ricordando che anche la Rivoluzione Americana iniziò per reazione contro le tasse imposte dal re d’Inghilterra.

mercoledì 26 febbraio 2014

Ma Renzi ha preso gli Italiani come suo bancomat?

Mostrando una faccia da schiaffi simile a quella che ricordavo dei (pochi) emuli di Franti alle elementari e dei (troppi) lavativi e imboscati durante il servizio militare, il bulletto fiorentino ha irriso ai senatori dell’opposizione raccontando una favola lunga 71 minuti, senza alcuna concretezza.
Tutti vorremmo che lo stato pagasse i suoi debiti, così come tutti vorremmo che il “cuneo fiscale” fosse severamente tagliato.
Ma anche i quotidiani proni al bulletto hanno dovuto ammettere che per realizzare il (peraltro parziale) sogno di Renzi, occorrerebbero dai 120 ai 150 miliardi di euro.
Dove li andrà a trovare il Franti fiorentino se il suo predecessore non è stato neppure in grado di trovare otto “miseri” miliardi per l’abolizione completa della tassa sulla prima casa ?
Il sospetto è che il bulletto con la faccia da schiaffi prepari una stangata sui nostri risparmi.
E’ un sospetto fondato sulle dichiarazioni degli accoliti dell’antipatico putto ma, soprattutto, dai vincoli che ci siamo lasciati imporre dalle consorterie finanziarie internazionali che, ora, vogliono il nostro oro, come pretese  Brenno dai Romani.
Vogliamo reagire ?
Io credo che ancora non sia raggiunta la consapevolezza del furto perpetrato ai nostri danni e che continua con Renzi fino all'esproprio totale.
Ma si deve cominciar a far circolare l’idea di una gigantesca obiezione fiscale, per chiudere i rubinetti alle smanie di grandezza di Renzi.
Noi non siamo il suo bancomat.

martedì 25 febbraio 2014

Renzi e i suoi voli Pindarici

Cosa pensate di uno che parla veloce avendo l'obiettivo di rincoglionirvi con le sue chiacchiere ?
Che ha qualcosa da nascondere.
Può essere semplice insicurezza, ignoranza della materia o, peggio, la volontà di infliggere una stangata.
Renzi è quel commesso viaggiatore che, appena gli si consente di aprire bocca, non restituisce la parola e ci inonda di un diluvio di parole che, nel suo caso, sono discorsi, "cinguettii", riforme inventate su due piedi come slogan e da realizzare una al mese.
Sono le quote rosa e l'affidare ministeri fondamentali come gli esteri e la difesa a due donne con l'unico (dubbio) merito di derivare dalla storia del pci.
E' l'affidare l'economia, ancora una volta, ad un gauleiter delle consorterie finanziarie internazionali.
Una volta c'era la domanda: comprereste una macchina usata da questo qui ?
Beh, la domanda vale ancora: comprereste una macchina usata da uno come Renzi ?
Io no.
Ed avergli affidato le sorti della nostra nazione quando ci sarebbe bisogno di un autentico Leader che sappia mettere sugli attenti la Merkel e gli gnomi di Bruxelles non è solo un azzardo suicida, ma è una grave colpa nei confronti di tutti gli Italiani.
Una grave colpa di cui si è macchiato Napolitano, ma di cui si macchieranno tutti coloro che voteranno la fiducia a questo governo e tutti coloro che, male interpretando il vuoto esistente dietro la verbosità del bulletto fiorentino, proporranno una opposizione "costruttiva" o "responsabile" che però non salverà le loro anime. 

lunedì 24 febbraio 2014

Renzi: Yanukovich o Allende ?

I comunisti e i loro caudatari come Alfano & C. (che pare abbiano rimosso le opposizioni a ius soli e "matrimonio" omosessuale adesso che hanno conservato tre poltrone ministeriali), concedendo al putto fiorentino di controllare le Forze Armate (armate in senso lato, di tutte le Forze che abbiano in legittima dotazione armi e strutture di reparto) si sono comportati come quelli che mettessero in mano ad un bulletto di periferia una mitraglietta carica.
Il rischio di vedere Renzi nei panni di Yanukovich è concreto, visto che con un ministro dell'economia proveniente dalla ampia e prolungata frequentazione delle consorterie finanziarie internazionali nonchè dalla direzione dell'associazione di D'alema, i nostri risparmi sono a rischio e l'unica risposta sarebbe la rivolta di piazza (con la relativa repressione modello ucraino).
A Kiev muoiono per entrare nell'europa , da noi si muore (quanti sono ormai i suicidi ?) perchè chi governa non vuole uscirne e, anzi, si prepara a imporne con la forza la permanenza, in piena sudditanza verso la Germania e con rinuncia ad ogni Sovranità Nazionale.
Ma Renzi potrebbe anche essere l'Allende italiano, colui che, con il governo più orientato a sinistra di ogni tempo, spinge a quella deriva marxista che già in Cile vide protagonisti comunisti, socialisti e sinistra democristiana, cioè la stessa combriccola che è al governo oggi in Italia.
Nel momento in cui scrivo non conosco il programma di governo, per cui resto alle dichiarazioni e alla storia dei ministri.
Renzi che voleva lo ius soli, il "matrimonio" omosessuale, la permanenza nell'euro e l'aumento delle tasse sui risparmi dal 20% imposto da Monti (con Berlusconi eravamo al 12,5%) fino al 25 o 28 %.
Il suo ministro dell'economia che, ancora una volta, proviene da sospette frequentazioni straniere (ocse, fondo monetario internazionale, commissione europea, bce) e che ha sempre sostenuto non solo la disastrosa politica dell'austerità folotedesca (tanto da essere definito dal premio Nobel Krugman una cheerleader dell'austerità), ma anche la necessità di tartassare la proprietà, la casa degli Italiani.
La sua ministra della difesa, una pacifinta.
La sua ministra degli esteri di provenienza ds, cioè ortodossianamente comunista.
Il suo ministro del lavoro , patron delle cooperative rosse.
E le foglie di fico rappresentate dai ministri alfaniani che si sono strenuamente battuti per ... confermarsi in carica.
Insomma una riedizione dopo più di quaranta anni dell'operazione verticistica e consociativa che portò Allende al potere e al disastro.
Manca solo chi possa interpretare la parte dei consigliori cubani, ma forse questi si trovano già a Bruxelles e a Berlino.
Possiamo fare qualcosa, nel nostro piccolo, in attesa di vedere che si organizzi un qualche movimento nazionale che si rivolti contro questo andazzo ?
Sì.
Possiamo continuare a diffondere, come nei Samizdat al tempo dell'Unione Sovietica, le idee di Libertà, Sovranità, Valori Morali che questo governo mette in pericolo.
Possiamo ostacolare questo governo usando ogni qualvolta sia possibile i contanti e non la monetica.
Possiamo evitare di investire nei titoli del debito pubblico italiani.
Possiamo iscriverci alle iniziative come "Club Forza Silvio" o " Esercito di Silvio" per far sentire la nostra voce e costringere l'unico movimento organizzato di opposizione a fare vera opposizione e non a consociarsi con chi punta solo ad imbrogliarlo.
Possiamo uscire dai sindacati confederali ed iscriverci a quelli autonomi di categoria.
Possiamo votare, non astenerci !, in massa per uno dei partiti che restano nell'area di Centro Destra e si oppongano, con modalità più o meno incisive, a questo governo.
Possiamo fare sempre il contrario di quel che ci possa invitare a fare il governo.
Possiamo smettere di comprare i quotidiani che sostengono questo governo.
Possiamo smettere di guardare le trasmissioni orientate a sinistra.
Possiamo smettere di comprare i prodotti di quelle aziende che fanno pubblicità orientate a favore delle politiche di Renzi o che addirittura contribuiscono alle sue campagne elettorali.
Anche individualmente, quotidianamente, possiamo contribuire a demolire questo governo, perchè gutta cavat lapidem, la goccia scava la pietra e l'opposizione costante, continua, eroderà le fondamenta (che non sembrano particolarmente solide) del governo Renzi.
https://www.facebook.com/pages/Alessio-Zanon/260405394116742

domenica 23 febbraio 2014

Lettura domenicale: quanta disinformazione, sull' Ukraina...

Da giorni seguo con attenzione, sulla TV Rumena e sul sito del giornale Romania Libera la situazione Ukraina.
Oggi, finalmente, sembra che il corrotto comunista filorusso e protetto da Putin sia in fuga.
Ed allora bisogna fare qualche precisazione, perchè da troppo tempo leggo commenti non solo disinformati, ma anche buffi, e che mi farebbero sorridere, se la situazione non fosse drammatica.

Dunque:

  • Putin non è il "difensore della Fede e della Tradizione Cristiana" come molti, abboccando alle sirene moscovite, credono. Ma pensa solamente a ricreare il vecchio Impero Sovietico/Zarista, crollato miseramente. Dopo aver facilmente ripreso la Bielorussia, controlla praticamente lo Stato Canaglia della Transnistria, che riconosce, unica nazione al mondo. Sta pure fomentando una ulteriore scissione in Gagauzia. Vuole riprendersi sia Moldavia che Stati Baltici, che Armenia, Georgia e molti altri stati ex-sovietici. Occupa senza motivo Konigsberg, Patria di Kant, tedeschissima. Non disdegnando il sogno zarista di congiungersi con Serbi e Bulgari, arrivando al Mediterraneo. Come scrivo da anni.
  • In Piazza Maidan, oltre agli iniziali gruppi spontanei europeisti, sono scesi subito Partiti Nazionalisti come Svoboda, di Oleh Thianybok, vicino all' italiana Forza Nuova. E molti, molti altri. Tutti decisamente antirussi, come da tradizione polacco/lituano/ucraina. (nella foto, il simbolo del Partito Svoboda.)
  • Come ben descritto non da giornali USA o filoamericani, non è proprio l' adesione all' Europa, a questa Europa delle banche, che i manifestanti di Kiev (ed ora di molte altre province) vogliono: sognano invece di affrancarsi da Mosca, che li tiene sotto il giogo energetico del gas. 
Quello che è accaduto in Ucraina ricorda sempre più la Rivoluzione Rumena del 1989, dopo che oggi la polizia si è schierata con i Rivoluzionari, dopo le oltre cento vittime uccise dai cecchini che, come a Bucarest, sparavano dai tetti. Con il concorso deiTitushki, agenti provocatori della polizia.
Speriamo poi che, come nel 1990, i nuovi servizi segreti russi, come fece nel 1990 il KGB, non si serva di un Iliescu locale per frenare o tradire la Rivoluzione Ucraina. 

sabato 22 febbraio 2014

Renzi apre la caccia ai nostri risparmi

Con una dichiarazione del responsabile economico del pci/pds/ds/pd (pare in procinto di aggiungere una nuova sigla ...) si è aperta la stagione venatoria in cui i tordi da impallinare sono gli Italiani e i loro risparmi.
Renzi, appena si sarà insediato, "rimodulerà" la tassazione sui risparmi che già deve scontare capital gain, tobin tax e bolli statali sui depositi.
Con Berlusconi la tassazione sui risparmi era al 12,5%.
Monti l'ha aumentata al 20% nel 2012.
Renzi si appresta a portarla al 25% o al 28% (se ci andrà bene).
Più che raddoppiata in soli tre anni.
Rapine autentiche, concrete, reali.
Per quale obiettivo ?
A pensare male si fa peccato e io, che sono un grande peccatore, penso male.
E penso che De Benedetti spinga per avere un ministro dell'economia di sua fiducia (pare ora un nuovo bocconiano come Tabellini: ma non ne avevamo avuto abbastanza di Monti ?) come ha dimostrato l'ex ministro Barca in televisione dopo aver abboccato alla telefonata del finto Vendola.
E penso che la società di De Benedetti, Sorgenia, come risulta da numerosi articoli di stampa, pare avere liquidità solo per un mesetto.
E penso, come ugualmente riportato dalla stampa, che De Benedetti pare avere altri problemi a Vado Ligure della stessa natura di quelli che hanno messo in ginocchio l'Ilva a Taranto.
E penso che non è poi storia antica quella della Olivetti di De Benedetti, quando migliaia di suoi dipendenti furono accollati alla pubblica amministrazione in quanto esuberi (che Berlusconi, nelle sue aziende, se li ha avuti non ha mai rifilato allo stato).
E penso che Renzi, aprendo la caccia ai nostri risparmi, sappia benissimo dove li spenderà e non sarà certo nell'interesse di noi Italiani.
Allora penso anche che forse sarebbe più salutare ritirare i nostri risparmi e conservarli sotto il materasso, non cresceranno dello zero virgola dell'interesse corrisposto, ma non correranno il rischio di venirci sequestrati dallo stato con un colpo di mano.

Un governo peggiore del previsto

Al peggio non c'è mai fine.
Se con Monti e Letta pensavamo di essere arrivati sull'orlo del baratro, dopo aver dovuto sopportare Dini, Prodi, D'Alema, Amato, oggi con Renzi facciamo un passo in avanti.
Per la prima volta la presidenza del consiglio, i ministeri degli esteri, della difesa (una donna !) , della giustizia saranno controllati dal pci/pds/ds/pd.
Un esponente della Lega cooperative al lavoro (figuriamoci !).
Una persona considerata un rapace del fisco, evidentemente ansiosa di mettere le mani sui nostri risparmi vista la sua provenienza ocse, all'economia.
Gli unici aspetti positivi sono nell'elenco di chi non c'è più: Saccomanni, Bonino, Giovannini, Cancellieri, Chienge.
Per il resto la solita ruffianata delle quote paritarie, come se fosse un bene a prescindere dalle capacità.
Alfano, nella sua bramosia di primato priva di sottostante giustificativo, ha barattato per tre ministeri l'appoggio ad uno dei governi più rossi che abbiano ammorbato l'Italia.
L'opposizione a questo governo non potrà che essere svolta nelle modalità grilline perchè sono le uniche che potrebbero ancora evitarci il peggio.
Ogni velleità di opposizioni "costruttive" o "responsabili" significherebbe solo semaforo verde per azioni predatorie contro i nostri redditi, i nostri risparmi, le nostre proprietà.
Un augurio a Renzi: che possa tornare presto nella sua Firenze a portare a spasso il cane e, come unica preoccupazione, quella di tenere pulita la città.

mercoledì 19 febbraio 2014

Non vorrei dire tra qualche mese " io l'avevo detto"...

Che il bulletto di Firenze sia così logorroico perchè ha tanta saliva in bocca e nulla più, lo si era capito da tempo, prima ancora del suo "trionfo" alle primarie dei comunisti.
Si poteva però sperare che avesse superato la fase post adolescenziale che lo aveva visto protagonista di un fortunato (e rilassante) programma del grande Mike Bongiorno.
Invece sembra proprio che continui a tentare di far girare le ruote, sperando che esca il numero vincente (intanto farà sicuramente girare ben altro a molti Italiani appena inizierà a praticare le sue rapine chiamate tasse).
Non si può infatti in altro modo interpretare l'assenza di ogni indicazione sul programma e la sparata delle riforme, una al mese (prima o dopo i pasti ?) lo riporta alla sua dimensione che solo in Italia poteva essere ignorata, facendo di lui un primo ministro.
Ancor più desolante è il rispetto con il quale viene trattato dal Centro Destra, a cominciare dalla Meloni per proseguire con Forza Italia e i quotidiani Libero e Il Giornale.
Solo la Lega, stando alle dichiarazioni di Salvini, lo ha bocciato senza mezze parole.
Credo che, come un esorcismo, si debbano ricordare le sue "idee":
- aumento della tassazione sui risparmi (dal 20 al 25% ... se va bene);
- introduzione dello ius soli che concederebbe cittadinanza e voto agli stranieri e trasformerebbe l'Italia in un meticciato;
- concessione della dignità di legge al "matrimonio" tra omosessuali;
- mantenimento dei trattati e della sudditanza a sovranità straniera attraverso la permanenza dell'euro come moneta nazionale.
A questo aggiungerei anche che l'unico aspetto positivo che intravvedevo nel cambio di governo (la rimozione di ministri che hanno dato pessima prova e privi di seguito popolare come la Chienge, Saccomanni, Giovannini, la Cancellieri, la Bonino) viene messa in dubbio sulla stampa dalla granitica certezza della riconferma agli esteri di quella spocchiosa (ma l'avete osservata bene con quanta sufficienza si degna di rispondere ai giornalisti ? E cosa sta combinando con i nostri Marò ? In compenso si muove subito se in Russia "arrestano" il signor Guadagno conosciuto come "Luxuria") della  Bonino e persino, dopo tanti rifiuti, dalla permanenza di Saccomanni all'economia.
Renzi, il suo governo, il suo programma: se li conosci li eviti.

martedì 18 febbraio 2014

Mi chiedo se siamo andati via di testa in Forza Italia

Leggo che in Forza Italia sono in molti a "fare il tifo" per Renzi.
Uno tosto come Verdini, poi, sarebbe disponibile a regalare una dozzina di voti sottobanco per consentirgli di governare senza subire il ricatto di Alfano e compagni o della minoranza comunista.
Ma sono impazziti ?
Cos'ha Renzi per essere così indulgenti nei suoi confronti ?
Parla con Berlusconi ?
Tutto qui ?
Le sue idee sono di sinistra.
E' in un partito di comunisti, quindi è peggio degli utili idioti di staliniana memoria (rievocati recentemente da Berlusconi) perchè in tal modo del comunismo è parte, non solo sostenitore.
Vuole rubarci altri soldi aumentando le tasse sui risparmi.
Vuole mandare alla deriva la Nazione con il "matrimonio" omosessuale.
Vuole restare nell'euro dopo essersi "presentato", da bravo vassallo, al suo feudatario di Berlino, rinunciando ad ogni Sovranità Nazionale.
Vuole trasformare l'Italia in un meticciato con lo ius soli.
Non c'è alcuna ragione al mondo per sostenerlo, a meno che il bulletto di Firenze non faccia esattamente il contrario di quello che ha detto di voler fare.
Ma voi vi fidereste di uno che solo un mese fa invitava Letta a "stare sereno" e negava di voler andare a palazzo Chigi senza un voto ?

lunedì 17 febbraio 2014

Vladimiro Guadagno è un maschio.

Nell' apprendere del fermo di polizia del Signor Vladimiro Guadagno a Soci, durante le Olimpiadi, mentre in cerca di visibilità mediatica (era accompagnato dalle "Iene"...), sventolava la bandiera iridata, simbolo di pacifinti ed altro..., vedo che la totalità dei giornali lo chiama al femminile.
Niente di più falso: il Guadagno, per sua stessa ammissione, non si è mai operato per farsi castrare, ed il nome "Luxuria" è semplicemente un nome d'arte. 
Dopo il fermo subito s'i è scatenata la sinistra e la lobby omosessuale, inventandosi brutalità. Il noto travestito avrebbe dovuto, in realtà, ringraziare le autorità Russe, quando al controllo dei passaporti, hanno visto che non si trattava di una donna, e non gli hanno impedito di entrare, dimostrando più larghezza di vedute della stessa legge italiana che, ricordiamo, impedisce il mascheramento ed il travisamento del volto.
Se non per Carnevale. 

La mia perplessità su l'opposizione responsabile

Berlusconi ha fatto bene ad andare al Quirinale per le consultazioni infliggendo a Napolitano, che per quello che ha fatto non merita rispetto né istituzionale né di altro genere, uno schiaffo ben maggiore di quelli della Lega e dei grillini e provocando l’ennesimo travaso di bile al popolo viola di rabbia che ha sempre bisogno di cambiare l'aria al vuoto che ha tra le orecchie.
Ma la soddisfazione morale di tale rivincita non deve prevalere sull’interpretare correttamente il sentimento dei suoi elettori, degli elettori di Centro Destra, che vedono come il fumo Renzi e le sue proposte che vorrei qui ricordare:

patrimoniale sotto forma di aumento della rapina fiscale sui risparmi;

ius soli, quindi cittadinanza e voto concesso agli immigrati;

mantenimento dell’euro e sudditanza ai diktat europei (che significa alla Merkel ed ai suoi mandanti)

elevazione a diritto (costosissimo per le tasche degli Italiani a causa della pretesa di reversibilità pensionistica e assistenza sanitaria per il “coniuge”) dei capricci degli omosessuali.
Questi punti sono stati ripetutamente esposti dal bulletto fiorentino che, ricordiamocelo, andò in pellegrinaggio dalla Merkel per “presentarsi”, come i vassalli usavano fare con il feudatario nel medio evo.
Poco incisivi sono anche gli articoli del Giornale e di Libero, che non trattano Renzi come meriterebbe, mettendone in risalto, invece dell’inaffidabilità, della mancanza alla parola data, delle proposte inaccettabili per qualunque uomo di destra o centro destra, della arroganza che nasconde l’ignoranza, della assenza di ogni qualsivoglia percorso lavorativo degno di spessore e di esperienza, la sua disponibilità ad interloquire con Berlusconi.
Ecco che allora scatta una illogica apertura di credito verso il putto fiorentino che si manifesta con una dichiarazione da respingere: faremo una opposizione responsabile.
Siamo chiari.
O l’opposizione si oppone alle iniziative del governo con l’obiettivo di batterlo in parlamento per poi andare al voto e conquistare il governo per mettere in pratica le proprie proposte, allora svolge il suo dovere ed è opposizione.
Oppure l’opposizione fa finta di contrastare il governo ma, in realtà, partecipa al sistema consociativo e lascia vivere fino alla scadenza della legislatura e, allora, non è più opposizione e, tanto vale, che si gestisca il consociativismo direttamente con propri uomini nei ministeri.
Non si chiede a Forza Italia di armare i suoi elettori per una nuova marcia su Roma, ma semplicemente di fare opposizione nell’unico modo in cui una opposizione possa essere chiamata tale: ostruendo il cammino del governo e dei suoi provvedimenti.
Perché concedere a Renzi quello che i compagni di Renzi, in venti anni non hanno mai concesso a Berlusconi ?

Poi, se Renzi rinuncerà ad aumentare la rapina fiscale sui risparmi, al “matrimonio” omosessuale, all’euro, allo ius soli, se cambierà i ministri inaccettabili, incompetenti e che non hanno alcun seguito popolare ma solo consorterie a supporto, allora si potrà rivedere la posizione del Centro Destra per trasformarla in un organico e contrattato accordo di governo, paritario, dopo nuove elezioni.
Ma se Renzi non rinuncerà a tutto questo, da Forza Italia ogni occasione dovrà essere colta per fare ostruzionismo, come hanno mostrato i grillini, mobilitare il Popolo con l’obiettivo di far cadere il governo e tornare al voto.

sabato 15 febbraio 2014

In Veneto un atto di Sottomissione
"Incredibile"
Leggo sui giornali che nel consiglio Regionale Veneto ora esistono 2 Forza Italia, una tradizionale e l'altra Forza Italia del Veneto....COSA???? che roba è?? bene, allora chiedo ufficialmente ai signori Consiglieri Regionali delle 2 Forza Italia un atto di Amore e che dichiarino che solo Berlusconi è e sarà il loro Leader, solo cosi saranno credibili, e lo facciano davanti al Popolo di Berlusconi, la base che mai lo ha abbandonato. Non facendo questo allora mi sa tanto che si tratta dei soliti che non vogliono mollare la poltrona....VIVA Silvio!

venerdì 14 febbraio 2014

Anche Renzi si presta al gioco del Potere

Hanno fallito senza riuscire a passare da palazzo Chigi puntando su Fini.
Poi ci hanno provato con Monti, fallendo di nuovo.
Quindi hanno messo la sella sulla schiena di Letta credendolo un purosangue e scoprendolo un ronzino malconcio.
Adesso giocano la carta Renzi che, a sua volta, appare ben lieto di diventare il terminale italiano delle consorterie lobbistiche e finanziarie internazionali che vogliono asservire l'Italia e rendere sudditi gli Italiani.
Da un governo di diciotto mesi per fare la riforma elettorale, si passa ad un governo di legislatura, con ambizioni spropositate rispetto allo spessore di chi lo dovrà guidare, ma con un unico scopo: sperare che il tempo faccia quello che magistratura, stampa, comunisti, traditori, non sono riusciti a fare.
Far tacere Berlusconi.
Infatti nel 2018, nuovo traguardo di Renzi, il Cavaliere avrà 82 anni e sappiamo tutti che più si avanza con l'età più sono probabili problemi che tarpino le ali al Leader del Centro Destra che probabilmente vincerebbe nuove elezioni con qualunque sistema elettorale.
Infatti Renzi nella direzione del pci/pds/ds/pd avrebbe dichiarato che "La strada delle elezioni ha una suggestione e un fascino ma ancora oggi non abbiamo una normativa elettorale in grado di garantire la certezza della vittoria".
Perchè il problema per le Merkel, gli Schultz, i Barroso, gli Hollande e compagni (e loro mandanti ...) è proprio quello: avere la certezza che in Italia vinca un loro maggiordomo e non Berlusconi.
E quella certezza non l'hanno.
Se Renzi riuscirà nel suo intento non possiamo saperlo.
L'opposizione al suo governo, qualunque proposta faccia, dovrà però essere totale, prendendo esempio da come i grillini si sono comportati per ostacolare il cammino della legge imu/bankitalia.
Solo così Forza Italia darà soddisfazione ai suoi elettori presenti e futuri (anche se tanti avventurieri che sono ora e rientari in Forza Italia...saranno pronti ad andare...)
https://www.facebook.com/pages/Alessio-Zanon/260405394116742

giovedì 13 febbraio 2014

Campagna Club Forza Silvio - Veneto
Amici del Veneto, è partita ufficialmente la campagna Azzurra x i "Club Forza Silvio - Veneto" vieni nel sito del Gruppo Regionale e iscriviti, sia per un nuovo Club, per registrare uno Esistente e per farne parte di uno nella tua città.


Deriva Italia (a titolo personale)...

La corte costituzionale ha bocciato la Giovanardi-Fini contro la droga.
Droga, repressione delle opinioni, omosessualità, tasse, immigrazione, euro.
Così si distrugge una nazione aprendo le porte alle consorterie lobbistiche e finanziarie internazionali.
L'opera che i comunisti perseguono da sempre per occupare il potere, viene continuata da chi ancora si presta a servire una perversa ideologia invece dell'interesse della Patria.
Ma se possono arrivare, con il "politicamente corretto" a corrompere una Nazione, lo Spirito che questa Nazione ha creato supererà anche questi ostacoli.
Non è un caso che tutte queste "modernità", dal divorzio all'aborto, dalla "modica quantità" al "matrimonio" degli omosessuali, dalla "discriminazione territoriale" all'abolizione del reato di clandestinità e allo ius soli, dalla rapina fiscale alla svendita della nostra Sovranità, accompagnino una decadenza che fa pesantemente sentire i suoi effetti sulla qualità della nostra vita, il benessere, la sicurezza, il lavoro, i diritti di tutto un Popolo.
E se questa è la "modernità" non tarderemo a renderci conto che la retta via è  la Restaurazione dell' "antichità", dei Valori e delle Leggi che hanno consentito alla nostra di diventare la Civiltà che ha concesso di più ai più . 
La domanda non riguarda il "se", ma solo il "quando" e "chi".

mercoledì 12 febbraio 2014

Napolitano e gli Svizzeri

Qual'è la differenza tra Napolitano e gli Svizzeri che, con un referendum, hanno detto "basta" all'immigrazione ?
Il Popolo Svizzero si è pronunciato con un sonoro pernacchio verso la Merkel e l'europa sovietizzata e i loro governanti rispetteranno il volere popolare.
Napolitano ha fatto un sonoro pernacchio al Popolo Italiano, che aveva voluto e votato Berlusconi Premier,  per compiacere la Merkel e l'europa sovietizzata.
Ecco perchè la Svizzera è la Svizzera e noi siamo solo l'Italia.

lunedì 10 febbraio 2014

10 febbraio: Foibe cresce la coscienza Nazionale

Sono rimasto piacevolmente sorpreso dalla copertura che quest’anno è stata data al Giorno del Ricordo dei Martiri Italiani assassinati dai comunisti slavi nella vicenda comunemente definita “Foibe” dal nome delle cavità carsiche in cui i nostri connazionali furono gettato, molti ancora vivi.
Certo non vi è (ancora) quella condivisione del Ricordo e vi sono ancora consistenti ostilità, come quelle manifestatesi a Firenze il 31 gennaio allo spettacolo di Cristicchi, a riconoscere la bestialità compiuta dai comunisti slavi.
Non possiamo, peraltro, attenderci atteggiamenti particolarmente intelligenti quando una curva sportiva sbandiera, ogni domenica, l’effige di un criminale terrorista come Guevara, manifestando così uno stolido ideologismo, settario e violento.
Ma è importante che, a dieci anni dalla introduzione per legge di questa celebrazione, l’interesse per una dolorosa storia patria sia aumentato ed abbia raggiunto le coscienze di molti Italiani.
Dobbiamo quindi render grazie a chi nel 2004 era al governo (Silvio Berlusconi, a dimostrazione che per quanti errori possono venire commessi, c'è una grandissima differenza tra avere un governo affine oppure uno palesemente ostile) che con l’istituzione del Giorno del Ricordo ha non solo reso doveroso omaggio ai nostri Martiri, ma ha anche mandato un forte segnale a Croazia e Slovenia circa l’appoggio dell’Italia alle comunità rimaste nelle terre avite, alle rivendicazioni dei risarcimenti dopo gli espropri e i crimini commessi dai comunisti titini (peraltro con la silente complicità dei comunisti italiani per colpa dei quali la zona B di Trieste e oltre metà della Venezia Giulia è finita agli slavi).
Questo recupero di un Ricordo che i comunisti hanno cercato di cancellare dai libri di Storia, probabilmente era il compito assegnato alla nostra generazione, alla generazione di chi non aveva vissuto la guerra, di chi ha beneficiato del sacrificio dei nostri padri, di chi è stato tenuto all’ oscuro di tale vicenda, tramandata, però, nei racconti dei genitori e dei parenti.
Questa coscienza che si sta diffondendo è importante perché mantiene il legame con terre, come Fiume, Pola, Istria e Dalmazia, storicamente Italiane e che, per me, restano Italia e torneranno, prima o poi, in un modo o nell’altro, all’Italia.

domenica 9 febbraio 2014

Berlusconi e Grillo uniti dalle toghe

Non voterei mai per Grillo.
Non potrei mai votare per chi abolisce il reato di clandestinità aprendo l'Italia all'invasione degli immigrati (mentre in Australia un vero Patriota come il nuovo Premier Conservatore Abbot registra 50 giorni senza lo sbarco di un solo illegale).
Non potrei mai votare per chi, attraverso le cosiddette "unioni civili" (civili ?) concede dignità alla pratica omosessuale.
Non potrei mai votare per chi vuole sperperare il mio denaro (sottrattomi con tasse inique e asfissianti) con il reddito di "cittadinanza".
Non potrei mai votare per chi, ha usato le sue doti ironiche e sarcastiche contro Silvio Berlusconi, l'unico che abbia provato a liberare l'Italia dal giogo finanziario delle consorterie internazionali.
Ma posso sperare che il Cavaliere e il Giullare possano allearsi per fare qualche chilometro assieme, salvo poi tornare a darsele di santa ragione.
Grillo sta subendo lo stesso trattamento di Berlusconi da parte di una magistratura che colpisce duramente chiunque disturbi il disegno egemonico della sinistra alleata alle consorterie finanziarie internazionali.
Berlusconi e Grillo, uniti così, sulla stessa barca, possono allearsi per pochi punti comuni:
- uscire dall'euro;
- riacquistare Sovranità Nazionale;
- rivoluzionare il sistema giudiziario cominciando da un ricambio integrale del personale.
Poi, di nuovo nemici.

sabato 8 febbraio 2014

Le dieci piaghe d'Italia 

PRIMA PIAGA: l'assistenzialismo
La pace sociale perseguita dai deboli governi democristiani dopo il 1962 e soprattutto dall'aver imbarcato, pronube John Kennedy, i socialisti al governo, è costata il progressivo saccheggio delle risorse e la devastazione dei conti pubblici.
In tal modo lo stato spendeva, indebitando le generazioni future, senza ottenere in cambio alcun ritorno produttivo (veggasi ad esempio l'assunzione dei dipendenti Olivetti nella p.a.).

SECONDA PIAGA: lo statalismo centralista e clientelare
Diretta conseguenza della prima piaga, con lo stato che, intervenendo sempre più spesso nella vita civile ed economica, assumeva in proprio la gestione di aziende e servizi in perdita, accentrandone la guida e dando vita al gigantismo clientelare dove si assumeva per tessere e non per meriti (veggasi ad esempio la rai).

TERZA PIAGA: le tasse
Per mantenere lo stato interventista, assistenzialista e clientelare sono stati presi di mira prima i redditi degli Italiani con una imposizione progressiva e sempre in aumento, poi le proprietà come la casa bene assoluto delle famiglie, quindi si sono iniziati a razziare i risparmi, trasformando i cittadini in futuri schiavi.

QUARTA PIAGA: i comunisti
Nelle loro ricerca del potere che, grazie alla NATO, non riuscirono a conquistare al tempo di Stalin con le armi, hanno sempre cavalcato le istanze più corrosive per danneggiare la Nazione, stando sempre dalla parte sbagliata: 
contro la Nato, 
a sostegno delle invasioni sovietiche, 
contro la proprietà privata, le imprese, i missili Pershing e Cruise, 
per il divorzio, l'aborto.
Quando crollò il comunismo si diedero una ripulita, ma solo superficiale, cambiarono più volte il nome, ma rimasero sempre gli stessi come il lupo del proverbio che cambia il pelo ma non il vizio:
contro la liberazione dell'Iraq, 
per leggi liberticide, 
per la depenalizzazione delle droghe "leggere", 
per il fine vita, 
per la cittadinanza e il voto agli immigrati, 
per il matrimonio omosessuale.

QUINTA PIAGA: i sindacati confederali
Prima uno solo, diretta emanazione dei partito comunista, quindi, con il cedimento anche di quei sindacati nati per rappresentare il sindacalismo libero, dando vita ad un potere di interdizione che, con scioperi e manifestazioni, rappresenta la seconda gamba per l'arrivo dei comunisti al governo.

SESTA PIAGA: il trasformismo
Personaggi e gruppi che apparentemente nulla avevano a che spartire con i comunisti, per complessi di inferiorità e pusillanimità si sono trasformati in caudatari dei comunisti stessi.
Inizialmente erano chiamati "indipendenti di sinistra", quindi diedero vita a partiti funzionali e alleati a quello comunista fino ad unirsi con esso.

SETTIMA PIAGA: l'unione europea
La versione continentale e più devastante dell'Unione Sovietica sepolta dal crollo del muro di Berlino.
Una entità sovranazionale, con funzionari mai eletti che pretendono di dettare legge alle Nazioni Sovrane e ci riescono grazie alla ramificazioni nei singoli stati, con gauleiter che pur dovendo realizzare gli interessi dei Popoli europei, si trasformano in fedeli esecutori di un potere oscuro e lontano dalle esigenze del Popolo, disinterassati ad ogni valore morale, ma solo ai loro libri contabili.

OTTAVA PIAGA: la giustizia ingiusta
La trasformazione di un ordine dello stato in potere assoluto e non contrastabile che agisce sulla base di teoremi e di interpretazioni per usare le leggi esistenti a fini ideologici. coniugata all'incapacità di fornire risposte credibili e affidabili alle esigenze di giustizia e sicurezza dei cittadini, anche quando si esula dalle tematiche strettamente politiche (veggasi gli irrisolti casi di cronaca nera da Unabomber a Perugia, Garlasco etc.).

NONA PIAGA: l'omolatria
La nona e la decima piaga rappresentano il tentativo del colpo finale all'Italia.
La nona per il tentativo di introdurre per legge la decadenza dei costumi che passa attraverso il riconoscimento di dignità a pratiche da sempre marginali e personali, introducendo persino leggi liberticide nei confronti di coloro che vi si oppongono esprimendo libere opinioni contrarie.

DECIMA PIAGA: l'immigrazione
Come ultima tassello nella distruzione dell'Italia arriva il tentativo di sostituire agli Italiani nuovi soggetti che con questa terra nulla hanno a che spartire.
Aiutati dalle madonnine del politicamente corretto, si pretende di dare asilo, di accogliere chiunque si presenti davanti alle nostre coste, sperperando risorse, senza alcun filtro, senza valutare se ne abbiamo bisogno, la qualità dei soggetti che accogliamo.

A questi si vorrebbe persino concedere la cittadinanza e il voto per decidere su come gestire la Nazione di cui NON fanno parte, neppure quando avessero la cittadinanza.

venerdì 7 febbraio 2014

Comunisti dentro (e fuori)

Nel 2008 Silvio Berlusconi vince, anzi stravince le elezioni e torna al governo.
Nel novembre 2011 Napolitano ribalta il responso delle urne, con la complicità di ambienti finanziari, industriali, bancari, europei, mediatici e, soprattutto, giuridici, straccia e butta nel cestino la volontà del Popolo, costringe Berlusconi alle dimissione per sostituirlo con Monti.
Nel 2014, dopo un 2013 in cui aberranti sentenze e interpretazioni hanno bersagliato il Leader del Centro Destra, il senato decide di NON costituirsi parte civile contro il Cavaliere.
Pietro Grasso se ne frega della volontà della maggioranza e, approfittando di un regolamento che presupporrebbe un presidente di assemblea imparziale e responsabile, straccia e butta nel cestino la volontà del senato e decide che Berlusconi debba continuare ad essere perseguitato.
Napolitano e Grasso rappresentano il volto eterno dei comunisti.
Parlano e straparlano di democrazia, ma non sanno cosa sia, perchè quando devono applicarne i principi guardano da un'altra parte e agiscono come insegna il loro io comunista: calpestando il volere della maggioranza per imporre un disegno ideologico e oppressivo.
Io ne sono sempre stato consapevole: mai fidarsi di un comunista, perchè può perdere il pelo, ma mai il vizio.
Adesso altri ancora apriranno gli occhi.
https://www.facebook.com/pages/Alessio-Zanon/260405394116742?ref=h

giovedì 6 febbraio 2014

Indietro non si torna

Napolitano ha tuonato al parlamento europeo con l'appoggio di Schultz (il cui ruolo da presidente del parlamento europeo ci fornisce la misura esatta dello spessore di chi ci vuole imporre l'europa sovietica) che, da singolo parlamentare, interruppe ed offese il nostro Premier Berlusconi ma che oggi, si rivela un perfetto interprete di un "kapò" o, meglio, di un "vopos" intervenendo contro le pacifiche, giustificate e legittime interruzioni a Napolitano.
Indietro non si torna.
L'europa c'è e ce la teniamo.
Parla uno che, male che vada, dovrà sorbettarsela (e in una nicchia di assoluto privilegio) per pochi anni ancora.
Chissà se Napolitano, con quel suo indietro non si torna, pensava anche ai carri armati sovietici che, con la sua benedizione, invasero l'Ungheria ?

martedì 4 febbraio 2014

Doppiopesisti estremi

Perchè chiedere ad un deputato grillino del padre Fascista è "giornalismo" e chiedere alla Bignardi del marito, figlio del mandante dell'omicidio Calabresi sarebbe "barbarie" ?
Perchè insultare la Carfagna provoca applausi e risate, mentre fare altrettanto con sette parlamentari di sinistra è considerato un "insulto sessista" degno di sanzioni e querele ?
Perchè La Santanchè può essere picchiata e venire pure condannata da un giudice, mentre con la Boldrini non si può neppure scherzare in rete ?
Nessuna solidarietà a chi, negli ultimi 20 anni, ha trasformato la politica nell'aggressione continua a Berlusconi e al Centro Destra ed ora viene ripagato con la sua stessa moneta.
https://www.facebook.com/pages/Alessio-Zanon/260405394116742

lunedì 3 febbraio 2014

Tasse cancro della società

Con una serie di articoli diGiuseppe Turani e, ieri, un editoriale del direttore Giovanni Morandi, Il Resto del Carlino ha aperto una nuova campagna stampa, questa volta positiva.
Turani, scoprendosi liberale e Morandi ci dicono che le tasse sono troppo alte, troppo numerose, troppo incerte.
Hanno scoperto l'acqua calda.
Abbiamo un numero di tasse e imposte (ripeto: uso il termine "tassa" per indicare tutte le rapine fiscali dello stato e degli altri enti pubblici) che costringono a rivolgersi a commercialisti e caf, spendendo altri soldi.
Abbiamo una burocrazia che oltre a pretendere il pagamento delle tasse, propone ogni sorta di vessazione obbligandoci a calcolarle, sanzionandoci se sbagliamo i conti, costringendoci a code agli sportelli per il pagamento e fornendoci le indicazioni (neanche precise) a ridosso delle scadenze.
Tutto questo Turani e Morandi lo scrivono, ma concentrando il loro interesse prevalentemente sul caso Fiat.
Ma la Fiat (e qualunque altro imprenditorefa benissimo a trasferire la sede fiscale in uno stato che dia maggiori certezze sul quando e quanto pagare.
Fino ad ora, però, a Turani e Morandi è mancato il coraggio per la denuncia più importante: le tasse sono in gran parte un cancro per la nostra società.
In precedenza ho  esposto le ragioni fondanti delle tasse che sono in uno con quelle dello stato, però ci sono tasse che hanno un sottostante e sono moralmente legittime e altre che non hanno sottostante e sono moralmente esecrabili, una vessazione, una violazione della libertà individuale, una rapina.
Le prime sono tutte quelle che colpiscono un guadagno reale, parte del quale, quindi, viene utilizzato per le spese comuni dello stato e da questo percepite in misura proporzionale a quanto uno guadagna.
Così lo stipendio, la parcella, ma anche la locazione di un immobile.
Attenzione: proporzionale, non progressivo, un'altra invenzione comunista finalizzata solo ad impoverire chi più produce.
Se Tizio guadagna cento e Caio mille, applicare il dieci per cento a ciascuno vuol dire tassare Tizio per dieci e Caio per cento.
Cioè Caio, che guadagna dieci volte più di Tizio, paga dieci volte di più.
Non è moralmente legittimo imporre a Caio, che guadagna dieci volte più di Tizio, di pagare venti o trenta o quaranta volte di più.
Sono altresì moralmente legittime le tasse che hanno un corrispettivo come servizio.
Ad esempio il ritiro e smaltimento dei rifiuti: è giusto che lo si paghi per quello che costa.
Ma anche qui dobbiamo fare delle distinzioni.
Sempronio abita da solo in un appartamento di duecento metri quadrati e Mevio ha una famiglia con due figli e la moglie, quindi sono in quattro, in un appartamento di cento metri quadrati.
Perchè applicare la tariffa dei rifiuti alla metratura dell'appartamento ?
Sarebbe una penalizzazione per Sempronio che, da solo, produce quattro volte meno immondizia di Mevio e, quindi, costa per ritiro e smaltimento quattro volte di meno anche se abita in un appartamento di dimensioni doppie di quello di Mevio.
Giuste, quindi le tasse sui servizi, ma moralmente illegittime se vengono applicate con criteri che non rappresentino gli effettivi consumi di ciascuno.
Infine le tasse  moralmente illegittime alla fonte sono quelle senza sottostante.
Tutte quelle che sottraggono denaro in funzione di una proprietà o possesso, senza che chi deve pagare abbia avuto un reale guadagno.
La casa è il bene più emblematicamente rappresentativo di questa categoria di tasse.
La casa l'abbiamo pagata, abbiamo pagato la tassa di trascrizione, il notaio, paghiamo le bollette per le utenze, con le tasse sui nostri redditi paghiamo le infrastrutture, paghiamo la tassa per il ritiro dei rifiuti ... per quale altro motivo dovremmo pagare ?
Certo, paghiamo se la lochiamo e in effetti si paga su quanto si percepisce a tale titolo, ma che uno abbia una casa, due, dieci o cento, se non locate, non ricava alcun reddito, anzi gli provoca solo costi di manutenzione.
Perchè, quindi, dovrebbe essere legittima una tassa sulla proprietà di una casa ?
Altrettanto dicasi per i risparmi, che sono il frutto di quanto siamo riusciti a conservare dopo che il nostro reddito è stato decurtato dalle tasse e dalle spese per i servizi e per le nostre necessità di vita.
Il rendimento che i nostri risparmi ci fornisce, è il frutto di un investimento di beni già tassati alla fonte.
Tassare i risparmi (che i comunisti chiamano "rendite finanziarie" come se fossero qualcosa di spregevole ... talmente spregevole che vogliono accaparrarsi anche le nostre !significa tassare due volte uno stesso bene.
A me piacerebbe che Turani e Morandi, come tanti altri giornalisti, avessero il coraggio di fare una campagna contro le tasse moralmente illegittime a trecentosessanta gradi e non limitarsi alla marchetta pro Fiat.
Ne guadagnerebbe anche lo stato perchè limitandosi a tasse moralmente legittime toglierebbe ogni giustificazione a chi le evade.