domenica 9 febbraio 2014

Berlusconi e Grillo uniti dalle toghe

Non voterei mai per Grillo.
Non potrei mai votare per chi abolisce il reato di clandestinità aprendo l'Italia all'invasione degli immigrati (mentre in Australia un vero Patriota come il nuovo Premier Conservatore Abbot registra 50 giorni senza lo sbarco di un solo illegale).
Non potrei mai votare per chi, attraverso le cosiddette "unioni civili" (civili ?) concede dignità alla pratica omosessuale.
Non potrei mai votare per chi vuole sperperare il mio denaro (sottrattomi con tasse inique e asfissianti) con il reddito di "cittadinanza".
Non potrei mai votare per chi, ha usato le sue doti ironiche e sarcastiche contro Silvio Berlusconi, l'unico che abbia provato a liberare l'Italia dal giogo finanziario delle consorterie internazionali.
Ma posso sperare che il Cavaliere e il Giullare possano allearsi per fare qualche chilometro assieme, salvo poi tornare a darsele di santa ragione.
Grillo sta subendo lo stesso trattamento di Berlusconi da parte di una magistratura che colpisce duramente chiunque disturbi il disegno egemonico della sinistra alleata alle consorterie finanziarie internazionali.
Berlusconi e Grillo, uniti così, sulla stessa barca, possono allearsi per pochi punti comuni:
- uscire dall'euro;
- riacquistare Sovranità Nazionale;
- rivoluzionare il sistema giudiziario cominciando da un ricambio integrale del personale.
Poi, di nuovo nemici.

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