Impareremo mai dalle nostre azioni?
Per fortuna erano elezioni europee, in cui il risultato del pci/pds/ds/pd, in controtendenza rispetto al resto dell'europa Germania a parte sulla quale l'elettorato comunista italiano si è appiattito, sarà assorbito e contenuto dalle affermazioni dei partiti "populisti, razzisti e xenofobi" in molte altre nazioni.
Ma noi siamo Italiani e ci preoccupiamo dell'Italia, anche perchè le conseguenze di questa inopinata fiducia attribuita al bulletto fiorentino le pagheremo, salato, noi per primi.
E' evidente che la responsabilità prima non è degli elettori che si sono fatti buggerare dal putto, credendo alle sue promesse (e adesso pagheranno - come purtroppo anche noi che lo avevamo capito - le tasse che taglieggiano i nostri redditi - + 6% sui conti correnti e sui risparmi dal 1° luglio - i nostri redditi, le nostre case con le sue tasi, tari, imu che si è ben guardato dal toccare e che anzi, con una sfrontatezza incredibile, impone di pagare a chi è in regola, rinviando il balzello per chi in regola non è)ma la responsabilità prima è di chi ha creduta di fare il grande gesto di ribellione non andando a votare.
Io non voto perchè non mi riconosco in questi partiti e non mi riconosco nel parlamento europeo.
Così quelli che hanno votato, hanno deciso anche per te !
Non votare è giusto quando non si condivide un referendum perchè il non voto può aiutare a far mancare il quorum.
Ma qui non c'era quorum.
Vince chi vota, gli altri subiscano tacendo.
Quindi i veri Tafazzi sono gli astensionisti, il 42% del corpo elettorale che ha visto una partecipazione del 58% contro il 75% del 2013.
Poichè le percentuali sono ingannevoli, traduciamolo in voti effettivi: oltre 6 milioni in meno.
La differenza è tutta lì: i comunisti sono andati tutti a votare, hanno fatto il pieno, più di così non otterranno, infatti puntano molto sul suono minaccioso delle percentuali.
Ma in termini di voti assoluti hanno "conquistato" poco più di un milione di voti (sommando Renzi a Tsipras) e più avanti non andranno, anche perchè i loro compagni in libera uscita per Grillo sono già rientrati e, soprattutto, si conferma che l'elettore del Centro Destra, che non ha l'anello al naso e non crede che i coccodrilli volino solo perchè viene scritto sull'Unità o su Repubblica, non è disposto a votare comunista, preferendo (sbagliando) l'astensione.
Da qui il Centro Destra deve e può ricominciare.
Come ?
Come ha fatto la Lega in 12 mesi a recuperare quasi mezzo milione di voti quando ci sono stati di votanti in meno.
Una linea certa, senza cedimenti alla "responsabile opposizione" ad un governo, quello di Renzi, fondato sulla sudditanza alla Germania e sul taglieggiamento di risparmi, redditi e proprietà, con un programma sintetico ma estremamente chiaro:
- respingimento dei clandestini
- abolizione dell'imu e revisione, in forte riduzione, di tutte le tasse che taglieggiano redditi, risparmi e proprietà, con eliminazione di spesa pubblica di egual portata;
- sostegno ai Valori Morali tradizionali;
- rivoluzione nel sistema giudiziario;
- riconquista della Sovranità Nazionale uscendo dall'euro;
- presidenzialismo.
Ma, soprattutto, cessazione di ogni velleità personalistica che porta a ben tre candidati in una regione, il Piemonte, dove uniti si vince per uno zero virgola e divisi la si consegna ai comunisti.
Sapranno i nostri rappresentanti mostrarsi all'altezza dei loro elettori, per riportarli alle urne e ribaltare l'esito quando il voto diventerà importante ?
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