Come ogni anno, avvicinandosi il Natale, torna la smania di protagonismo del fondamentalismo buonista e politicamente corretto che si traduce nel rinnegare la nostra Identità, vietando gli addobbi della Tradizione (Presepe e Albero) , i suoi Canti, le sue espressioni, dopo aver combattuto la presenza del Crocefisso nei luoghi pubblici.
In questo 2015 si aggiunga che sono ben poche le ragioni che mi ispirano simpatie, non avendo alcuna empatia con quello che esprime il vescovo pro tempore di Roma,
Paradossalmente coloro che vogliono vietare i segni della Identità Cristiana (ma soprattutto della Tradizione) sono gli stessi che si sdilinquiscono in elogi per il signor Bergoglio che, da parte sua, non li ostacola nel loro talebanismo al grido di "chi sono io per giudicare ?".
Allora cerco di spiegare perchè io sostengo il Presepe (ma anche il Crocefisso, l'Albero, Stille Nacht, Tu vieni dalle stelle, White Christmas etc.).
Da un lato abbiamo una chiesa bimillenaria, in profonda crisi esistenziale, in preda ad una deriva relativista ("chi sono io ...") e pauperista.
Dall'altro una chiesa recentissima, fondamentalista, costruita ad hoc per sostituire la vecchia chiesa comunista diroccata e senza più credibilità ed è la chiesa del politicamente corretto, dell'ateismo dogmatico, del buonismo ad ogni costo.
Alle porte spinge (e ci sono già degli infiltrati tra di noi ) una terza chiesa assolutista, crudele, estranea alla nostra Civiltà, quella islamica, il cui ingresso è favorito dalle prime due chiese per dabbenaggine, debolezza, perdita di Valori e di Identità.
Allora noi dobbiamo rivalutare quei simboli abbandonati dalla chiesa bimillenaria, proprio per quegli stessi motivi per cui gli adepti della seconda chiesa ateista vorrebbero cancellarli.
Non per un motivo religioso, per ripercorrere un evento storico che ha creato una religione, bensì per riaffermare la nostra Identità, le nostre Tradizioni, la nostra Civiltà in contrapposizione con la terza chiesa che preme alle frontiera.
Perchè solo recuperando la coscienza di quello che eravamo, da dove veniamo, le nostre Radici, potremo salvarci da una invasione che, oggi, si propone come inevitabile e senza resistenza.
Il Natale era festeggiato ancor prima della nascita di Cristo, anche se si chiamava Saturnalia.
E' un periodo, quello più freddo dell'anno, quello in cui la Terra "dorme", che veniva celebrato dai nostri Antichi con festeggiamenti propiziatori, riposo e ritrovi in famiglia e con la cerchia di vicini.
Il Cristianesimo non ha fatto altro che sostituire simboli e immagini ad una Tradizione già esistente, che ci appartiene e rappresenta la nostra Identità.
Può essere un Presepe, un Albero, un Canto, un Crocefisso come una rinnovata rappresentazione dei Lari e dei Penati, ma è la NOSTRA Identità ed è forse questo che spaventa chi vuole aprire le porte della nostra Patria all'invasione che porterebbe ad annullare e cancellare Tradizioni e Radici.
E' quindi per tale motivo che ben venga il Presepe ovunque.
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lunedì 30 novembre 2015
domenica 29 novembre 2015
Il figlio del Commissario Calabresi dirigerà Repubblica
Ho letto che il figlio del Commissario Calabresi, assassinato da alcuni elementi di Lotta Continua sotto la responsabilità di Adriano Sofri condannato, nonostante ben otto tentativi sotto forma di reiterati processi, di garantirgli l'impunità che comunque ha conseguito essendo, da oltre dieci anni, scarcerato per una grave malattia che, tuttavia, non gli impedisce di ridere, andare a vedere le partite di calcio, scherzare, mangiare, in una parola di VIVERE come invece non è stato permesso al Commissario Calabresi, il cui figlio, dicevo, dirigerà il quotidiano della sinistra snob, Repubblica.
Il quotidiano dove, fino al suo arrivo, ha scritto proprio quell'Adriano Sofri condannato per l'assassinio di suo padre.
A me farebbe schifo prestare la mia opera per chi avesse dato sostegno e credibilità a chi fosse stato condannato per l'assassinio di mio padre.
Evidentemente il giovane Calabresi non la pensa così.
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Il quotidiano dove, fino al suo arrivo, ha scritto proprio quell'Adriano Sofri condannato per l'assassinio di suo padre.
A me farebbe schifo prestare la mia opera per chi avesse dato sostegno e credibilità a chi fosse stato condannato per l'assassinio di mio padre.
Evidentemente il giovane Calabresi non la pensa così.
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venerdì 27 novembre 2015
Giorno del Ringraziamento
Chi dobbiamo
Ringraziare?
Oggi, quarto giovedì di novembre, negli Stati Uniti si celebra il Giorno del Ringraziamento.
La leggenda vuole che i Padri Pellegrini giunti in America sulla Mayflower, fossero stremati e, pur portando semi e animali, rischiassero di morire di stenti e freddo se i Pellerossa non li avessero aiutati, indicato quali semi coltivare e quali animali allevare e, quindi, realizzare un raccolto sufficiente a passare l'inverno 1621-1622.
Sappiamo poi il tipo di ringraziamento che i nuovi arrivati porsero ai Pellerossa per creare la Grande Nazione degli Stati Uniti (da sei anni alquanto in decadenza).
Non vorrei che fra un centinaio di anni, in Italia, altri figli di nuovi arrivati che nulla hanno a che spartire con questa Nazione, celebrassero il loro giorno del ringraziamento, ricordando quei visi pallidi (eufemismo) che nel secondo decennio del XXI secolo si svenarono per andarli a prendere, dare loro vitto, alloggio, priorità, immunità, giustificazioni per i comportamenti poco integrati, fino a che questi ultimi arrivati non sopraffecero gli Antichi Proprietari di quella terra chiamata Italia.
La Storia dovrebbe essere maestra e insegnarci ad evitare gli errori commessi in passato da chi ci ha preceduto.
La lezione americana non è stata imparata dai Sudafricani.
Noi Italiani sapremo recepirla e provvedere di conseguenza per salvare non tanto noi (che ci salviamo comunque per ragioni anagrafiche), quanto i nostri figli e nipoti ?
Oggi, quarto giovedì di novembre, negli Stati Uniti si celebra il Giorno del Ringraziamento.
La leggenda vuole che i Padri Pellegrini giunti in America sulla Mayflower, fossero stremati e, pur portando semi e animali, rischiassero di morire di stenti e freddo se i Pellerossa non li avessero aiutati, indicato quali semi coltivare e quali animali allevare e, quindi, realizzare un raccolto sufficiente a passare l'inverno 1621-1622.
Sappiamo poi il tipo di ringraziamento che i nuovi arrivati porsero ai Pellerossa per creare la Grande Nazione degli Stati Uniti (da sei anni alquanto in decadenza).
Non vorrei che fra un centinaio di anni, in Italia, altri figli di nuovi arrivati che nulla hanno a che spartire con questa Nazione, celebrassero il loro giorno del ringraziamento, ricordando quei visi pallidi (eufemismo) che nel secondo decennio del XXI secolo si svenarono per andarli a prendere, dare loro vitto, alloggio, priorità, immunità, giustificazioni per i comportamenti poco integrati, fino a che questi ultimi arrivati non sopraffecero gli Antichi Proprietari di quella terra chiamata Italia.
La Storia dovrebbe essere maestra e insegnarci ad evitare gli errori commessi in passato da chi ci ha preceduto.
La lezione americana non è stata imparata dai Sudafricani.
Noi Italiani sapremo recepirla e provvedere di conseguenza per salvare non tanto noi (che ci salviamo comunque per ragioni anagrafiche), quanto i nostri figli e nipoti ?
martedì 24 novembre 2015
L'Islam oggi come il comunismo ieri
Sarà un destino "cinico e baro", ma proprio quando un cancro che aveva fatto metastasi, il comunismo, veniva progressivamente debellato, ecco apparirne un altro, una recidiva, visto che nei secoli passati, a ondate, si è sempre ripresentato alle nostre porte.
Qualcuno, incurabilmente buonista, ha visto nella manifestazione di poche centinaia in tutta Italia (su circa due milioni di fedeli musulmani) partecipanti "non nel mio nome" la possibilità di contrapporre un Islam "buono" a quello "cattivo" dell'Isis, cercando di trarre anche la conclusione che il "vero" Islam sia quello "buono".
Sbagliano.
Ricordiamo come i terroristi rossi degli anni settanta e ottanta ebbero solo paternali da parte del pci che prima li chiamava "sedicenti" , poi coniò l'espressione "compagni che sbagliano".
Ma non potevano dissociarsi, perchè rappresentavano l'essenza del comunismo, rivoluzionario, violento, assassino che era parte di un dna comune.
E come allora non vi erano comunisti "buoni" perchè tutti miravano ad opprimerci con una dittatura, rendendoci poveri e schiavi, così oggi non esistono musulmani "buoni", perchè non esiste un solo paese musulmano al mondo nel quale chi non è islamico abbia pari sicurezza, diritti e potere.
Non credo quindi che sia un caso se quelli che sostengono la teoria dei musulmani "buoni", siano in gran parte gli stessi che teorizzavano le "sedicenti brigate rosse" o li definivano nel migliore dei casi "compagni che sbagliano".
E siano gli stessi che si sgolano nello stonare la marsigliese e nel proclamarsi "tutti francesi".
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Qualcuno, incurabilmente buonista, ha visto nella manifestazione di poche centinaia in tutta Italia (su circa due milioni di fedeli musulmani) partecipanti "non nel mio nome" la possibilità di contrapporre un Islam "buono" a quello "cattivo" dell'Isis, cercando di trarre anche la conclusione che il "vero" Islam sia quello "buono".
Sbagliano.
Ricordiamo come i terroristi rossi degli anni settanta e ottanta ebbero solo paternali da parte del pci che prima li chiamava "sedicenti" , poi coniò l'espressione "compagni che sbagliano".
Ma non potevano dissociarsi, perchè rappresentavano l'essenza del comunismo, rivoluzionario, violento, assassino che era parte di un dna comune.
E come allora non vi erano comunisti "buoni" perchè tutti miravano ad opprimerci con una dittatura, rendendoci poveri e schiavi, così oggi non esistono musulmani "buoni", perchè non esiste un solo paese musulmano al mondo nel quale chi non è islamico abbia pari sicurezza, diritti e potere.
Non credo quindi che sia un caso se quelli che sostengono la teoria dei musulmani "buoni", siano in gran parte gli stessi che teorizzavano le "sedicenti brigate rosse" o li definivano nel migliore dei casi "compagni che sbagliano".
E siano gli stessi che si sgolano nello stonare la marsigliese e nel proclamarsi "tutti francesi".
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domenica 22 novembre 2015
E basta con la Marsigliese !
Ancora ieri, prima della partita del Bologna, è risuonata la Marsigliese e le squadre sono entrate con la bandiera francese.
Non ricordo tutta questa solidarietà dopo Nassirya, dopo l'assassinio di Quattrocchi o in questi tre anni in cui l'India si comporta come l'Isis tenendo sequestrati i nostri Marò.
È ora di dire basta a questa messinscena, ricordando come i francesi furono i più ostili, a livello di governo e di popolo, alla liberazione dell'Iraq nel 2003, fornendo cosi ampio supporto ai pacifinti veri responsabili di un'operazione condotta con le mani legate e che, se coralmente sostenuta, avrebbe risolto la questione islamica per i successivi cento anni.
Non credo sia un caso che i più accaniti nel proclamare "siamo tutti francesi" siano proprio i pacifinti del 2003.
Coscienza sporca ?
Non ricordo tutta questa solidarietà dopo Nassirya, dopo l'assassinio di Quattrocchi o in questi tre anni in cui l'India si comporta come l'Isis tenendo sequestrati i nostri Marò.
È ora di dire basta a questa messinscena, ricordando come i francesi furono i più ostili, a livello di governo e di popolo, alla liberazione dell'Iraq nel 2003, fornendo cosi ampio supporto ai pacifinti veri responsabili di un'operazione condotta con le mani legate e che, se coralmente sostenuta, avrebbe risolto la questione islamica per i successivi cento anni.
Non credo sia un caso che i più accaniti nel proclamare "siamo tutti francesi" siano proprio i pacifinti del 2003.
Coscienza sporca ?
giovedì 19 novembre 2015
Non c'è peggior cieco di chi non vuol vedere
Non c'è peggior cieco di chi non vuol vedere.
Durante le amichevoli di calcio, le varie nazionali europee hanno espresso la solidarietà alle vittime degli attentati di Parigi.
Chi più, chi meno.
Personalmente la mia solidarietà è per le vittime,non per il governo o lo stato francese che hanno molte colpe in quel che è accaduto.
I tifosi bosniaci e turchi hanno invece fischiato o inneggiato ad Allah.
Legittima manifestazione del pensiero, ma segnale inequivocabile.
Come inequivocabile è il segnale dato da alcune studentesse musulmane di Varese che non hanno partecipato al minuto di silenzio imposto dal governo nelle scuole italiane.
Anche qui, legittima espressione del proprio pensiero, ma evidenzia come non basti un tratto di penna per trasformare degli stranieri (di mentalità, prima ancora che di nazionalità) in Italiani.
Sì, perchè queste studentesse, se già non lo sono, in base alle leggi in corso di approvazione potrebbero acquisire la cittadinanza italiana: per fare cosa, poi ?
Allora ben vengano i fischi dei musulmani nel calcio e l'assenza degli studenti musulmani dalle celebrazioni, purchè anche chi è cieco riesca a vedere come siano corpi estranei alla nostra Società, alla nostra Civiltà.
E come, in situazioni di pericolo come quella che stiamo vivendo, sia necessario pensare prima di tutto alla nostra sicurezza, anche adottando mezzi di difesa e coercitivi straordinari.
Ma dubito che la versione triste e italiana di Stanlio e Olio (Renzi e Alfano) riesca a vedere oltre ai loro banali cinguettii farfugliati a caso.
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lunedì 16 novembre 2015
Sono una voce fuori dal coro...
Sono una voce fuori dal coro...
Non avevo voglia di mischiare la mia voce al coro seguito all'attentato a Parigi.
Ho già scritto da tempo come, a mio parere, si possa estirpare questo cancro e ricordo benissimo quanti, che oggi si riempiono la bocca di frasi roboanti in cui "guerra" , "attacco" e "reazione" hanno trovato ampio spazio, dodici anni fa berciavano "dieci, cento, mille Nassyria" o bruciavano le bandiere della Coalizione che liberò l'Iraq o dileggiavano quell'autentico Eroe Nazionale che è Fabrizio Quattrocchi.
Ma le dichiarazioni di due delle persone per me più odiose che bazzicano la politica italiana, mi inducono a stonare nel coro.
Io NON sono francese, sono Italiano e sono "Russo" (sempre col popolo Francese ma non con la loro politica).
Con buona pace della presidentessa della camera, colei che è la principale sostenitrice del meticciato con l'importazione massiccia di clandestini e che è stata eletta nel partito di estrema sinistra, quello che si tirò indietro, come i comunisti raccolti oggi nel pci/pds/ds/pd del resto, nel 2003 quando avemmo l'occasione per schiacciare l'integralismo islamico rendendolo inoffensivo per almeno cento anni.
E NON combatto sulla stessa barricata di Renzi che, guarda un po', adesso che ci sono problemi chiama all'unità, quella stessa unità che il suo partito non concesse a Berlusconi durante la missione in Iraq e che, appena tornato al potere, ritirò precipitosamente le nostre truppe.
Non sono credibili, la Boldrini e Renzi perchè rappresentano quella sinistra che ci ha fatto perdere il treno nel 2003, costretto i Soldati della Coalizione a combattere più con la preoccupazione di eseguire operazioni "chirurgiche" che con la determinazione necessaria per distruggere il nascente fondamentalismo islamico.
Del resto molti nel centro destra hanno perfettamente riassunto il mio pensiero: unità per fare cosa ?
Se Renzi e la Boldrini chiedessero scusa, dichiarassero di aver sbagliato e se andassero a zappare la terra lasciando il governo della Nazione a chi fermerà l'immigrazione e aumenterà la sicurezza interna con espulsioni e controlli, allora si potrà discutere di unità.
Ma con questa Boldrini e questo Renzi non ci potrà essere alcuna unità.
Esattamente come non è credibile Obama quale leader di una coalizione mondiale, proprio perchè Obama fu uno degli oppositori della liberazione dell'Iraq e invece di preoccuparsi del terrorismo islamico, ha cercato di rinfocolare la guerra fredda per eliminare dal panorama politico internazionale la Russia di Putin, l'unico stato in grado se non di fermare, di rallentare la deriva fomentata dalle lobbies e dalle consorterie politico finanziarie.
E se è ovvio manifestare vicinanza umana e morale verso chi soffre perchè ha perso una persona amata per mano di criminale islamisti, non posso dimenticare che, come stato, la Francia fu in prima fila contro l'intervento in Iraq ed è la nazione europea con la maggior presenza musulmana.
Se ci pensate bene, tutto ha un senso, un perchè, un prima e un dopo.
E non possono essere coloro che hanno sbagliato finora a poter risolvere il problema che oggi ci occupa.
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mercoledì 11 novembre 2015
Il successo di domenica è nelle reazioni dei rossi
Il successo di domenica è nelle reazioni dei rossi.
Il successo della manifestazione di TUTTO il Centro Destra è certificato dalle reazioni biliose di chi sperava in un fallimento.
Si va quindi dai pennivendoli rai che mettono in evidenza i fischi a Berlusconi dandone una interpretazione politica, quando invece erano solo una reazione ad un discorso troppo lungo e senza smalto, al conteggio da geometri degli spazi della piazza per arrivare a sostenere che no, in piazza non erano centomila.
Stranamente non ho visto gli stessi puntigliosi conteggi per le manifestazioni comuniste.
Arriviamo quindi a chi cerca di seminare zizzania preoccupato di affrontare nelle urne un Centro Destra determinato e con un programma da battaglia e allora abbiamo la sorpresa di vedere antiberlusconiani d'epoca ergersi a tutori del Cav, istigarlo a rompere con Salvini che vorrebbe portargli via la leadership.
E poi ci sono coloro che vanno a riesumare antichi e nuovi traditori, perchè possano spargere il loro fiele pieno di astio e rancore contro questo Centro Destra che li vede inevitabilmente esclusi, falliti e mendicare uno strapuntino a sinistra.
Non potevano mancare gli zombies del passato antifasssisssta che, dopo aver (forse) visto qualche ragazzo fare il Saluto Romano, hanno cominciato a berciare e chiedere di identificarli e processarli, perchè secondo costoro sarebbe un reato da punire, come non si punisce invece chi manda i Poliziotti all'ospedale, devasta una città, blocca strade.
Dulcis in fundo il bulletto fiorentino che, dall'estero, si veste da martire e indossa l'aureola per dire "basta agli insulti".
Già, proprio lui, quello che ha definito "bestie" gli Italiani contrari all'invasione dei clandestini.
Da che pulpito !
Ma chi semina vento, non può che raccogliere tempesta.
E la tempesta si avvicina ...
lunedì 9 novembre 2015
Da Bologna un nuovo inizio per il Centro Destra?
Da Bologna un nuovo inizio per il Centro Destra?
Con l'inizio della manifestazione alle dodici, mi sono fatto una bella passeggiata a vedere cosa cera al di fuori della Piazza, considerando che il programma prevedeva, prima dell'intervento dei tre leaders, una serie di interventi di rappresentanti delle categorie produttive.
Ho fatto un giro lungo le mura (i viali) per rendermi conto del contesto.
Ed ho visto che l'infestazione di zecche c'era, ma molto meno di altre occasioni.
Tanti capelli bianchi forse alla ricerca di una gioventù (bruciata sulle barricate), pochi immigrati, tanta violenza verbale che, ascoltando le cronache successive, si è anche trasformata in violenza fisica.
I soliti sfigati che, se le Forze dell'Ordine avessero ricevuto le corrette disposizioni, potevano essere dispersi in pochi minuti.
Così non è stato e, per colpa di Renzi e Alfano, l'infestazione ha provocato i soliti danni alla città e alle persone.
Ed è una indecenza che la volontà di pochi di impedire l'espressione di un diritto quale è quello di manifestare, di parlare, di esprimere liberamente delle opinioni, non sia stato adeguatamente contrastato, per colpa delle scelte di un governo imbelle, forte con i deboli ma timoroso di offendere quella che, evidentemente, è una parte del suo elettorato, blindando una città intera o, comunque, la sua area storica.
Dopo circa un'ora di "esplorazione" (se qualcuno mi avesse quindi riconosciuto - c'erano tante telecamere - sappia quindi che non sono passato dall'altra parte della barricata ma ero unicamente curioso di rendermi conto di persona dell'assenza di civiltà, educazione e democrazia delle zecche).
Dopo numerosi interventi dei rappresentanti (da una ragazza per gli studenti a un rappresentante del SAP - Sindacato Autonomo di Polizia - con accento inequivocabilmente emiliano se non bolognese) ha cominciato a parlare Giorgia Meloni.
Brava, bravissima.
La scuola di Almirante e, in questo caso non è un'offesa perchè la dialettica e l'oratoria sono innegabili, di Fini.
Ha parlato benissimo, a braccio forse, dimostrando che tutto quello che la natura non le ha concesso in centimetri di statura, le è stato però restituito nello spessore politico, nella capacità di sintetizzare e rendere chiari quei Principi e quei Valori che appartengono ad una comunità che, ieri, ha cominciato a ritrovarsi.
Non entro negli argomenti sollevati perchè sono gli stessi di cui scrivo da tempo e sui quali continuerò a scrivere, ma ascoltarli dal palco di Piazza Maggiore, davanti ad una folla acclamante, mi aprono ad una speranza per il futuro.
Dopo Giorgia Meloni è stato il turno di un Silvio Berlusconi che solo a tratti ritrovava lo smalto del passato e, purtroppo, ha letto il suo intervento, mostrando, in certi punti, il peso dell'età.
Ad onore del Cavaliere, però, rilevo le critiche all'euro ed all'europa, alla politica dei predatori fiscali e della giustizia che condanna chi si difende portandolo alla tomba.
Berlusconi non ha avuto acuti, ma si è, solidamente, posto a fianco di Salvini e della Meloni, rinsaldando il Centro Destra.
Infine Matteo Salvini.
Piccoli leaders crescono.
Lui e la Meloni (e sono convinto molti altri sulla loro scia) stanno, piano piano, acquisendo quella statura da leaders nazionali.
Non ho appunti da fare, se non (salvo una mia distrazione) una dimenticanza (grave): i nostri Marò per i quali non ho sentito parole di sostegno e che non meritano di essere dimenticati.
Salvini, la Meloni e anche Berlusconi hanno toccato e confermato la linea su tutte le questioni più importanti, dall'immigrazione e lo ius soli, alle tasse, all'euro, alla Sovranità e Identità Nazionale, alla Famiglia, l'unica esistente che è composta da un Uomo e una Donna, alla difesa dai criminali che è SEMPRE legittima.
Mi è piaciuto che in una piazza organizzata dalla Lega sia risuonato il ritornello "chi non salta comunista è".
Mi è piaciuto quando è stato affermato che la ritrovata unità del Centro Destra non significa un ritorno al passato e che in quella piazza non ci sarebbe stato posto per Alfano e quelli come lui.
Bene la Meloni quando ha pubblicamente invitato Salvini e Berlusconi ad organizzare altre manifestazioni in una sorta di giro d'Italia.
Benissimo Salvini a ricordare Salvemini (meridionale e meridionalista) per sostenere le autonomie e il federalismo.
Una splendida giornata di sole ha incorniciato il nuovo inizio del Centro Destra che, a Bologna, ha superato brillantemente la prima prova di unità.
Unico rammarico è che non ho visto tanti dei nostri Dirigente (Nominati), quelli che ci fanno la morale e vorrebbero imporci le loro scelte e decisioni calate dall'alto, dove erano? certo è meglio sentenziare e fare i Fighi stando a casa al calduccio.....ma faro i nomi di questi davanti a tutti.
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sabato 7 novembre 2015
Domani accadde
Domani accadde
La manifestazione di domani a Bologna può segnare una importante svolta nella politica come nel 1993 quando, proprio a Bologna, in un supermercato, Berlusconi, dichiarandosi a favore di Fini nello scontro con Rutelli per la poltrona di sindaco di Roma, mise la prima pietra non tanto del suo impegno in politica, quanto del recupero utile dei voti dell'Msi e della creazione del Centro Destra.
O come nel 2007 quando Berlusconi, con il discorso del predellino, pose le basi per il trionfo elettorale dell'anno successivo, inficiato dai tanti tradimenti eterodiretti.
Domani Berlusconi si presterà anche a condividere in parità il palco con Salvini e Giorgia Meloni e per la prima volta in venti anni non sarà lui il primus inter pares.
Un primo passo verso una nuova leadership del Centro Destra che, però, vedrà il Cav sempre come Padre Nobile purchè non si lasci irretire dai "moderati" che anche in questa occasione, come scrivono i giornali, hanno cercato di indurlo a non andare a Bologna.
Il Cav, invece, ha dimostrato, con la sua dichiarazione, di essere ancora lucido e presente, comprendendo appieno che il Popolo di Centro Destra vuole i tre partiti uniti e che le tesi esposte da Salvini e dalla Meloni sono le più gradite.
Se qualcuno (Romani ? Brunetta ? la Gelmini ? la Carfagna ?) ha altre idee, si accomodi sul barcone dei migranti e speri nell'accoglienza del pci/pds/ds/pd (e voglio vedere come farà Renzi a distribuire poltrone e strapuntini a tutti) perchè noi di tradimenti dopo il voto, ne abbiamo avuti già abbastanza.
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giovedì 5 novembre 2015
Domenica a Bologna prove tecniche di Centro Destra.
Domenica a Bologna prove tecniche di Centro Destra.
Salvini e la Meloni certi, Berlusconi in forse....
Comunque sia il cuore del Centro Destra domenica pulserà forte a Bologna da dove partirà la rivincita sulle oligarchie e le consorterie che hanno imposto la triade Monti-Letta-Renzi, con tutti i danni conseguenti.
Un Centro Destra che riparte dalle idee forti espresse da quanto saranno la, senza compromessi con il politicamente corre(o)tto.
E' quello che vuole il Popolo di Centro Destra quando premia Lega e Fratelli d'Italia e punisce nei sondaggi una Forza Italia tentennante e incerta, troppo condizionata dalla stampa dei poteri forti.
Solo il Centro Destra compatto può partire alla riconquista della fiducia del proprio elettorato.
Solo con la coerenza e la forza delle idee è possibile tornare al governo per smantellare le porcherie della triade Monti-Letta-Renzi.
Domenica a Bologna rinasce il Centro Destra.
Con (meglio) o senza (pazienza) Berlusconi.
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Salvini e la Meloni certi, Berlusconi in forse....
Comunque sia il cuore del Centro Destra domenica pulserà forte a Bologna da dove partirà la rivincita sulle oligarchie e le consorterie che hanno imposto la triade Monti-Letta-Renzi, con tutti i danni conseguenti.
Un Centro Destra che riparte dalle idee forti espresse da quanto saranno la, senza compromessi con il politicamente corre(o)tto.
E' quello che vuole il Popolo di Centro Destra quando premia Lega e Fratelli d'Italia e punisce nei sondaggi una Forza Italia tentennante e incerta, troppo condizionata dalla stampa dei poteri forti.
Solo il Centro Destra compatto può partire alla riconquista della fiducia del proprio elettorato.
Solo con la coerenza e la forza delle idee è possibile tornare al governo per smantellare le porcherie della triade Monti-Letta-Renzi.
Domenica a Bologna rinasce il Centro Destra.
Con (meglio) o senza (pazienza) Berlusconi.
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lunedì 2 novembre 2015
Idee e Valori prima dei nomi.
Idee e Valori prima dei nomi.
Il Centro Destra appare diviso nella scelta dei candidati sindaco delle città che andranno al voto la prossima primavera.
Le chiacchiere di Renzi, ancorchè trovano tuttora molti creduloni che se le bevono, cominciano a mostrare la corda e, ancora più, accadrà con la mitragliata di tasse di novembre e dicembre.
Il bulletto fiorentino cercherà di nascondere tutto sotto il tappeto con la sua torrenziale e umidiccia loquela e con provvedimenti che creeranno molto rumore, come le unioni omosessuali e lo ius soli, ovviamente perniciosi per la nostra Società e Civiltà e ovviamente costosi e pagati con le nostre tasse.
Ma perchè, invece di parlare di nomi (Marchini sarà anche una brava persona, ma non appartiene al Centro Destra !) non propongono un decalogo sul quale fare una battaglia all'ultimo sangue ?
No agli immigrati.
No allo ius soli.
No alle unioni omosessuali.
Flat tax al 10%.
Abolizione delle tasse sulla casa (su tutte le case).
Ritorno alla tassazione dei risparmi al 12,5%.
Abolizione della tassa sulle transazioni finanziarie.
Privatizzazione di tutto l'apparato statale e burocratico (lo stesso che ha fatto fallire la carta di identità elettronica) a cominciare dalla rai.
Abolizione delle pastoie burocratiche che inibiscono ai cittadini il diritto di detenere e portare armi.
Concezione estesa della legittima difesa come imperseguibilità per ogni reazione nei confronti di chi minaccia la vita o la proprietà altrui.
Rivoluzione nel reclutamento degli operatori di giustizia.
Ritorno alla Sovranità del battere moneta in proprio.
Di argomenti per realizzare un programma sul quale chiedere il voto oggi e domani ce ne sono a decine, ai quali poter aggiungere quelli locali, come la gestione del traffico e dei divieti, ecc.
Con un programma solido e condiviso chiunque potrebbe poi candidarsi sindaco, purchè abbia una storia personale di specchiata coerenza anticomunista.
E poi chiediamoci una cosa...Ma il Centro destra davvero vuole vincere a Roma, Milano o Napoli? alcuni magari vorrebbero non vincere, la vittoria potrebbe mettere in imbarazzo la Sinistra e magari far cadere il Governo, e alcuni non lo vogliono....
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domenica 1 novembre 2015
Marchini ? No, grazie
Marchini ? No, grazie
Il Cavaliere gioca la sua partita, non condivisa da tantissimi.
Spinge per Marchini candidato sindaco a Roma.
Ma Marchini non rappresenta il Centro Destra e lui stesso cerca di smarcarsi per presentarsi come "civico".
A Bologna è uguale, torna in circolo il nome di Alfredo Cazzola.
A Milano non si sa, pare che sia i comunisti che il Centro Destra stiano cercano un nome fuori dai partiti.
I primi punterebbero sul commissario dell'Expo, i secondi dopo aver tentato Del Debbio (non sarebbe male, però non mi sembra proprio che abbia una loquela milanese ...) cercano altrove.
Io spero che a Roma la Meloni si candidi e spero che Salvini e Forza Italia la sostengano.
Berlusconi faccia quello che crede, ma il centro Destra deve essere rappresentato e non può esserlo da Marchini.
Più facile dovrebbe essere a Bologna.
Bignami è di Forza Italia, la sua tradizione, la sua estrazione di Destra.
Può essere un ottimo candidato, purchè in accordo con la Lega e Fratelli d'Italia, senza forzature, ma convintamente.
A Milano un milanese verace, non un "nuovo milanese".
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