lunedì 13 gennaio 2014

Guerra al contante, guerra alla Libertà

Con un articolo di Giuseppe Turani, un ampio servizio su Antonio Patuelli presidente Abi e una intervista al presidente di Confesercenti, QN il Quotidiano Nazionale ha aperto una campagna per l'abolizione totale dell'uso del contante.
Turani lo ha scritto chiaramente: per cinque anni proibire l'uso del contante in ogni transazione.
Una evidente mentalità stalinista che presuppone uno stato persino più invadente di quello prepotente e predone che abbiamo.
Una mentalità ostile alla Libertà della Persona, quindi contraria alla Dignità dell'Uomo.
Una mentalità che si traduce nella sottomissione agli interessi di chi vorrebbe controllare anche le spese minime dei cittadini e porta acqua al mulino di chi, vendendo e guadagnando sulle carte di pagamento, alimenta l'indebitamento di singoli, famiglie e aziende.
La guerra che viene scatenata contro il contante è la stessa guerra contro la Libertà che a livello statuale è rappresentata dalla moneta unica che ha sottratto alle Nazioni la Sovranità monetaria.
Il fisco è, da sempre, lo strumento per opprimere meglio i popoli, inibendo loro l'autonomia economica e quindi la libertà individuale.
E' evidente che difendere l'uso del contante è anche difendere la nostra Libertà.

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