domenica 19 gennaio 2014

Il senso comunista dell'ospitalità

Invitano il Cavaliere a casa loro, per parlare con il loro segretario e lo aggrediscono con lanci di uova e insulti.
E sono gli stessi che sono stati tarantolati dalla pubblicazione degli impegni di una loro ministra con solo la cittadinanza italiana da parte di quei razzistoni della Lega, berciando sul pericolo alla democrazia.
A prescindere dalla scelta di Berlusconi di trattare con Renzi e da chi si è fatto accompagnare (zio Letta), se uno mi invita a casa sua mi aspetto che mi accolga con educazione e senso di ospitalità e questo senza necessariamente stappare un Brunello.
Ma parlare di educazione, civiltà, ospitalità, come di tutti quei Valori che quotidianamente calpestano e vogliono distruggere, a sinistra è tempo perso.
Mi auguro solo che, complice zio Letta, il Cavaliere non si faccia, per l'ennesima volta, infinocchiare dalla melassa sinistra, rammollendo una opposizione che invece deve essere strenua contro le tasse e la deriva morale.
Comunisti (e magistrati con le loro sentenze) si mettano l'anima in pace: non sono loro a decidere da chi noi del Centro Destra ci dobbiamo far rappresentare e se Berlusconi non piace, evitino di invitarci a trattare sulle riforme.

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