Quella sottile linea rossa che divide Abbado dai Sofri e dai Belpiede.
Vedo che alcuni (pochi in verità...) non hanno apprezzato le mie reprimenda contro un "genio" della musica (che non ha composto nulla, peraltro, a differenza di un grandissimo come Andrew Lloyd Webber, che adoro, non perchè Conservatore, ma perchè autore di pezzi memorabili come il Fantasma dell' Opera ed Evita...). Ebbene, essendo io non più giovanissimo ed avendo vissuto gli anni di piombo, io non posso nè dimenticare, nè tacere; troppa gente ha dimenticato, anche quella Maggioranza Silenziosa che, durante quegli anni, per non vedere, pur essendo anticomunista, chiudeva le tapparelle, gli occhi, le orecchie e la bocca, lasciandoci soli nelle piazze, a subire il martirio. Maggioranza Silenziosa che votava per una democrazia sedicente cristiana, ma che nei fatti avvallava divorzio ed aborto.
E devo ricordare che non c'è molta differenza tra celebrare un regime infame come quello Castrista, responsabile della creazione di un Gulag per bambini, e la partecipazione MORALE ad atti di violenza degli anni di piombo. Una sottile linea rossa.
Non importa se poi, in campo professionale c'è chi sia arrivato al TOP della bellezza musicale (anche se mi chiedo, occupandomi nella VITA REALE di Estetica, coma si possa essere esteti passeggiando per l' Avana, lurido e pallido ricordo di tempi migliori...); oppure non importa che sia uno scrittore come Sofri o uno stimato Primario di Ginecologia in Puglia come Antonio Belpiede. Non basta a ridare la vita al Commissario Calabresi od a Sergio Ramelli. Il concorso MORALE resta.
E il CONCORSO MORALE con il Regime Comunista Cubano è accertato.
Sono macigni pesanti, sulla schiena anche di Premi Nobel, come Gunter Grass che militò nelle Waffen-SS (così faccio par condicio...), e sui firmatari dell' appello contro Calabresi, con architetti di fama internazionale come Gae Aulenti, registi come Federico Fellini, atei militanti come Margherita Hack ed un altro Premio Nobel, l'ex-combattente dela RSI Dario Fo.
Non basta essere icone del pacifismo come il Nobel Nelson Mandela, responsabile del concorso morale dell' attentato stragista di Church Street a Pretoria del 20 maggio 1983 o Rigoberta Menchu, Nobel farlocco di un libro mai scritto. Non basta a dimenticare.
Cristianamente, posso e debbo perdonare, ma NON dimenticare; anche se si tratta di Claudio Abbado.
Perchè le linee rosse sono a volte così sottili da spezzarsi facilmente.
E devo ricordare che non c'è molta differenza tra celebrare un regime infame come quello Castrista, responsabile della creazione di un Gulag per bambini, e la partecipazione MORALE ad atti di violenza degli anni di piombo. Una sottile linea rossa.
Non importa se poi, in campo professionale c'è chi sia arrivato al TOP della bellezza musicale (anche se mi chiedo, occupandomi nella VITA REALE di Estetica, coma si possa essere esteti passeggiando per l' Avana, lurido e pallido ricordo di tempi migliori...); oppure non importa che sia uno scrittore come Sofri o uno stimato Primario di Ginecologia in Puglia come Antonio Belpiede. Non basta a ridare la vita al Commissario Calabresi od a Sergio Ramelli. Il concorso MORALE resta.
E il CONCORSO MORALE con il Regime Comunista Cubano è accertato.
Sono macigni pesanti, sulla schiena anche di Premi Nobel, come Gunter Grass che militò nelle Waffen-SS (così faccio par condicio...), e sui firmatari dell' appello contro Calabresi, con architetti di fama internazionale come Gae Aulenti, registi come Federico Fellini, atei militanti come Margherita Hack ed un altro Premio Nobel, l'ex-combattente dela RSI Dario Fo.
Non basta essere icone del pacifismo come il Nobel Nelson Mandela, responsabile del concorso morale dell' attentato stragista di Church Street a Pretoria del 20 maggio 1983 o Rigoberta Menchu, Nobel farlocco di un libro mai scritto. Non basta a dimenticare.
Cristianamente, posso e debbo perdonare, ma NON dimenticare; anche se si tratta di Claudio Abbado.
Perchè le linee rosse sono a volte così sottili da spezzarsi facilmente.
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