Nel 2008 Berlusconi vinse le elezioni con due formidabili cavalli di battaglia: l'abolizione dell'ici e l'italianità di Alitalia.
Ambedue gli obiettivi raggiunti.
Favorevolissimo all'abolizione dell'ici, ero e resta contrario al "salvataggio" di Alitalia.
Fu un bagno di sangue, scorporando il marcio dal buono e solo questo fu ceduto, per un tozzo di pane, a imprenditori privati.
Noi pagammo per questa operazione ma, se c'era un senso, stava nel fatto che doveva essere l'ultima volta che gli Italiani avrebbero coperto i debiti di Alitalia.
La compagnia aerea, in mani privati, o avrebbe conseguito utili o sarebbe meritatamente fallita, come doveva essere già da anni.
Oggi Letta, probabilmente in pieno delirio di onnipotenza, ha deciso che Alitalia deve essere salvata.
Con i soldi degli Italiani, ancora una volta.
E Alfini e compagni gli sono andati dietro esultando per l'ingresso annunciato delle Poste nel capitale della compagnia e iniezione di miliardi.
E quando quei miliardi saranno finiti cosa faranno ?
Una nuova tassa sulla benzina ?
Sulla casa ?
Sui risparmi ?
O aumenteranno i francobolli ?
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