martedì 15 ottobre 2013

Alfano e Letta figli della Dc...

Ma chi è Angelino Alfano, e che cosa ha fatto nell’arcodella sua breve vita per meritare tanta attenzione in sede politica, al puntoda condizionare e imporre la linea al partito di centrodestra, creaturaesclusiva dell’uomo che nel lontano 1994 salvò l’Italia dalla deriva comunistanella quale stava precipitando. Ma chi è Enrico Letta, di poco più anziano delprimo, per meritare gli onori pubblici massimi al punto di presiedere ilGoverno nato per volere di Berlusconi, che dopo avere fatto un miracolo il 25febbraio corrente anno, risuscitando il Pdl ormai morto, ha benedetto lo stranoconnubio.
                                                                                 
 Queste sono le duedomande alle quali si può dare una risposta esaustiva, consultando Internet.Angelino Alfano nasce ad Agrigento nel 1970, frequenta scuole tutte ispirate alcattolicesimo praticante, laureandosi presso l’Università cattolica del SacroCuore in Giurisprudenza e diventando successivamente avvocato, professionenella quale non ha lasciato traccia alcuna. Tracce importanti le ha viceversalasciate sotto il profilo politico, diventando presidente dell’ala giovaniledella Dc. Ma nel 1994, da furbetto quale è sempre stato, fiuta il tracollo delpartito nel quale è nato e cresciuto politicamente e, cogliendo al balzo l’ideaberlusconiana che nulla aveva a che vedere con le sue idee, aderisce a ForzaItalia entrando nelle grazie del Cavaliere che lo ha sempre tenuto vicino a sé,e diventando protagonista di una carriera politica sempre in ascesa finoall’attuale carica di vicepremier.

Enrico Letta nasce a Pisa dove frequenta scuole un po’diverse da quelle frequentate da Alfano, fino ad acquisire una laureaprestigiosa in Diritto internazionale che lo porterà dopo aver fatto ilportaborse di personaggi importanti, da ultimo Andreatta, quale capo dellasegreteria del Ministero degli Esteri del quale il professore era ministrodurante il governo Ciampi. Di seguito la sua carriera politica non ha avutoostacoli, se non per la candidatura a segretario del Pd. Se paragoniamo i duepercorsi il paragone appare blasfemo, essendo la carriera di Letta di granlunga più prestigiosa di quella di Alfano, per lo meno sotto il profiloculturale.

 Ma un connotato lirende simili, sono entrambi Democristiani e cresciuti e pasciuti con il verbodi Dio ad uso e consumo, non dei poveri e dei disgraziati immigrati , per iquali si spendono parole di cordoglio per l’immane tragedia di Lampedusa, madei potentati economici; non disdegnando, come nel caso di Letta, aggancimassonici. Se questi sono i personaggi entrambi Democristiani, l’uno dicentrodestra, l’altro di centrosinistra, è lecito chiedersi se nell’arco delventennio berlusconiano l’idea liberale è stata perseguita realmente o è stataun bluff.

 L’attuale situazionepolitica fa propendere per la seconda ipotesi, in quanto non si vedeall’orizzonte quale possa essere il personaggio che possa realmentescompigliare le carte di un maledetto gioco al massacro, massacro non dei tantimestieranti della politica che sguazzando nel pantano traggono profittopersonale, ma del popolo italiano che rischia di ripagare con gli interessil’Imu falsamente abolita o di non riuscire a vivere normalmente, se per lamaggior parte dei mesi dell’anno è costretta a lavorare per lo Stato famelico esprecone, per non parlare della totale inefficienza dei servizi pagati a caroprezzo.

 A tal proposito sonostate sufficienti poche gocce d’acqua abbattutesi sulla Capitale per impedireaddirittura il percorso a piedi dei romani nella loro città definita eterna perla tradizione, ma in realtà una cloaca massima per lo stato delle sue strade,escludendo quelle imperiali che nessuno, tranne qualche straniero sprovveduto,percorre. A quando il risveglio e la rivoluzione per liberarci una volta pertutte di questi signori?
alessio.zanon@esercitodisilvio.it

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