Il diritto di opinione
la vicenda che vede il candidato alla presidenza della Federazione Calcio, Tavecchio, bersaglio della canea del politicamente corretto è emblematica del massacro e delle limitazioni cui quotidianamente è costretta la Libertà di Opinione in Italia.
Da decenni abbiamo la c.d. legge Scelba, cui fece seguito la legge Mancino, ambedue lesive della libertà di manifestare una opinione con parole, simboli o gesti, a prescindere dalla commissione di reati specifici, perchè considerano reati i semplici gesti, parole, simboli !
Oggi vorrebbero leggi contro l'omofobia, contro il negazionismo e pur in loro assenza leggiamo di sentenze allucinanti che condannano per una frase (neppure offensiva) ammettendo al "risarcimento morale" (ma di che ?) una pletora di associazioni.
Se sappiamo che la "giustizia" italiana non è nè affidabile, nè credibile (e lo stanno a dimostrare decine di casi con condanne e assoluzioni, per lo stesso identico evento, fondati sui medesimi fatti e prove) potevamo almeno pensare che esprimere una opinione non venisse sanzionato.
Così invece non è più.
Si perseguono le idee e, se ancora non è stato messo nero su bianco, se ancora non è stato definito uno specifico reato, si adattano le leggi esistenti per comprimere il diritto di libertà che è invece insito in ciascun essere umano.
E' una nazione ben triste quella in cui se scherzi sugli ebrei, sei antisemita; se racconti una barzelletta sugli omosessuali, sei omofobo; se proponi una metafora sui negri, sei razzista.
E' una nazione che ha perso il senso dell'ironia, del sarcasmo, della vis polemica, della battuta, a meno che non sia contro Berlusconi o il Centro Destra, verso i quali tutto può essere detto o scritto.
Allora è meno lontano dalla realtà lo scambio di battute che ho avuto, in una delle nostre conversazioni telefoniche, con Stars pochi giorni fa, quando gli ho detto che in vacanza mi sono portato i dvd di tutta la prima stagione de I Sopravvissuti, la splendida serie inglese degli anni settanta, nella quale il 90% dell'umanità moriva a seguito di un virus.
E i sopravvissuti dovevano ricostruire un mondo nuovo.
Chissà che non sia veramente quello il nostro futuro per poter ricominciare da capo, nel rispetto delle idee, delle persone e delle opinioni di ciascuno, senza che ci siano i soliti Nobis che per superbia, arroganza e insoddisfazione personale, pretendono di imporre a tutti il loro modo di parlare, il loro vocabolario, il loro modo di vivere e il loro vuoto esistenziale e morale ma non le loro idee, perchè quelle proprio non hanno.
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