Il suicidio dell'Occidente
In questi giorni si leggono dichiarazioni a tutto spiano, prevalentemente tendenti a suscitare un sentimento di commozione che indebolisca gli animi e neutralizzi le difese naturali contro l'invasione dei clandestini.
Nel tentare di provocare questo animo, sono complici gli organi di stampa che pubblicano fotografie e articoli e trasmettono servizi su singoli, isolati casi drammatici.
Nessuno che dica che se continueremo ad ammettere i clandestini, saremo noi i prossimi protagonisti di quei casi drammatici.
Ed hanno buon gioco politici ipocriti o senza alcuna visione del futuro, nel fare a gare per proporre le iniziative più devastanti come corridoi per far ENTRARE i clandestini o alloggi dove OSPITARE i medesimi clandestini, facendo credere che il problema sia la sistemazione di costoro.
No.
Il problema non è far ENTRARE ed OSPITARE i clandestini, bensì IMPEDIRE CHE ENTRINO.
Così le uniche parole sensate le ho lette come riportate dal Giornale da un articolo scritto dal Premier Ungherese Orban per un giornale tedesco:
Il flusso di migranti in Europa minaccia le radici cristiane del continente e i governi dovrebbero controllare le loro frontiere prima di decidere quanti richiedenti asilo possano accogliere. La gente vuole che noi gestiamo la situazione e proteggiamo i nostri confini solo quando avremo protetto le frontiere ci si può chiedere quanti rifugiati possiamo accogliere o se ci debbano essere quote
E state pur certi che le camicie e gli abiti di Orban sono immacolati, mentre quelli di coloro che istigano quei poveracci a scappare ed a venire da noi grondano sangue.
Oggi quello di africani e asiatici, domani il nostro.
#primagliItaliani
Nessun commento:
Posta un commento