mercoledì 31 dicembre 2014

Nel 2015 una nuova alba?

Sono tre anni pieni da quando la cricca di Bruxelles, con la complicità della sinistra interna e di un pugno di traditori puniti poi nelle urne, estromise Silvio Berlusconi dal governo per consegnarlo, in rapida sequenza, a tre suoi messi.
Sono passati tre anni da quando la sinistra ululava contro il Centro Destra, berciando sulla crisi.
Dopo tre anni l'Italia è messa ancora peggio.
Il debito pubblico è aumentato a 2200 miliardi dai 1900 cui lo aveva lasciato Berlusconi e l'imposizione fiscale da eccessiva che era è divenuta ora predatoria, con tasse aumentate o ripristinate sulle case, sui risparmi, sui fondi pensione e su ogni aspetto della nostra vita economica.
La disoccupazione galoppa a due cifre, soprattutto tra i giovani, mentre una incompetente gestione delle pensioni ha creato una nuova categoria, quella degli "esodati", senza pensione nè stipendio.
Altri incompetenti di questi tre governi che si sono succeduti hanno reso ridicola l'Italia davanti al mondo intero accettando che, ormai da quasi tre anni, due nostri Fucilieri di Marina siano sequestrati da uno stato canaglia.
L'Italia senza difese si è piegata alle consorterie internazionali che hanno imposto non solo l'abolizione dei nostri confini, ma anche che, a spese nostre, si andassero a pescare i clandestini in acque internazionali e li si portassero a casa nostra, dove, sempre a spese nostre, siamo obbligati a dare loro vitto e alloggio per poi lasciarli sciamare per la penisola liberi anche di delinquere.
Ed a costoro vorrebbero pure regalare la cittadinanza, applicando il barbaro ius soli ai nati in Italia, abbandonando il civile e romano ius sanguinis.
Come se non bastasse le residue barriere morali vengono travolte dall'estrema debolezza indotta da una massiccia campagna mistificante tesa ad esaltare comportamenti anomali, aiutata anche dal cedimento di quello che poteva essere l'ultimo baluardo di serietà, la chiesa cattolica, ora affidata ad un vescovo pro tempore di Roma quanto mai in antitesi alla nostra Civiltà e Tradizione.
Ma una fiammella si è accesa là dove la democrazia è nata e dove già in passato eroiche battaglie salvarono l'Europa da una invasione potenzialmente devastante.
In Grecia il 25 gennaio voteranno per il nuovo parlamento e se dovesse prevalere una vasta area contraria all'unione sovietica europea, potrà essere scritta una nuova e migliore pagina della Storia.
Ma bisogna auspicare che i Greci capiscano che non sarà la sinistra di Tsipras a voltare pagina, perchè se si affideranno a quel demagogo, si ritroveranno con un doppio cappio al collo: quello finanziario di Bruxelles (perchè Tsipras non uscirà mai dall'unione sovietica che appartiene al suo dna) e quello alla propria libertà personale e di opinione che sarebbe imposta nel tipico stile marxista della sinistra di ogni dove (nel nome del politicamente corretto).
I Greci possono regalarci, scegliendo oculatamente, ancora una volta, la Libertà.
Vedremo, finalmente, nel 2015, dopo anni di tramonto, un'Alba..... (Dorata) ?
Buon Anno.

martedì 30 dicembre 2014

Chi crede ancora a Renzi?

Ho letto la sintesi e ascoltato i brani trasmessi dai tele e radiogiornali.
Una conferenza stampa ricolma di vuoto.
Ostellino ha ragione: Renzi è furbo, ma non intelligente.
Se fosse intelligente parlerebbe di meno.
Se fosse intelligente userebbe meno slang giovanilistico e più concetti solidi.
Se fosse intelligente taglierebbe le tasse, la spesa e il debito pubblico in un circolo virtuoso, invece aumenta tasse, spesa e debito avvitando sempre più il circolo vizioso che ci ha condotto all'attuale situazione fallimentare.
Mena vanto di quel che non dipende da lui (ed è un successo come il salvataggio dei passeggeri del traghetto incendiatosi, proprio perchè il fenomeno fiorentino non ci ha messo becco) e tace su quel che dipende da lui e ovviamente non riesce (fa finta di nascondere grandi trattative per i Marò, ma non si distingue da chi lo ha preceduto, incapace di risolvere il problema).
Il Giobàt è il suo nuovo cavallo di battaglia, che abbandonerà appena avrà altre chiacchiere da propinarci.
Uno così è meglio perderlo che trovarlo perchè fa solo danni.
Renzi, l'eredità di Napolitano.

lunedì 29 dicembre 2014

Dipendenti Privati bastonati, Pubblici premiati

Il fenomeno fiorentino ha dato alle stampe i primi decreti attuativi del suo Giobàt, cioè quel provvedimento che riduce le garanzie per i lavoratori.
Apprendo dalla lettura dei quotidiani che i dipendenti statali sarebbero esentati dal soggiacere alla ghigliottina renziana (e i loro referenti al governo ci tengono a tenerli esenti, tanto che è giustificato il sospetto che il Giobàt sia l'ennesima fregatura che il fenomeno fiorentino vende come la panacea dei venditori ambulanti nei vecchi film western).
Il pubblico impiego è la voce più consistente della spesa pubblica da cui deriva il debito pubblico, per mantenere il quale le tasse hanno raggiunto livelli insopportabili.
Abbiamo molto più che un esercito di dipendenti pubblici, che rendono i servizi di cui tutti noi possiamo renderci conto.
Una azienda privata che dovesse far quadrare i conti applica contratti di solidarietà che comportano mobilità e giornate di astensione dal lavoro non retribuite.
Per i dipendenti pubblici, invece, nulla di tutto ciò, solo il mancato rinnovo contrattuale, come del resto subiscono tante altre categorie che rinnovano solo a livello normativo ma non retributivo, anzi vedono decurtare alcune voci.
Aquesto aggiungiamoci la non applicabilità del Giobàt toscano ai dipendenti pubblici, mentre i dipendenti privati sono costretti a subirne gli effetti.
Gli stessi dipendenti privati che, in gran parte, hanno pagato, con la tassa sui risparmi e sui fondi pensioni, la mancia elettorale del fenomeno fiorentino degli ottanta euro.
E i lavoratori del settore privato non sono i soli a subire, visto che la scure fiscale si è abbattuta anche contro i fondi degli autonomi e dei professionisti, esclusi a prescindere dalla mancia elettorale.
Cosa aspettiamo ad unirci ed a ribellarci ?

domenica 28 dicembre 2014

Ci stanno invadendo



Ci stanno invadendo.
Mentre il fenomeno fiorentino continua nelle sue smargiassate propagandistiche ad usum stultorum, i giornali radio e televisivi ci informano garruli che sono sbarcate altre migliaia di clandestini.
Favoletta di Natale il parto di una nigeriana su una nostra nave (magari pretenderanno pure la cittadinanza per il neonato).
Uno dei responsabili di questa invasione continua si è affacciato a mezzogiorno di Natale in Piazza San Pietro e, invece di parlare di speranze, di auguri, per un giorno di festa, si è presentato con la faccia del giorno da funerale, cercando di stimolare un senso di colpa (che non possiamo certo avere) per i mali del mondo.
Ancora una volta vorrebbe che noi ci si facesse carico dei problemi altrui, grattandoci in tasca nostra, mentre lui, con tutto il tesoro del Vaticano, spende solo delle parole.
Poi si lamentano perchè le trasmissioni di chiacchiere politiche non hanno più gli ascolti di una volta.
Per forza, le chiacchiere sono quotidiane e siamo inondati di parole, dalle quali possiamo difenderci solo spegnendo il rumore di fondo, per pensare con la nostra testa.
Che ci dice come sia un male l'invasione dei clandestini e sia ancora peggio se questi vengono portati, con tutti gli onori, a casa nostra, sulla nostra terra, da quelle stesse Forze Armate che dovrebbero invece impedire che i confini della Patria fossero violati.
E il tutto a spese nostre, con tasse, spesa e debito pubblico in costante aumento.
Prima o poi la corda si spezzerà e ne vedremo delle belle, perchè non sarà più tempo di chiacchiere alluvionali, nè di vacui cinguettii propagandistici.

sabato 27 dicembre 2014

Le mani nelle nostre tasche

Renzi ci ha ammorbato con le sue parole e i cinguettii anche la vigiliia di Natale.
 Esulta perche' lui "fa".
 O farebbe.
 Però è meglio non fare che fare danni come fa lui.
 Che paghiamo di tasca nostra.
 La prova ?
 Sommate (a reddito costante) le trattenute fiscali e previdenziali della vostra dichiarazione dei redditi 2011 (cioè quella sui redditi 2010 ultimo anno integrale di governo Berlusconi) alle trattenute fiscali (tasse sui risparmi) rilevate negli estratti conto bancari del 2010 e alle tasse pagate per la casa e i rifiuti sempre nel 2010.
 Fate altrettanto con le stesse voci del 2014, ovviamente dovrete aspettare l'arrivo dell'estratto conto al 31 dicembre e la presentazione delle dichiarazione dei redditi a maggio.
 Avrete, ognuno di noi può avere, la misura della rapina perpetrata contro i cittadini dai governi Monti, Letta e Renzi, cioè da quei governi esaltati per aver "liberato" l'Italia da Berlusconi.
 Il tutto senza alcun miglioramento dei servizi forniti e della  situazione generale che può solo migliorare per effetto traino altrui e non per l'avvio a soluzione dei problemi italiani visto che le tasse aumentano come pure spesa e debito pubblico.
 E se dopo aver eseguito il semplice conteggio suggerito qualcuno continuasse a voler votare Renzi o la sinistra in genere, allora quello merita l'esproprio della casa e di vivere sotto i ponti,  con la requisizione anche dei suoi risparmi.

mercoledì 24 dicembre 2014

E' arrivato il Natale

Eccolo.
Quando arriva, arriva.
Anche se con i moderni mezzi si riesce ad essere collegati da ogni dove, preferisco, con tutto comodo, anticipare gli auguri, immaginando che questa sera sarò in tutt'altre faccende affaccendato.
Prima di tutto auguri ai nostri Fucilieri di Marina ancora sequestrati (uno fisicamente, l'altro moralmente) dal comportamento banditesco indiano che si fa anche beffe dell'Italia.
Immagino, poi, come si siano spaventati per le parole pronunciate da un vecchio comunista che ormai non riesce a concludere una frase senza singulti.
Auguri a tutti gli Italiani che hanno aperto gli occhi davanti alla rapacità di uno stato predone perfettamente rappresentato dai suoi sceriffi di Nottingham Monti, Letta e Renzi con il loro codazzo di ministri, sottosegretari, parlamentari, sindaci.
Auguri anche a quegli italiani che hanno ancora l'anello al naso: poverini, non è colpa loro se non hanno capito.
Auguri a "Me" e chi come me, ancorchè sconosciuti, continuano una battaglia che non avrà mai fine per la Libertà, per l'Individuo, per la Proprietà privata, per il Benessere, per la Sicurezza, per la Nazione e contro le derive immigrazioniste, omosessuali, fiscali, giustizialiste, europeiste.
Buon Natale e, dico, Buon Natale e non buone feste, perchè il 25 dicembre è Natale o, semmai, la Festa del Sole Invitto (come questo è periodo di Saturnalia), ma certamente non una generica "festa", anonima e senza radici per compiacere chi arriva, non invitato, sulla nostra terra grazie anche a personaggi che vogliono solo distruggere quel che i nostri Avi hanno costruito e che noi abbiamo l'obbligo di difendere e tramandare ai posteri.
Buon Natale.


martedì 23 dicembre 2014

Hai votato a sinistra? ora paga

In parlamento è in scena la pagliacciata del voto sulla finanziaria.
I giornali di regime riportano fedelmente le parole di Renzi che annuncia la riduzione delle tasse.
E' un inganno.
Non capisco neppure quegli otto o nove milioni di Italiani che percepiranno 80 euro (?) di mancia, ma ancor meno posso capire se scodinzolano alle parole del fenomeno fiorentino i restanti cinquanta milioni di Italiani che hanno solo da pagare e da rimetterci.
Come in Emilia Romagna dove, nonostante l'impetuosa avanzata della Lega, è stato nuovamente eletto un comunista di stretta osservanza renziana e "passata la festa, ingannato il santo".
E' di oggi l'annuncio, come se fosse una bella notizia, che la regione rossa per eccellenza abbandonerà l'aliquota regionale irpef unica per tararla sui redditi.
Chi percepisce più di quarantamila euro sarà penalizzato.
Chi percepisce più di quarantamila euro ed ha votato a sinistra merita questo ed altro.
Tutti gli altri vengono legittimati a trovare ogni strada possibile per difendersi da uno stato predone ed ogni strada che sarà trovata per trattenere nelle proprie tasche più soldi diventa così legittima.

sabato 20 dicembre 2014

La copia "Pericolosa"

Un Presidente degli Stati Uniti (Reagan) assieme ad un Papa (Giovanni Paolo II) e senza dimenticarci del Primo Ministro Inglese Thatcher, sconfissero il comunismo, portando l'Occidente alla più grande vittoria possibile.
Un presidente degli Stati Uniti (Obama) e un papa (Bergoglio) stanno distruggendo quello che i loro predecessori avevano costruito, svendendo Valori, Sicurezza e Benessere.
Dopo sei anni di presidenza Obama pensavo che i danni maggiori fossero già stati fatti, evidentemente sbagliavo.
Obama, non pago dei suoi disastri personali, si è messo a fare coppia con il vescovo pro tempore di Roma e, allora, per noi si preparano tempi ancora peggiori.
Il reciproco scambio di amorosi sensi di Obama con Castro, pronubo Bergoglio, significa che questa America (che continuo a sperare possa cessare di esistere il 20 gennaio 2017 alle ore 12 di Washington) butta nel cesso duecento anni di Storia, di Principi, di Valori, di Guerre combattute per se stessa, ma anche per degli Ideali che per l'attuale amministrazione sono desueti.
Altrettanto dicasi per le iniziative del vescovo pro tempore di Roma che di anni di Storia ne sta buttando non duecento, ma duemila.
Abbiamo ancora la speranza che il nuovo Congresso blocchi la decisione di revocare l'embargo ad uno degli ultimi stati comunisti del mondo, smentendo un Obama che, senza vincoli di elezioni, potrebbe sbracare con grave nocumento per tutti noi.

venerdì 19 dicembre 2014

Giustizia farfallona...Oltre ogni ragionevole dubbio ?

Io non sono un estimatore dei magistrati, siano essi giudici o pubblici ministeri.
Non sono neppure un appassionato di cronaca nera che relegherei nelle ultime pagine dei giornali a meri trafiletti di cronaca.
Sulla vicenda di Garlasco e dell'omicidio di Chiara Poggi non ho idee.
Sul come viene amministrata la "giustizia" in Italia sì.
A mio parere non si può condannare qualcuno sulla base di semplici indizi, ma solo su prove.
Mi piace la formula americana "colpevole oltre ogni ragionevole dubbio".
E se un soggetto è stato assolto due volte per poi essere condannato, i dubbi ci sono, tanti.
E quel soggetto non dovrebbe essere condannato.
Così come non dovrebbe essere concessa l'impugnazione in appello al pubblico ministero dopo un'assoluzione.
Poichè Garlasco non è il solo caso di decisioni contrastanti da parte di vari organi giudiziari, è segno che ad essere sbagliate sono le indagini.
Che puntano tutto solo sulle risultanze scientifiche e che vengono indirizzate nei confronti di un unico colpevole, già condannato a priori.
Non mi sembra una bella giustizia.
Non mi sembra affatto giustizia.

mercoledì 17 dicembre 2014

Renzi al Tramonto

Renzi è in affanno.
Gira come una trottola, le sue chiacchiere sono sempre più alluvionali, fa il bullo con la cgil salvo poi chiamare Prodi a rapporto per fargli balenare il Quirinale e tenere buona la "minoranza" del suo partito che non aspetta altro che un minimo appiglio per salvare la faccia visto che la scissione non la farà mai.
Ma è in affanno.
Sperava, come Monti e Letta prima di lui, di intercettare una ripresa generale che avrebbe attribuito alle sue "riforme" e, invece, si registrano ulteriori perdite di produttività e posti di lavoro, mentre la spesa pubblica e il debito dello stato con la loro marcia che Renzi non vuole invertire, rubano ogni giorno di più il futuro nostro e dei nostri figli .
Arrivano poi tutte le scadenze e anche i più boccaloni tra i suoi sostenitori devono andare in posta o in banca per pagare imu, tari e tasi e lì scoprono che le chiacchiere del fenomeno fiorentino stanno a zero.
La sua amata europa gli chiede di rispettare i patti e controlla i conti di uno stato fallimentare e che merita di fallire.
Il tutto è puntualmente registrato dai sondaggi che, se anche non sono veritieri, come non sono veritieri, indicano però una linea di tendenza.
E se gli astenuti e i delusi del Centro Destra troveranno motivo di tornare a votare per la loro parte politica (come sarebbe logico) allora il futuro sarà di nuovo roseo per l'Italia e grigio per la sinistra.

domenica 14 dicembre 2014

Pusillanimi

I parlamentari comunisti contrari alla "riforma" istituzionale pare abbiano chiesto di essere sostituiti per non mettere in minoranza governo e relatori.
Ovviamente sostituzione temporanea: alla poltrona non si rinuncia mai.
E quando il provvedimento andrà in aula cosa faranno ?
Voteranno contro sperando che comunque la maggioranza dica invece di sì ?
Oppure usciranno dall'aula ?
Per ora il parlamentare è eletto senza vincoli di mandato (purtroppo: se fosse il contrario la Storia recente sarebbe stata ben differente con Fini e tutti i suoi sostituiti perchè decaduti avendo tradito Berlusconi) e non si capisce perchè chi è eletto non voglia votare secondo le proprie convinzioni.
Paura di nuove elezioni che interrompano una legislatura appena nata ?
Paura dell'"ira funesta" del loro compagno segretario e presidente del consiglio ?
Comunque sia un comportamento ridicolmente pusillanime.

sabato 13 dicembre 2014

Ma sarà vero, sarà falso, Sarah Ferguson?...

L'Italia attraversa un nuovo momento di furia giacobina per le vicende romane.
Mi ricordo, con l'arresto del famoso Mario Chiesa, i momenti del 1992-1993, quando sembrava che fosse in atto un'opera di pulizia memorabile, salvo poi verificare che non venivano minimamente toccati i santuari comunisti e le loro canalizzazioni di denaro, per poi giungere alla "gioiosa macchina da guerra" di una vittoria annunciata e per fortuna sventata dalla discesa in campo di Silvio Berlusconi.
Memore di tali vicende, sono molto scettico davanti alla retorica giacobina di Renzi e Napolitano (ma dov'erano in tutti questi anni ?) e, soprattutto, davanti all'insistenza con la quale la stampa di regime e la radio di stato tendono ossessivamente a ricordare i trascorsi nei NAR del presunto capo Carminati, sorvolando o minimizzando la appartenenza alle coop rosse di colui che, principalmente, è finito nel tritacarne delle intercettazioni, senza poi dare adeguato spazio al fatto che la Destra ha amministrato il comune per soli cinque anni in mezzo a 20 anni di amministrazioni di sinistra.
Sarà poi perchè non ho stima nè fiducia nella magistratura italiana, ma non mi entusiasma questo polverone, anche perchè il problema dell'Italia non è la corruzione (che c'è ovunque nel mondo) ma il debito pubblico, la spesa pubblica sempre in aumento e un sistema fiscale predatorio con una imposizione che dissangua le famiglie e i singoli cittadini.
Scommettiamo che se avessimo tasse più umane e spese compatibili con le entrate, la corruzione (che esisterà sempre, come esiste ovunque nel mondo e semprechè  sia veramente tale) susciterebbe meno scandalo ?

giovedì 11 dicembre 2014

Chiamiamoli "Zingari" non Rom...

Per anni, in ossequio ad un malinteso senso di ospitalità, di antirazzsimo (sic !) e di tolleranza, alcuni individui abbiano svenduto dignità e istigato a perseverare in  comportamenti disonesti (da parte di chi veniva beneficiato violando la legge).
Abbiamo assistito a sentenze che mandavano assolti zingari ed immigrati che commettevano reati, con le motivazioni più assurde, come la loro "cultura", la loro "natura", la loro "educazione".
Adesso leggiamo che con il sindaco di sinistra Zanonato gli zingari avevano un ottimo rapporto, mentre con l'attuale sindaco di Padova, il leghista Bitonci, minacciano violenze personali perchè chiede loro di pagare le utenze.
Un po' come a dire che chi paga il pizzo ha un ottimo rapporto con la mafia e non gli succede mai nulla di male.
Ma se gli zingari non pagavano le bollette a carico di chi venivano posti i costi (non da poco) delle utenze consumate ?
A carico nostro, pagati con le nostre tasse.
Altrettanto dicasi delle case occupate, alle quali dovrebbero, immediatamente, tagliare acqua, luce e gas: scommettiamo che la proprietà verrebbe resa ai legittimi titolari molto presto e senza interventi della Forza Pubblica ?
Ancora una volta è quanto mai attuale Catone: "fino a quando tollereremo questo stato di cose che ci penalizza e ci costa ?
E fino a quando potremo accettare che chi è preposto a difendere i Valori, la Legalità e la Proprietà sia bloccato da impedimenti politici ?
E fino a quando vogliamo aspettare, in assenza di un'azione della Forza Pubblica, prima di agire direttamente per porre fine ad un simile scempio della convivenza civile ?"

mercoledì 10 dicembre 2014

Ma Babbo Natale ci paga le tasse?

Siamo a una settimana dalla scadenza del 16 dicembre che mi sembra stia passando molto, troppo in sordina per non disturbare il manovratore, chiacchierone di Firenze.
Eppure entro il 16 dicembre dovremo saldare Tasi, Tari e Imu, almeno come privati e non so quanti altri balzelli per i vari adempimenti fiscali che ci sono richiesti.
Ogni tanto si legge che la tassa sulla casa (tutte quelle voci colpiscono il bene primario della casa) da Monti a Renzi è quadruplicata.
E sarà ancora peggio, se li lasceremo "lavorare", quando andranno a regime i nuovi estimi.
Una volta dicembre era il mese della tredicesima da spendere per i regali (e sappiamo che fare un regalo fa spesso più piacere di riceverlo).
Oggi, grazie a Monti, Letta e Renzi, la tredicesima è utile solo per saldare le tasse.
E in prospettiva (marzo) ci sono altri cinque-sette miliardi da trovare per far contenta Frau Merkel e gli altri burocrati europei.
Quanto ancora vogliamo sopportare tutto ciò senza reagire ?

martedì 9 dicembre 2014

Delrio "Delira"

Lui è il sottosegretario tuttofare, tutto dire, tuttologo di Renzi (quello che furono Amato per Craxi o Gianni Letta per Berlusconi).
Lei la cancellierona della Bundesrepublik.
Lui sembra uscito da un digiuno prolungato, mentre lei da un opulento banchetto.
Delrio (che il sistema di scrittura del computer continua a correggermi in "delirio") osa contraddire Sua Cancellierona Merkel.
Però incappa in una topica che svela tanto del passato.
Delrio infatti afferma che il debito pubblico italiano è pienamente sostenibile e non falliremo.
Bene, se è pienamente sostenibile con 2200 miliardi di debito, allora nel 2011, quando rovesciarono (ligi agli ordini della cancellierona) Berlusconi vivevamo nell'oro, visto che il debito era "solo" di 1900 miliardi.
Quindi non solo il rovesciamento del Cav fu fondato su una menzogna economica - finanziaria, ma chi ha preso il suo posto (senza ottenere il voto degli Italiani) ha solo peggiorato la situazione.

lunedì 8 dicembre 2014

Ci tolgono la nostra civiltà

La vicenda di Bergamo dove in una scuola hanno proibito il Presepe è emblematica di come una civiltà possa essere travolta per mano di chi dovrebbe invece custodirne e tramandarne i valori.
 Come spesso accade senza la complicità di propri esponenti questo non potrebbe accadere.
 I Persiani non avrebbero travolto gli Spartani alle Termopili se un traditore non avesse loro indicato il sentiero per prendere alle spalle i difensori.
 In Italia non si porrebbe il problema del Presepe nelle scuole se non ci fosse una minoranza di persone ala ricerca della santità a spese nostre per importare orde di immigrati e se non ci fossero "insegnanti"che tutto quello che sanno "insegnare" è la resa.
 E il centro destra che fa?? poco o nulla...e purtroppo devo apprezzare la Lega che, unica,  difende i Valori della nostra Civiltà,  tenendo viva la fiamma della resistenza e la possibilità di una ribellione a chi vorrebbe consegnarci all'oblio della Storia e alla vergogna dei vinti senza neanche aver combattuto.

sabato 6 dicembre 2014

Ridurre la corruzione si può

Ieri ero ad una trasmissione televisiva e nel dibattito ho litigato con uno del PD sulla Corruzione. Ho detto semplicemente che:
Se chiudessimo i rubinetti che alimentano la spesa pubblica (spesso utile solo a pochi) ridurremmo, anzi probabilmente cancelleremmo le occasioni che "fanno l'uomo ladro".
Se tutti i rapporti (anche nell'istruzione e nella sanità) fossero regolati con contratti privati, il conflitto degli opposti interessi, impedirebbe le degenerazioni tipiche dei sistemi in cui circolano ingenti quantità di denaro pubblico come finanziamenti, contributi, rottamazioni, assunzioni clientelari.
In parole povere, se lo stato si limitasse ai suoi compiti essenziali (Ordine Pubblico, difesa dei Confini, amministrazione della Giustizia, rappresentanza e tutela degli Interessi Nazionali con gli altri stati) occorrerebbero meno tasse, avremmo tutti più soldi in tasca e ci sarebbero meno mazzette da distribuire.
Non si cancellerebbe la corruzione, perchè quella c'è e ci sarà sempre, ma lo stato sarebbe anche più credibile come terzo garante e super partes e, forse, si eviterebbe, per una indagine, di danneggiare società, produzione, opere (in Lazio sono stati bloccati tutti gli appalti !) proiettando una immagine negativa dell'Italia per vicende che accadono in tutto il mondo.
Concludo ricordando che nel 2012 il comune di Reggio Calabria fu commissariato per vicende molto simili a quelle che oggi trovano le prime pagine sul comune di Roma.
Ma il comune era amministrato dal Centro Destra, quindi lo scioglimento sembrava un dovere improrogabile ...

venerdì 5 dicembre 2014

Il continuo "Fumo negli occhi" di Renzi

"Facite ammuina" era l'ordine impartito nella Regia Marina Borbonica quando, a notabili e nobili in visita, si voleva dare l'impressione che sulla nave tutti si facessero in quattro nel lavoro.
Facite ammuina sembra la circolare impartita da Renzi che, poi, è il primo a metterla in pratica.
Trottolino (poco amoroso) salta in continuazione da una trasmissione ad un'altra, da una inaugurazione ad un convegno, da una riunione ad un summit di capi di stato e di governo.
Negli spostamenti cinguetta senza requie (peccato che ormai i cacciatori siano confinati nelle riserve ...).
E annuncia riforme su riforme, senza che vedano mai la luce.
Prendiamo il Giobat.
Rullo di tamburo et voilà eccolo approvato con la centesima o millesima fiducia in nove mesi (cosa che se l'avesse fatto il Cav le piazze si sarebbero riempite di costituzionalisti bercianti al grido di "attentato alla costituzione, abbattete il Tiranno !").
Ma perchè possa avere uno straccio di applicabilità occorrono i decreti del governo da emanare entro sei mesi ... campa cavallo !
Prendiamo le province.
Rullo di tamburi et voilà, tutte abolite.
Peccato che si continuino a pagare i dipendenti e che, anzi, ci costino più di prima.
Non importa, facite ammuina.
Adesso si dimezzano le regioni, da venti a undici.
Rullo di tamburi et voilà apparire la cartina della nuova suddivisione.
Ma, che succede, mettono assieme le mele con le pere (tipo Emilia Romagna e Toscana con una spruzzatina del pesarese ) ?.
Nessun problema.
Tanto è solo fumo.
Domani verrà lanciata sul tavolo un'altra riforma da approvare e quelle precedenti (e mai realizzate) finiranno nel dimenticatoio.

martedì 2 dicembre 2014

"Amarcord" e analogie

Nel 1992-1994 il pci divenuto pds era retto da un giovane rampante che si era fatto le ossa, venendo anche fermato dalla polizia cecoslovacca.
Si chiamava Achille Ochetto e la sua "gioiosa macchina da guerra" sembrava potesse sbaragliare i resti della "diga" anticomunista e conquistare il potere.
A lui si opponeva una nascente e locale Lega, ma, soprattutto, un rinnovato MSI-DN guidato dal delfino di Giorgio Almirante, Gianfranco Fini che ottenne il massimo risultato possibile costringendo al ballottaggio per sindaco di Roma Rutelli, come fece a Napoli Alessandra Mussolini con Bassolino.
La dc era ormai defunta e gestita dal suo becchino designato, Mino Martinazzoli.
Sembrava che le elezioni del 1994 dovessero seguire un copione scritto e imparato a memoria: vittoria della "gioiosa macchina da guerra" e opposizione appannaggio di due minoranze che mai sarebbero divenute maggioranze: Lega e MSI.
Poi scese in campo Silvio Berlusconi.
Oggi abbiamo il pci/pds/ds/pd retto da un giovane e rampante gattopardo che sotto la sua "rottamazione", intende ripristinare la vecchia politica delle tasse e delle elargizioni clientelari.
L'opposizione sembra allo sbando con la vecchia "diga" Forza Italia ai minimi termini , mentre viene azzannata da un lato dagli urletti di un Grillo assatanato e dall'altra da una Lega che, sposando le idee della vecchia Destra missina, sta ricostruendo una base omogenea e identitaria, rinunciando al localismo.
Le prossime elezioni sono scritte perchè la "gioiosa macchina da guerra" di Renzi questa volta disporrà anche di un sistema elettorale che il presuntuoso del Granducato scrive e modifica in base alle sue convenienze ed agli esiti dei sondaggi.
Non sono tra quelli che ritengono che la Storia si ripeta sempre uguale, ma neppure che non possa accadere.
Allora cosa impedisce ad un nuovo Berlusconi di deludere la nomenklatura renziana come il vecchio Silvio fece con quella di Ochetto ?
Sognare non costa nulla....

lunedì 1 dicembre 2014

Il grande imbroglio di Renzi

Le elezioni regionali in Emilia Romagna (quelle in Calabria sono diverse per le modalità di scelta degli elettori locali) ci hanno confortato perché gli elettori di Centro Destra (pur pochi in quella regione) non hanno abboccato alla mistificante campagna tendente a presentare il parolaio del Granducato come l’erede di Berlusconi o, comunque, come l’alfiere di idee di Centro Destra.
I voti persi dai comunisti ci dicono che non solo Renzi si è alienato l’estrema sinistra del suo partito, ma non ha convinto chi del comunismo è sempre stato fiero nemico.
D’altra parte il successo della Lega Nord ci consente di affermare che l’emorragia del nostro elettorato verso lidi vanamente protestatari (Grillo) o verso l’astensione, si è fermata, ma ancora non è stata recuperata la fiducia nelle formazioni politiche che si presentano sotto l’ombrello del Centro Destra.
In sostanza possiamo dire che l’Emilia Romagna si è svegliata meno moderata e più radicale nelle scelte.
Questo non impedisce alla stampa per ora ancora impegnata nell’azione di puntello al presuntuoso fiorentino, di continuare a vendere il suo prodotto come una scelta moderata e innovatrice.
Il pericolo che qualcuno abbocchi nelle file del Centro Destra esiste, anche se è marginale per la maggior coscienza individualista (croce e delizia, forza e debolezza della Destra) che permea il nostro elettorato, rispetto alla concezione da gregge della sinistra.
Soprattutto questo potrebbe accadere in un quadro dove la cgil, cui l’Uomo di Destra è fortemente ostile, attacca e sciopera contro Renzi, obbligandoci a non aderire ad una manifestazione che, per l’obiettivo di abbattere il putto toscano, ci troverebbe diversamente ben disposti.
Ma il fatto che i Vendola, i D’alema, i Bersani, i Fassina, cioè l’anima più arretrata della sinistra (ancora e sempre tutta comunista) complottino ai danni di Renzi, ci istiga ad una maggiore comprensione verso il presidente del consiglio.
Sarebbe uno sbaglio, un errore che pagheremmo carissimo.
Renzi applica solo la teoria di Lenin di cercare il consenso anche con l’inganno, sostenuto in questo caso dai giornalisti pagati dagli industriali che hanno interesse ad ottenere dal governo rottamazioni, agevolazioni, legislazioni di favore, ma non attua una sola politica che possa essere considerata di Destra o anche solo di Centro Destra.
Facile dimostrarlo con la questione delle tasse, che Renzi ha aumentato sui risparmi, sui fondi pensioni, su quelli professionali e che non ha minimamente ridotto sulle case e sui redditi lasciando l’opera di macelleria sociali agli enti locali.
Facile ancora dimostrarlo sulla legislazione apparentemente “a costo zero”, come la politica immigratoria che vede Renzi sostenere lo ius soli, la cittadinanza e il voto per gli immigrati, l’operazione mare nostrum come farebbe un qualsiasi governo comunista.
Altrettanto si può dire della politica di assecondare i capricci omosessuali invece di agire per difendere le fondamenta morali di una Nazione civile come noi pensiamo ancora di essere.
L’adesione poi all’europa, al partito socialista europeo è la dimostrazione che Renzi non ha nulla in contrario ad un internazionalismo marxista che, dopo la caduta del comunismo sovietico, ha trovato nella dittatura di Bruxelles il suo idolo d’oro.
Ma, potrebbe dire qualcuno, il job act, ma la riforma elettorale e costituzionale …
La presunta riforma costituzionale si riduce, in sostanza, nell’espropriare i cittadini dalla possibilità di eleggere il senato e le province.
Un atteggiamento tipico dei regimi comunisti che meno chiamavano al voto il Popolo meglio si puntellavano.
La riforma elettorale, ugualmente, viene sistematicamente modificata in base ai sondaggi per cercare di farla uscire tale non da rappresentare la volontà popolare, ma per consentire a Renzi di vincere senza sorprese, come nella pubblicità "ti piace vincere facile"
Da qui i premi, gli sbarramenti (ben cinque !) che si alzano e si abbassano a seconda delle convenienze del momento, un comportamento tipicamente comunista.
Quanto al job act , tanto rumore per nulla.
L’art. 18 resta, lo statuto dei lavoratori (una legge vecchia e stravecchia che risale al 20 maggio 1970 ma che fu elaborata nei cinque anni precedenti, quindi vecchia come mentalità, come impostazione, come struttura, studiata per un mondo che, da tempo, non esiste più) resta, come restano tutte le clientele che sopravvivono alla fine del significato della loro esistenza.
E anche questo è tipico della mentalità comunista, quello di perpetuare il proprio potere (basti guardare alle coop o al cambiamento del nome del partito, sempre quello) cambiando solo l'immagine.
Il pericolo, quindi, è quando sento amici di una vita che dicono “ma Renzi ha esautorato i comunisti”.
Non è vero.
Renzi, come già fece Stalin con Trostky o Breznev con Kruscev, ha sostituito la sua alla vecchia nomenklatura del partito, riuscendo a dare l’immagine di un partito rinnovato ma, in realtà, tutti i suoi provvedimenti e le sue scelte, sono in linea con il comunismo di sempre, con le sole priorità cambiate perché i tempi sono mutati.
Bene, quindi, che Renzi non abbia sfondato la diffidenza ragionata e fondata dell’elettorato del Centro Destra, ma adesso tocca a tutte le anime del entro Destra, soprattutto, al Padre Nobile Silvio Berlusconi, recuperare il consenso di chi si è ritirato nell’astensionismo.
E lo si può fare solo imboccando con decisione e tutti assieme la strada che ha indicato l'elettorato premiando la lega: impegno sul territorio, nei salotti televisivi, nelle votazioni in parlamento, per quei Valori di sempre del Centro Destra:

no alle tasse

no all’immigrazione per garantire l’Italia agli Italiani e agli Italiani Benessere e Sicurezza

no ad assecondare i capricci omosessuali

no all’euro e all’unione sovietica europea.

giovedì 27 novembre 2014

Chi dobbiamo Ringraziare?

Oggi, quarto giovedì di novembre, negli Stati Uniti si celebra il Giorno del Ringraziamento.
La leggenda vuole che i Padri Pellegrini giunti in America sulla Mayflower, fossero stremati e, pur portando semi e animali, rischiassero di morire di stenti e freddo se i Pellerossa non li avessero aiutati, indicato quali semi coltivare e quali animali allevare e, quindi, realizzare un raccolto sufficiente a passare l'inverno 1621-1622.
Sappiamo poi il tipo di ringraziamento che i nuovi arrivati porsero ai Pellerossa per creare la Grande Nazione degli Stati Uniti (da sei anni alquanto in decadenza).
Non vorrei che fra un centinaio di anni, in Italia, altri figli di nuovi arrivati che nulla hanno a che spartire con questa Nazione, celebrassero il loro giorno del ringraziamento, ricordando quei visi pallidi (eufemismo) che nel secondo decennio del XXI secolo si svenarono per andarli a prendere, dare loro vitto, alloggio, priorità, immunità, giustificazioni per i comportamenti poco integrati, fino a che questi ultimi arrivati non sopraffecero gli Antichi Proprietari di quella terra chiamata Italia.
La Storia dovrebbe essere maestra e insegnarci ad evitare gli errori commessi in passato da chi ci ha preceduto.
La lezione americana non è stata imparata dai Sudafricani.
Noi Italiani sapremo recepirla e provvedere di conseguenza per salvare non tanto noi (che ci salviamo comunque per ragioni anagrafiche), quanto i nostri figli e nipoti ?

martedì 25 novembre 2014

Piccola analisi post Voto

I risultati sono ormai definitivi e le reazioni del primo momento si sono sedimentate.
Ognuno guardi a casa propria.
Il Centro Destra, davanti al successo della Lega deve prendere atto che le svolte gaie, immigrazioniste, "responsabili", unioniste, che conducono ad accordi con i comunisti sono profondamente contrarie al sentimento della propria base che o si astiene o cerca (e trova) una alternativa.
Non vale la pena di parlare tanto della Calabria dove da due decenni assistiamo a queste oscillazioni elettorali (prima a destra, poi a sinistra, di nuovo a destra ...) .
In Emilia Romagna la Forza Italia tradizionale non esiste.
I suoi due eletti (Bignami e Aimi) sono arrivati tramite il PdL (e almeno uno dal vecchio Msi anche se forse troppo giovane per averne fatto parte, ma la tradizione di famiglia era quella) e se consideriamo che dal vecchio MSI proviene anche l'unico eletto di Fratelli d'Italia (Foti) e che i nove eletti della Lega occupano quel posto grazie ad una campagna elettorale fondata sui temi cari e propri di un partito di Destra, possiamo ben comprendere come il Centro Destra potrà risorgere.
Tanto più che alfaniani e casinisti sono rimasti fuori dal consiglio, non essendo riusciti a superare, nella terra di Casini e Galletti !, un miserrimo sbarramento del 3%.
L'astensione ha colpito duro tutti ma, soprattutto, ha infranto la vetrina comunista regionale, esattamente come nel marzo del 1977 i moti studenteschi infransero la vetrina del comune di Bologna.
Certo il sistema di potere e di interessi ha tenuto a sufficienza per conservarsi, ma le crepe sono evidenti e il vincitore di oggi, Bonaccini, è tale solo perchè, da grigio funzionario e burocrate di partito, con questa elezione è riuscito ad assicurarsi una pensione agiata e tranquilla per il dopo politica.
Salvini ha dimostrato che, anche senza l'appoggio della stampa, con l'oscuramento imposto in televisione, battersi per delle idee solide, chiare, non moderate, porta risultati.
E mi è piaciuto il cinguettio di Gasparri, critico verso la svolta gaia di Barilla (personalmente ho iniziato il boicottaggio subito dopo la sua ritrattazione ed ho cambiato pasta) che dimostra come in Forza Italia ci sia ancora una parte che si è svincolata dalla sudditanza verso le nuove derive.
Il Partito dovrà prenderne atto e adeguarsi.
Capisco che ognuno di noi pensi di essere "il" migliore, "il" più adatto e quindi non gradisca essere messo da parte o posto su un piedistallo, ma il tempo passa per tutti e sarebbe apprezzabile che gli altri dirigenti di Forza Italia riconoscessero la forza delle idee di chi ha dimostrato di saper crescere, e che loro hanno fallito.
Perchè l'obiettivo resta sempre quello di sbaraccare Renzi e la sua brigata che sta facendo danni immensi, depauperando l'Italia e gli Italiani tutti.
Anche quelli che (ancora, sia pur in misura sempre più ridotta) credono in lui.
Non morirò Leghista...

lunedì 24 novembre 2014

Quod demostrandum erat (come volevasi dimostrare)

Sentire questa mattina gente che è incapace e non capisce niente di politica dire "Ha vinto l'astensionismo" senza dire che ha perdere siamo stati noi senza un progetto politico, senza rappresentanti credibili, senza più voglia ne orgoglio, abbiamo perso noi con i nominati...senza dare spazio a gente capace e di provata fedeltà, che magari saprebbero cosa dire alla gente, una classe politica che non paga mai e rimane sempre li...
In base ai primi dati si può, a caldo, azzardare che:

1) il crollo dei votanti in Emilia Romagna (superata dai calabresi) non intacca il potere clientelare delle coop rosse e del partito comunista che perpetua il suo potere: gli assenti hanno avuto torto ancora una volta.

2) la Lega supera e doppia Forza Italia che paga la svolta gaia e immigrazionista di un movimento in confusione.
Salvini adesso ha la responsabilità e la forza di andare avanti tutta sulle quattro direttrici che gli hanno consegnato questa affermazione:
no agli omosessuali
no agli immigrati, zingari, occupanti abusivi
no all'europa , all'euro, al fiscal compact, a Maastricht;
no alle tasse.

3) per Grillo è iniziata la discesa.
Tanto è questa mattina il mio disgusto che non dico altro....

domenica 23 novembre 2014

Oggi un Voto a Forza Italia

Oggi si vota in Emilia Romagna e Calabria.
Il risultato è scontato: vinceranno i comunisti.
In Emilia Romagna perchè il sistema di potere imperniato sulla complicità tra coop rosse e partito (comunista, anche se ha negli anni cambiato più volte il nome) ha messo radici che estirpare sarà molto difficile.
In Calabria perchè alle urne è chiamato un elettorato troppo volubile, sempre alla ricerca dell'isola che non c'è ed a credere di trovarla nel vincitore annunciato e nel potere esistente.
In ambedue le regioni perchè i ripetuti tradimenti verso l'elettorato anticomunista perpetrati dai cosiddetti "centristi", succubi alla sinistra come si vede dalla ormai totale adesione degli ex democristiani al pci/pds/ds/pd, hanno provocato la frammentazione delle liste di opposizione che potevano richiamarsi al Centro Destra.
Così, come si fa vanto Monti quando dichiara che grazie alla sua coalizione (che ottenne il 10%) fu impedito a Berlusconi di riconquistare la maggioranza parlamentare, Alfano e Casini potranno vantarsi di aver (ri)consegnato Emilia Romagna e Calabria ai comunisti, magari chiedendo in cambio la "giusta" ricompensa.
Per battere quel disegno ma, soprattutto, per porre le fondamenta di una rinascita del Centro Destra, oggi andate a votare.
Resiedenti in  Emilia Romagna e in Calabria VOTATE Forza Italia!
Perchè questo Partito garantisce il capisaldo dell'essere di Centro Destra:
- no alla sudditanza verso Bruxelles;
- no ad assecondare i capricci degli omosessuali;
- no alla cittadinanza, voto e ius soli per gli immigrati;
- no alle tasse.
Con i loro corollari per una società migliore, più civile, più sovrana che sono la conseguenza di una eliminazione delle tasse sulla casa, riduzione di quella sui risparmi e sui redditi, taglio delle spese, privilegiare l'essere Italiano per nazionalità ("d'arme, di lingua, d'altare, di memorie, di sangue e di cor") , per riacquistare Sovranità Nazionale il cui elemento essenziale è il battere moneta in proprio e il fondarsi di una società su Valori forti e condivisi.
Dal voto di oggi può partire la rivincita del centro Destra.

sabato 22 novembre 2014

Renzi "Quaquaraquà"

Secondo Renzi le persone "perbene" sono con lui.
Felice e orgoglioso di essere "persona permale", razzista, maschilista, xenofoba, omofoba se questo vuol dire essere contro la politica renziana
- delle tasse sui risparmi
- di mare nostrum
- della soppressione della democrazia elettiva
- della legalizzazione dei capricci omosessuali
- del divorzio lampo
- dell'allungamento dei termini di prescrizione che consentirebbe ai magistrati di tenere chiunque sulla graticola per anni
- dello ius soli e della cittadinanza per gli immigrati
- dell'adesione alle sanzioni contro la Russia
- della critica a parole contro l'euro e l'unione sovietica europea, le cui politiche vengono poi attuate con i fatti
- della social card agli immigrati pagata con i nostri soldi
- della tolleranza delle occupazioni abusive
- degli appartamenti concessi a zingari e immigrati prima che agli Italiani
- delle utenze pagate a occupanti, zingari e immigrati
- delle tasse sui rendimenti dei fondi pensione
- dei prelievi sui fondi autonomi
- del canone rai inserito nella bolletta della luce e in base al reddito.
E sicuramente ho omesso molte delle porcherie che Renzi, sostenuto dalle sue "persone perbene" sta compiendo ai danni di tutti noi.

venerdì 21 novembre 2014

Le pazzie Fiscali di Renzi

Dopo aver aumentato le tasse sui risparmi, sui rendimenti dei fondi pensione, fatto passare per una regalia il tfr in busta paga tassato all'aliquota marginale superiore, mantenuto tutte le rapine fiscali promosse dai suoi due degni predecessori Monti e Letta, promosso la revisione del catasto con conseguenti aumenti delle rendite poste a parametro per le tasse sulla casa, ecco che Renzi ne inventa un'altra delle sue: il canone rai nella bolletta telefonica.
Così, dice, "tutti" pagheranno.
Tranne gli zingari e gli immigrati ai quali paghiamo noi le bollette.
Tranne gli occupanti abusivi, i "collettivi", i "centro sociali", ai quali pure noi paghiamo le bollette (e possiamo immaginare che, non pagando le utenze, il consumo sia senza limiti).
In compenso ci sarà chi dovrà fare le solite code, le solite istanze, pagare i soliti bolli, per non dover pagare due o più volte: quelli che hanno una o più abitazioni a disposizione sulle quali pagano più bollette.
Quounsque tandem, Renzi, abutere patientia nostra ?

mercoledì 19 novembre 2014

Cacciamo quel docente di Adria

Leggo una notizia che avrebbe dello stupefacente se non fosse così aberrante nella sua apparente realtà: ad Adria in provincia di Rovigo una ragazza è stata sospesa da scuola perchè ha affermato che gli immigrati ci affamano,
Non so se la decisione di sospenderla sia stata assunta da un professore o dal preside, ma uno o entrambi o più docenti hanno sicuramente messo lo zampino.
Dimostrando di non essere adatti ad insegnare, perchè non supererebbero neppure la maturità.
La scuola (ma non solo) , soprattutto quando è pubblica (nelle private insegnino quello e come vogliono) non deve e non può censurare le opinioni e, tanto meno, deve o può sanzionarle.
Chi viola questo basilare principio che prima ancora della democrazia è di Civiltà e di Maturità, non ha nulla da insegnare a dei ragazzi.
Mi auguro che Forza Italia, la Lega e Fratelli d'Italia organizzino una bella manifestazione davanti a quell'Istituto per far capire ai ragazzi che le opinioni sono un bene non negoziabile e chi le vuole cancellare merita, lui, di essere rimosso.

martedì 18 novembre 2014

Scippi, Furti e rapine non saranno sanzionate...

Leggo con stupore (ma poi mica tanto) che il ministro della presunta giustizia del governo Renzi, Orlando, avrebbe predisposto un provvedimento, per ridurre i carichi di lavoro, quindi gli arretrati della "giustizia" penale, nel quale si prevederebbe non vengano più sanzionati furto, scippo, rapina.
A me sembra una di quelle notizie da primo aprile, ma non mi meraviglierei più di tanto se fosse vera, visto il governo da cui promanerebbe.
In fondo furti, scippi e rapine (si parla presumo di quelle nelle case) vedono valanghe di arresti e tsunami di liberi subito.
Tutto sommato potrebbe anche non essere un male.
Se lo stato non punirà più furti, scippi e rapine, vorrebbe dire che restituisce a noi cittadini il diritto e la facoltà di esercitare l'autodifesa e il diritto alla Giustizia.
E allora non ci sarebbero più amnistie, sconti, permessi premio: la pena verrebbe scontata tutta, subito e senza appello.

lunedì 17 novembre 2014

Ma in Forza Italia ci diamo una mossa?

Bersani sprizza accidia da ogni poro e non dubito che, per la sua biliosità, gli arriverà prima o poi un altro colpettino.
Ma nella sua ossessione per il Giaguaro, che non è riuscito a smacchiare, a volte riesce ad azzeccarne una.
Non tanto sul valore di Mediaset (con Letta che stava sereno la quotazione del titolo era quasi il doppio) quanto sul fatto che il patto del Nazzareno più che tra i comunisti e Forza Italia è tra i comunisti e Mediaset.
Se andiamo infatti a leggere la stampa, vediamo che i primi consigliori del Cavaliere a spingerlo a non rompere l'accordo con Renzi, sono "i figli", Confalonieri e la dirigenza Mediaset.
Intendiamoci: la politica è costata così tanto a Berlusconi, che ha il diritto di rifarsi con tutti gli accordi che ritiene di stringere.
Ma se Berlusconi è ampiamente giustificato, non lo sono quelli che, in Forza Italia, portano il partito di riferimento di molti elettori del Centro Destra verso la sconfitta certa a qualsiasi elezione, (vedassi lecca culo, nominati e quelli dell'ultima ora).
E' bastata una cena e Fitto, che sembrava facesse rullare i tamburi dell'antirenzismo, si è tranquillizzato, mentre sembra che Brunetta non abbia (fortunatamente) ancora deposto lo spirito combattivo, scrivendo una bella lettera a Bruxelles chiedendo di bocciare la finanziaria di Renzi.
Gasparri, altro polemista di primo piano, sembra aver preso gusto a irridere, in modo peraltro sterile, alcuni esponenti della sinistra, mentre tacciono le "amazzoni", a cominciare da Daniela Santanchè di cui si sono perse le dichiarazioni una volta ampiamente condivisibili, per il resto tacciono tutti "Tutto il resto è noia".
Non so se sia perchè qualcosa stia bollendo in pentola o perchè ci siano conoscenze che non sono portate alla attenzione del pubblico,almeno che non si stia preparando una contro mossa... e allora l'atteggiamento rinunciatario sarebbe pienamente onorevole e giustificato, però nel momento in cui Renzi gira a vuoto, le piazze inscenano proteste e Grillo ha ampiamente perso credibilità e, a seguire, perderà anche voti e consenso, una Forza Italia così assente pare un non senso.
IO NON TACCIO....

domenica 16 novembre 2014

Renzi sparla con i soldi degli Italiani

Renzi continua a berciare di crescita in opposizione all'austerità.
Crescita è una bella parola, ma implica investimenti che, a loro volta, implicano la disponibilità di soldi.
Da chi li vuole prendere i soldi per gli investimenti, Renzi, visto che già il nostro debito pubblico è enorme e le tasse hanno raggiunto il limite dell'umana sopportazione, mentre lui aumenta la spesa pubblica per favorire la sua base elettorale invece di tagliarla, per ridurre le tasse a tutti e incentivare risparmio e investimenti privati ?
L'unica alternativa sarebbe una politica inflattiva con la stampa di moneta.
Ma l'Italia non può stampare moneta in proprio, finchè resterà nell'unione sovietica europea.
Allora delle due l'una: o Renzi esce dall'euro, oppure le sue sono le solite chiacchiere che portano solo danni agli Italiani coscienti e illusioni, dalle quali si sveglieranno bruscamente, a quelli che gli credono.

venerdì 14 novembre 2014

Renzi mette tutti ai suoi piedi...

Che sia fortunato, nessuno lo nega.
Si è trovato la pappa pronta cucinata dal nonno Bersani che ha ottenuto la maggioranza dei seggi alla camera, rimediando pure un colpetto ed ecco che quella stessa maggioranza ora viene usata da Renzi.
Poi i magistrati lo hanno liberato dalla figura di Berlusconi che, per captatio benevolentiae verso i vecchi nemici, si è ora alienato lo zoccolo duro del suo elettorato aprendo agli omosessuali (e cenando pure con loro) e alla cittadinanza per gli immigrati.
Grillo si è eliminato da solo per eccesso di eccesso verbale.
Adesso lui comanda e gli altri devono obbedire.
Se Alfano alza la cresta che non ha, si rivolge al Cav e se il Cav borbotta, apre ai grillini che, non avendo un patrimonio da comico, pensano legittimamente al loro futuro personale.
L'ossequiosa attenzione della stampa i cui editori fanno la coda davanti alla sua porta con il piattino in mano, così come una lunga schiera di postulanti.
Qualche buona idea mediatica come il mandare a quel paese la cgil e i sindacati in genere e un doroteismo spinto con l'europa: critiche pubbliche ma obbedienza totale.
Adesso la legge elettorale.
Un quorum per una sola lista (male che vada un ballottaggio con i grillini e, purtroppo, la maggioranza degli elettori del Centro Destra non voterebbe Grillo) e una bassa soglia di ingresso, così l'opposizione verrebbe frantumata e, male che vada, qualche parlamentare pronto a sacrificarsi per una poltrona lo si potrebbe sempre trovare.
La prospettiva è quella di una satrapia senza controllo davanti alla quale il califfato dell'isis sarebbe diverso (per ora ...)solo per i metodi che usa.
Ma un panorama del genere lo avevamo anche venti anni fa, nel I994 con la "gioiosa macchina da guerra" di Ochetto.
Poi arrivò Berlusconi e i comunisti furono costretti a nascondere le bottiglie di spumante.
E' così sicuro il satrapino di Firenze che non sbuchi all'ultima curva il nuovo Berlusconi del Centro Destra ?

mercoledì 12 novembre 2014

Alfano Forever.....

La riunione di maggioranza governativa tra i comunisti e gli alfaniani ha determinato che questi tireranno la volata a quelli concedendo il premio di lista al 40% e quelli salveranno le poltroncine a questi abbassando il quorum al 3%.
Per gli Italiani si prepara una nuova tosatura (vedrete quando imu e tasi saranno pagate con il nuovo catasto basato sui metri quadrati ...) e quelli di noi cosi innamorati di Renzi secondo D'alema, ci faranno ottenere un servizietto che, vista la loro recente svolta gaia, non può che farli"godere" ... forse.

lunedì 10 novembre 2014

La fregatura della legge Elettorale

Il pallonaro fiorentino ha dato i sette giorni a Berlusconi per l’approvazione della legge elettorale come garba a lui.
Questo la dice lunga sull’affidabilità del presidente del consiglio italiano pro tempore che dopo aver rasserenato Letta lo ha pugnalato e dopo aver sfruttato la momentanea debolezza del Cavaliere per resistere in questi mesi e far passare le sue volontà (dannose per tutti) oggi lo scarica.
A meno che non si faccia quello che vuole lui, cioè una legge elettorale costruita sulle sue esigenze e prospettive elettorali.
La quintessenza dell'arroganza (e mi dispiace dare ragione ai sindacati), alla faccia delle alluvionali parole che da lui promanano ogni giorno in diretta televisiva.
La legge elettorale rappresenta il modo in cui i cittadini, che non possono riunirsi ogni volta in assemblea, eleggono i propri rappresentanti.
E’ naturale che ogni governante cerchi di perpetuare il suo potere con la legge a lui più consona, ma solitamente questo è fatto con discrezione e senza stravolgere i principi cardine della comunità democratica.
Così vediamo e sappiamo che nel Regno Unito e negli Stati Uniti, chi è al governo utilizza i censimenti per modificare i confini dei collegi elettorali, cercando di creare, sulla base delle precedenti elezioni e delle rilevazioni statistiche, il maggior numero di collegi a lui favorevoli.
In Italia ci può stare uno sbarramento, un premio di maggioranza, un ballottaggio.
Abbiamo avuto per quasi cinquanta anni un proporzionale lievemente corretto dal metodo di attribuzione seggi e dalla presenza di circoscrizioni, poi un maggioritario secco temperato da una quota di proporzionale puro, quindi un premio di maggioranza per coalizioni e una sbarramento per l’ingresso in parlamento.
L’italicum proposto dal pallonaio fiorentino (e accettato forse da noi) è una porcheria che prevede ben 5 quorum, lasciando nelle mani delle segreterie di partito la composizione delle liste e quindi la nomina dei parlamentari.
Personalmente, l’ho scritto più volte, sarei per il sistema maggioritario secco all’inglese: tanti piccoli collegi uninominali e viene letto chi prende anche un solo voto in più del secondo.
Sarebbe la soluzione più semplice.
Quella più democratica e rappresentativa e forse più adatta al carattere di noi Italiani è l’attuale sistema (ante sentenza corte costituzionale) che prevede il premio di maggioranza alla coalizione più votata, con due correttivi: estensione del premio a livello nazionale anche per il senato e decadenza automatica e immediata di quei parlamentari che votassero contro la coalizione che li ha eletti.
La porcheria di Renzi invece prevede una maggioranza di coalizione con premio al raggiungimento di una certa percentuale e ballottaggio tra le prime due coalizioni se nessuno raggiunge quella percentuale.
Una serie di differenti percentuali per accedere al parlamento a seconda se vi siano liste solitarie, collegate o locali.
Oggi Renzi, accreditato di una intenzione di voto superiore al 40%, vorrebbe che il premio di maggioranza fosse attribuito alla lista e non alla coalizione, che raggiungesse appunto il 40% e ballottaggio tra le due liste più votate se tale quorum fosse mancato.
Pare indifferente al quorum per l’accesso (sembra che alletti il Cav con il 5% che eliminerebbe Alfano, ma lo minaccia di porre il 3% se non viene accontentato sul resto).
Al momento la lista seconda sarebbe quella di Grillo e, pensa probabilmente Renzi, i berlusconiani voterebbero lui e non Grillo (ragionamento sbagliato: io voterei Grillo – turandomi il naso e tappandomi la bocca - ad un eventuale ballottaggio con Renzi).
Ma chi lo ha detto che Grillo arriverebbe secondo ?
E chi dice che Renzi otterrebbe il quorum ?
Forse se si votasse oggi (ma anche, no visto che la base dei votanti la immagino ben più ampia delle ultime europee) conseguirebbe il quorum.
Forse, se il Centro Destra si schierasse con tutte le liste a disposizioni, Grillo arriverebbe secondo, ma non credo che Salvini & C. abbiano scritto “Giocondor” in fronte.
Tra simili (e non vedo molte differenze tra Lega, Fratelli d’Italia e la parte migliore di Forza Italia, cioè quella che non si adegua alla Ambiguità del partito) ci si può accordare e formare una lista plurale che sicuramente supererebbe Grillo e potrebbe, se riuscisse a recuperare delusi e scontenti di Centro Destra anche solo con la proiezione della ritrovata unità e volontà di agire che rappresenterebbe una lista unitaria, anche minacciare il quorum di Renzi.
Quindi il ricatto di Renzi diventerebbe un’arma spuntata e sarebbe un boomerang perché, se anche vincesse le prossime elezioni, a quelle successive torneremmo al governo noi e ribalteremmo la frittata.
A ben vedere, contano i voti e i voti si conquistano creando fiducia, coesione e facendo le giuste battaglie sui temi giusti.
Una lista che veda centro destra compatto da Salvini, Meloni e la parte migliore di Forza Italia è una lista che potrà recuperare i voti di chi si è rifugiato dopo il 2008 nell’astensione, tra le braccia di Grillo o è rimasto incantato dalle parole del fiorentino ma ora si domanda perché i soldi in tasca diminuiscono, mentre aumentano tasse e spesa pubblica.

domenica 9 novembre 2014

L'inutile caduta del "Muro"

Il 9 novembre 1989 nessuno credeva che la caduta del muro comunista sarebbe stata definitiva.
 Invece il comunismo cadde, la Germania si riunificò e l URSS crollò.
 Dopo 25 anni siamo a denunciare una rivoluzione e una libertà tradita e sacrificata sulla altare della nuova unione sovietica, quella europea, nella piaggeria verso nuovi e perversi tabù,  quelli del politicamente corretto e nella assecondare le pulsioni ora non più tanto segrete di una minoranza che  mina la morale tradizionale.
 Ma, soprattutto, dopo aver combattuto contro il comunismo, ci ritroviamo con tutte le cariche dello Stato in mano agli eredi legittimi del comunismo, con una legislazione comunista, con una politica fiscale comunista.
 E con un partito comunista  che ha cambiato il pelo (nome) ma non il vizio (politica) portato al governo da chi, una volta, asservita di combatterlo.
 Possiamo dunque festeggiare il 9 novembre come festa della Libertà?
 Solo come libertà tradita.
 E per ricordare a noi stessi che anche quando sembra impossibile, liberarsi del giogo comunista è possibile.
 Dobbiamo cercare di non dividerci e di evitare di lasciarci incantare dalle parole false e bugiarde di chi, per portare acqua al suo mulino, ci dice che agisce per il bene comune.
 No, quelli agiscono per il loro esclusivo interesse e per limitare ed opprimere le nostre libertà fondamentali di opinione, di diffusione delle idee, di proprietà.
 Lo sappiamo e dobbiamo agire di conseguenza,  per arrivare anche al nostro 9 novembre.
 E ci riusciremo se non ci abbandoneremo al particolare di una malintesa purezza di idee e sapremo condividere e combattere assieme a chi ci è più vicino.
 Fuor di metafora, non importa se il nuovo Leader e partito di riferimento del Centro Destra si chiami  Silvio Berlusconi o Pippo Pluto e Paperino, importa che alle prossime elezioni lo si voti senza se e senza ma, con l obiettivo di sconfiggere Renzi o, almeno, impedirgli di realizzare con facilità i danni che già sta provocando alla nostra Italia.

sabato 8 novembre 2014

Renzi al bivio

Renzi è in carica da quasi un anno.
 Come Monti e Letta prima di lui, sperava di agganciare la ripresa non per meriti suoi, ma al traino internazionale.
 Così non è. 
 Adesso per lui il tempo stringe.
 O sarà un secondo Monti capace solo di aumentare le tasse.
 Appare disperato il suo tentativo di estorcere alla commissione europea la possibilità di maggiori spese.
 Perché quella è l unica strada che conosce, come tutta la sinistra.
 Spendere anche i soldi che non ci sono.
 Il redde rationem si avvicina e il bluff del pallonaro fiorentino sarà scoperto a breve, sperando che la crisi continui ancora un anno.
 Per questo Renzi vuole la riforma elettorale per andare al voto a primavera. 
 Per questo allungare i tempi potrebbe risultare vincente.. 
 E, poi, siamo proprio sicuri che alle politiche Renzi riuscirebbe a bissare la percentuale delle europee, con un ben maggior numero di votanti ?
Noi del Centrodestra facciamo ancora in tempo a darci una svegliata ed inserirci 

giovedì 6 novembre 2014

L'abbronzato di Washington.

Il risultato delle elezioni di medio termine negli Stati Uniti, con la riconquista repubblicana della maggioranza al Senato e la conferma di quella alla Camera, sembrano indicare che sta passando la follia che portò gli Americani ad eleggere per due volte il Renzi di Washington.
Nel 2008 e nel 2012, con la sostanziale conferma delle elezioni del Congresso nel 2010, gli Americani rappresentarono perfettamente quei soggetti che Giove rende pazzi perchè li vuole distruggere.
Obama ha riportato gli Stati Uniti quaranta anni indietro, alla funesta epoca di Carter, perdendo ruolo e autorevolezza nel mondo.
La stessa politica economica di chiara impronta socialista, istiga un popolo altrimenti laborioso ad piegarsi all'assistenzialismo di stato, tra l'altro proiettando nel mondo un'immagine di sconfitta e di debolezza.
Con il voto del 4 novembre gli Stati Uniti hanno cominciato a cambiare rotta e, come già accadde nel 1980 quando dopo il disastro Carter arrivò Ronald Reagan, è auspicabile, per tutto il mondo, che dopo l'infausta parentesi di Obama arrivi un novello Reagan repubblicano.
Sperando che il nuovo Congresso riesca a mettere la mordacchia al Renzi di Washington per impedire che faccia altri danni.

mercoledì 5 novembre 2014

Chi è il leader dl centro destra?

Il Padre nobile è e resta Silvio Berlusconi, il Partito di riferimento è e resta Forza Italia, ma cosa dovrebbe avere un autorevole e credibile leader del futuro? 
In sostanza cosa bisogna avere per restituire forza al Centro Destra, secondo me bisogna andare oltre gli attuali partiti, fondandolo sulle idee, non più su una persona o su una sigla.
E’ questa e già un'ottima iniziativa.
Se, poi, le idee sono chiare e senza retorica:
- fuori dall'euro
- fuori i clandestini dall'Italia e respingimento dei nuovi arrivi, senza ius soli;
- sostegno alla Famiglia Tradizionale senza rincorrere i capricci degli omosessuali;
- riduzione delle tasse e taglio della spesa pubblica,
allora non posso che dichiararmi disponibile a una nuova battaglia nei territori e a sostenere il Leader di Forza Italia e dell'intero Centro Destra, quelle idee sono anche le mie e credo rappresentino gran parte dell'elettorato del Centro Destra.
Agli altri che hanno solo a cuore il loro sedere o sedia e che sono solo dei “Dinosauri” resta l’estinzione, ad altre menti brillanti che abbiamo in Forza Italia ma sempre sottomesse…non resta che concorrere sul piano delle idee oppure scegliere il suicidio di contestare il rinnovamento, il diritto a rappresentare in tal modo la nostra area.
Se diranno no a questa nuova area di pensiero perderanno i voti degli elettori che sempre più aderiranno al soggetto politico che espone le idee del Centro Destra.
Se diranno no al nuovo corso e perchè considerano quelle idee non da loro prodotte, considerandole (ipocritamente) omofobe et similia, allora non prenderanno più i voti degli elettori del Centro Destra perchè quelle idee sono le nostre e chi le contrasta è inequivocabilmente dall'altra parte della barricata.
Alla vigilia delle Regionali in Italia vincerà e manterrà consensi chi non avrà paura di portare avanti tali idee alla luce del sole, perderà chi si trincera a stare con tutti per non cambiare nulla…Se i candidati futuri non hanno il coraggio di dire quello che pensano e soprattutto non hanno il coraggio di metterci la faccia, allora è solo tempo perso.
Io non sono nessuno….e non sarò mai Lega dipendente, ma i “Nessuno” votano e smuovono le masse...

martedì 4 novembre 2014

La Festa della Nazione

Oggi 4 novembre, è una data che mi piace ricordare e che rappresenta un passaggio essenziale per la Storia Patria.
Un'altra ricorrenza che non è più celebrata con il giorno di Festa, risultando "spostata" alla prima domenica di novembre.
Una autentica bestemmia nei confronti della Patria, una blasfemia operata da quanti, oggi, sbandierano la loro millantata italianità assieme ad un Tricolore e ad un Inno Nazionale che hanno sempre rifiutato.
E, nei fatti, lasciando da due anni i nostri Marò nelle mani dei sequestratori indiani, continuano ad offendere.
Se, dunque, il 28 ottobre diventa attuale per il suo indissolubile legame con le prime leggi di tutela del lavoro e dei lavoratori, il 4 novembre rappresenta l'unica, vera data possibile per una Festa Nazionale, riducendo ai soli altoatesini gli unici a non sentirvisi rappresentati.
Anche se l'Italia di oggi preferisce date ... partigiane come il 25 aprile e il 2 giugno, il 4 novembre, essendo la ricorrenza dell'unica Vittoria delle Armi Italiane in una guerra plurale (perchè in confronti individuali o ristretti abbiamo vinto anche altre due guerre di Indipendenza contro l'Austria per merito degli Alleati: la Francia di Napoleone III e la Prussia di Bismarck), la Vittoria del 1918 fu una vittoria tutta Italiana, non essendovi stato alcun contributo fattivo da parte degli alleati di allora.
Fu una vittoria che, per la prima e unica volta (se escludiamo i campionati del mondo di calcio ...) ha unito nella sofferenza e nella gioia tutta l'Italia.
Le precedenti guerre di Indipendenza, infatti, furono una questione essenzialmente del Nord, come nel Nord fu combattuta la guerra fratricida del 1943-1945 , più che altro a rimorchio dei rispettivi alleati.
Nella Grande Guerra, invece, migliaia di Italiani del Sud combatterono per il confine Nord e per riportare in Italia Trento e Trieste (e con il pensiero rivolto anche a Fiume, Istria e Dalmazia che erano e restano nel nostro cuore come parte integrante della Nazione Italiana e, sono convito, prima o poi torneranno a farne parte anche giuridicamente).
Una data, quindi, il 4 novembre da ricordare come unica, vera Festa Nazionale e che, in quanto tale, meriterebbe di essere ripristinata al posto di due celebrazioni che dividono gli Italiani e che non potranno mai essere quella Festa Nazionale riconosciuta e condivisa che a noi manca.

lunedì 3 novembre 2014

Dalla storia arriva la rivincita del Centro Destra

Credo siano in pochi a ricordare il 1964 ed io stesso non posso certo affermare di averne memoria, come l'elezione di Saragat alla presidenza della repubblica dopo una interminabile serie di votazioni in diretta televisiva (rigorosamente in bianco e nero).
Ma quell'anno si svolsero anche le elezioni presidenziali negli Stati Uniti dove LBJ travolse Barry Goldwater, campione della Destra.
Il risultato non diede adito a dubbi e i democratici conquistarono il Congresso a piene mani.
I Repubblicani sembravano allo sbando.
Eppure da quella sconfitta nacque il successo degli anni settanta e ottanta.
Dopo quella sconfitta i Repubblicani vinsero la Casa Bianca sette volte contro i cinque dei democratici, conquistando anche la maggioranza al Congresso o in un suo ramo.
La reazione dei Repubblicani permise loro una rivincita cui mai avrebbero pensato dopo il lungo regno democratico dei Roosevelt e Truman.
In Italia la sconfitta patita alle europee dal Centro Destra può essere la chiave di volta per una rivincita che sia ben più corposa dei Governi di Berlusconi.
Renzi dimostra tutta la sua evanescenza, con un governo di basso profilo, chiacchiere a non finire, ma nei fatti un peggioramento delle condizioni di vita degli Italiani.
Di tutti gli Italiani, inclusi quelli che si ostinano stolidamente a votarlo ed a concedergli fiducia.
Il debito pubblico, ereditato dal consociativismo dc-pci-psi, è un fardello che se Berlusconi ha contenuto, se, con una politica da taglieggiatori, Monti e Letta hanno contenuto, Renzi sta bellamente appesantendo, spendendo troppo e aumentando le tasse.
E' un gioco destinato al fallimento.
E' da vedere se prima o dopo la ripresa internazionale.
Sì, perchè l'unica carta che può giocare Renzi non dipende da lui, bensì da una ripresa internazionale, che prima o poi arriverà e che trascinerà anche l'Italia, coprendo, ancora una volta, i nostri difetti.
Prima o poi.
Ma il Centro Destra non deve affidarsi solo alla buona sorte, ma deve reagire come fecero i Repubblicani dopo il 1964.
Bene la ricerca di una intesa tra Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia.
Bene anche un padre nobile come Silvio Berlusconi, al quale dobbiamo essere grati per gli ultimi venti anni, ma che sta subendo le ripercussioni delle aggressioni ricevute,e senza  idee bislacche sui principi che informano l'elettorato di Centro Destra.
Tocca allora agli elettori, cominciando dalle elezioni di novembre in Emilia Romagna, dare forza alla parte migliore del Centro Destra.
Il voto in regione, in questa regione, non serve per dare un presidente alternativo alla solita giunta comunista (quelli hanno una base che, come ha detto Salvini, voterebbe anche un posacenere) ma serve per dare una svolta al Centro Destra.
Un successo di Lega e Fratelli d'Italia con Forza Italia significherebbe un segnale molto forte sulla volontà dell'elettorato e di quella che, ritengo, sia ancora una maggioranza che Berlusconi chiama "moderata", ma che mi piace definire "conservatrice".
Una maggioranza nella quale cerca di attingere Renzi con iniziative attrattive come la polemica con i sindacati, ma che Renzi non può interpretare quando aumenta le tasse, propone lo ius soli o le unioni omosessuali, conferma l'adesione all'euro.
Una battaglia su questi temi, ancorchè non strettamente locali, può creare i presupposti per una rivincita annunciata, che ci sarà comunque, ma che può arrivare prima di quanto si possa pensare, evitando i danni di un prolungato cinguettio renziano.

domenica 2 novembre 2014

La presa in giro di "Triton"

Da ieri è iniziata l'operazione Triton, sotto l'egida di Frontex, che, secondo Alfano, dovrebbe rimpiazzare Mare Nostrum.
Alfano è subito smentito, visto che la nuova operazione svolgerà la sua attività entro 30 miglia dalle coste italiane ed è stato chiaramente detto che l'Italia sarà "obbligata" a prestare ugualmente soccorso, come prima.
Così come i clandestini recuperati da Triton, saranno portati sul nostro territorio.
Allora si dica chiaramente che vogliono perpetuare l'invasione, da contenere in una terra cuscinetto: l'Italia.
Per questo nè Mare Nostrum, nè Triton, essendo ambedue strumenti che violano la nostra Identità, la nostra Sovranità e la nostra Integrità.
L'unica risposta valida era e resta il respingimento.

sabato 1 novembre 2014

Nuovo incontro Berlusconi-Renzi

Ultima ora.
Sembra imminente un nuovo faccia a faccia tra il premier e Berlusconi , notizia attendibilissima (da fonti autorevoli), si terrà la prossima settimana, probabilmente mercoledì. Berlusconi è pronto ad accontentare il segretario del Pd sul premio di maggioranza alla lista e non più alla coalizione nella nuova legge elettorale, anche se questo potrebbe comportare l'uscita di Denis Verdini....
Una scelta che sembra suicida, visti i sondaggi, ma che il leader di ForzaItalia è costretto a fare perché vuole a tutti i costi evitare le elezioni politiche anticipate.
Garantendo al segretario del Pd l’ ok al premio alla lista e non più alla coalizione nell'Italicum.
Un cambiamento di rotta molto pericoloso, in questo momento, visti i sondaggi che danno i dem oltre il 40% e gli azzurri sotto il 20. Ma a noi in questo momento serve stabilità, anche perché non siamo pronti per le elezioni politiche (che il premier minaccia).
E per evitare il ritorno alle urne sembra che la Dirigenza di FI sia pronta a tutto, anche ad accontentare Renzi su un punto che rischia di far saltare per aria il nascente Centrodestra , contrari al momento a formare una lista unica di Centrodestra che si contrapponga al Pd o Partito della Nazione
Per fare tutto ciò serve tempo e quindi Berlusconi si prepara a dire sì a Renzi, sul premio alla lista nella nuova legge elettorale, pur di salvare il Patto del Nazareno e allontanare il pericolo elezioni
Infine Forza Italia non vuole restare fuori dal processo delle riforme, non vuole che a cambiare l'Italia sia solo Renzi e quindi siamo costretti (non so da chi) ad accetta punti che non condividiamo pur di poter dire di essere stati della partita.


giovedì 30 ottobre 2014

Mare "Vostrum"

Il Regno Unito non invierà la sua flotta per supportare il proseguimento di Mare Nostrum.
La motivazione è tanto semplice quanto solida: sapendo che, appena fuori dal porto africano, arrivano i mezzi delle nazioni europee per portarli da noi, in viaggio si metterebbero in molti di più.
In una parola, Mare Nostrun è "attrattivo" per chi vuole arrivare, pur clandestino, con tutti gli onori in Italia, beneficiando poi di vitto e alloggio a spese nostre.
Ma quando cominceremo ad imparare dagli Inglesi che sanno come gira il mondo ?
E che dire degli Australiani che hanno bloccato tutti gli arrivi di immigrati per evitare contagi da Ebola mentre noi continuiamo ad andarci a prendere a domicilio chi vuole venire in Italia ?

mercoledì 29 ottobre 2014

L'inganno di Renzi

L’unione sovietica europea ha rilevato incongruenze nella legge di stabilità (ex finanziaria) dell’Italia ed ha chiesto (ordinato) spiegazioni (correzioni).
Il ministro dell’economia Padoan rispondendo (immagino come Fracchia e Fantozzi davanti al megadirettore galattico) ha assicurato che gli importi mancanti saranno prelevati dal fondo per la riduzione delle tasse.
Così le tasse non saranno ridotte neppure per la minima parte promessa e strombazzata da Renzi come se fosse un evento epocale.
Per proteggere il pupo, la stampa di regime ha intonato il Coro del Nabucco contro l’unione sovietica europea, cercando di farci credere (come se avessimo l’anello al naso) che se le tasse non si abbassano sia tutta colpa di Katainen, oscuro burocrate finnico.
Renzi avrebbe occasione di ridurre le tasse e di accontentare i parametri del soviet di Bruxelles semplicemente tagliando le spese.
Invece preferisce aumentare la spesa pubblica e aumentare le tasse, imbonendo gli Italiani che ci cascano con tante chiacchiere che, a confronto, il venditore di miracolosi sciroppi del vecchio West era un miserrimo dilettante.

martedì 28 ottobre 2014

Il 28 ottobre
è una di quelle date che la storia ricorda, e lo faccio io che non sono Fascista ma un umile cattolico di centro destra.
Lo faccio per Provocazione ma anche come memento alla vicenda storica che viviamo oggi.
Particolarmente oggi, quando un governo di sinistra, a guida del diretto erede del partito comunista sta facendo strame di tutte le garanzie per il lavoro, unicamente per obbedire agli ordini del nuovo internazionalismo finanziario di cui la sinistra rappresenta la obbediente pedina.
E allora quest'anno il 28 ottobre torna utile per ricordare anche come tutte le leggi fondamentali di tutela del lavoro furono impiantate da quel "regime" così negletto.
E vale la pena ricordarlo agli internazionalisti socialcomunisti oggi ossequienti ascari dell'internazionalismo finanziario che, senza pudore, sta smantellando con una tempistica inaccettabile ogni tutela del lavoro.
Un po di storia, 28 Ottobre 1922.
Il 28 ottobre 1922, al termine di quella che sarebbe passata alla Storia come “la Marcia su Roma”, Benito Mussolini fu incaricato dal Re Vittorio Emanuele III di formare il nuovo governo.

Mussolini mantenne quell’incarico per quasi 21 anni, fino alle conseguenze del Gran Consiglio del Fascismo del 25 luglio 1943.

Il 28 ottobre è una data che viene da alcuni celebrata, nonostante non sia più festa nazionale.

E’ il destino delle festività di parte.

Sarà anche il destino del 25 aprile, altra festa celebrata solo da una parte degli Italiani.

Personalmente ritengo legittimo che ognuno celebri le ricorrenze che ritiene più affini ai propri sentimenti, ma la Festa Nazionale deve rappresentare un momento di unità … e sarà oggetto di un altro post.

In questa circostanza, alla distanza siderale di ben 90 anni da quel 28 ottobre, credo sia doverosa una riflessione su quello che fu il Fascismo per l’Italia.

E non possiamo fare alcuna seria riflessione se, preliminarmente, non consegniamo il Fascismo alla Storia, rinunciando ad ogni strumentalizzazione in funzione dell’attualità.

Che la data di conclusione dell’esperienza Fascista sia il settembre 1938 (inizio della legislazione c.d. “razziale”), il 10 giugno 1940 (entrata in guerra contro la Gran Bretagna e alleati della Germania), il 25 luglio 1943 (Gran Consiglio che sancisce la fine del Governo Mussolini), il 25 aprile 1945 (termine delle ostilità) o il 28 aprile 1945 (assassinio di Mussolini da parte di una banda partigiana a guerra finita) non ha grande importanza.

Quel che conta è che il Fascismo è un momento storico concluso e da contestualizzare,nel bene e nel male.

Sì, perché se del male c’è stato (ad esempio la guerra scioccamente combattuta assieme ai tedeschi, nostri nemici storici) è onesto ricordare il bene del Fascismo.

Contro il Fascismo sono stati scritti ponderosi tomi e spesi fiumi di parole.

Citando il Manzoni, con orgoglio, direi di me stesso che di mille voci al sonito, mista la sua non ha.

E francamente ritengo anche sciocco ripetere quel che altri, con più convinzione, hanno scritto e scrivono.

Lo scopo di questo post è ricordare e contestualizzare.

Il 19 marzo del 1919 nascono i “Fasci di Combattimento”.

E’ un’Italia che noi non possiamo neppure lontanamente immaginare.

Avevamo vinto la Grande Guerra, ricongiungendo all’Italia Trento e Trieste e solo più tardi Fiume e l’Istria.

Ma molti territori reclamati e che ci spettavano per diritto storico, come la Dalmazia, ci erano stati negati.

Come eravamo rimasti esclusi dalla spartizione delle colonie già appartenute alla Germania guglielmina.

La guerra aveva provocato molti morti e ci era costata anche economicamente.

I socialisti, che erano stati sin dall’inizio contrari all’ingresso in guerra, approfittavano delle difficoltà dell’Italia liberale per scatenare le masse dei più poveri, allettandoli con le abituali parole d’ordine dei demagoghi irresponsabili.

Due anni prima, il 7 novembre 1917 (quella rivoluzione fu chiamata “d’ottobre” in funzione del calendario ortodosso) un criminale come Lenin era riuscito a conquistare il potere in Russia, massacrando la dinastia regnante dei Romanov e tutti gli oppositori e proponendo la sua Russia come paradiso dei lavoratori.

I socialisti massimalisti e i comunisti (nati a Livorno nel 1921) pensavano di poter esportare la rivoluzione russa anche in Italia e in Occidente.

I reduci della Grande Guerra venivano sistematicamente isolati e anche malmenati.

Nel nome del socialismo e del comunismo venivano commesse violenze sulle proprietà e sulle persone.

Il governo liberale non riusciva a controllare la situazione.

Tutto questo si aggiungeva alle ancora profonde differenze tra le varie regioni italiane e che 60 anni di Unità non erano riuscite ad eliminare.

In questo quadro è naturale la reazione di chi è aggredito.

Proprietari terrieri, industriali e reduci.

Ma anche intellettuali e nazionalisti che vedevano esplodere l’Italia nel momento in cui si sarebbe dovuto fare fronte per capitalizzare la vittoria bellica.

Alla violenza si cominciò a rispondere con altrettanta violenza.

Per arrivare al 28 ottobre 1922.

Elezioni regolari prima e “pilotate” poi diedero la maggioranza parlamentare al Governo di Mussolini.

Praticamente nel giro di due anni Mussolini divenne il Duce.

L’Italia e la massima parte degli Italiani erano con lui.

Perché ?

Perché aveva dato agli Italiani quel che desideravano: la sicurezza.

Allora Libertà e Democrazia non erano Valori imprescindibili, anche perché gran parte della popolazione non poteva goderseli, essendo alle prese con problemi molto più materiali e immediati.

E fu proprio a quei bisogni che il Fascismo seppe dare una risposta adeguata.

La fondazione di ancora oggi importanti istituti nazionali: dall’INAIL all’INPS (con l’istituzione della “liquidazione”), l’IMI, l’ANAS (con tutti i lavori pubblici realizzati per rendere l’Italia un paese dalle moderne vie di comunicazione), l’ IRI.

E ancora opere di bonifica e di urbanistica cittadina, che hanno reso salubri zone fino ad allora malsane e hanno creato le moderne infrastrutture cittadine.

La politica per la famiglia e la maternità.

Le prime leggi sul lavoro:
il r.d. 15/3/1923 nr.692 e 1955 sull’orario di lavoro
il riposo domenicale e settimanale della L. 22/2/1934 n. 370 (ancora in vigore pur con gli aggiornamenti del caso) .

Il decreto entrato in vigore l’1/1/1934 sulle malattie professionali, progenitore del famoso D.Lgs. 626/94.

La scuola media obbligatoria : un progetto riuscitissimo per quanto ardito di riforma dell’intero ordine scolastico che nonostante una malandatissima scuola pubblica, devastata da cinquant’anni di ministri democristiani e da sei anni di ministri comunisti, ha retto fino ad ora, quando, proprio con il Governo Berlusconi, si è finalmente attuata la prima organica riforma scolastica dopo 80 anni.

Le colonie estive.

La modernizzazione dell'agricoltura.

E cosa dire di quel mirabile esempio di saggezza giuridica e modernità che furono e sono i codici civile e penale ? Per quanto siano stati manipolati, ancora oggi formano l’essenza del nostro diritto a riprova della grande saggezza con la quale sono stati impostati, tanto da poter assorbire modifiche, integrazioni, cancellazioni sapendo comunque dare una risposta teoricamente corretta alle esigenze di giustizia dei cittadini.
Un corpus iuris che, anche in questo caso, ha dovuto attendere il Governo Berlusconi per avere organiche riforme nel diritto societario, nel diritto fallimentare, nell’ordinamento giudiziario.

Ma il più grande merito del Fascismo è stato sicuramente quello di prendere una terra divisa in campanili e in tante genti e farne un Popolo, una Nazione.

Perché se nel 1861 “l’Italia è fatta, ora facciamo gli Italiani”, questa impresa ancora non era stata compiuta.

Il senso di appartenenza che il Fascismo è riuscito a dare al nostro Popolo ci ha consentito di diventare una Nazione del XX secolo.

Di aspirare legittimamente ad occupare quel posto che la nostra Storia, la nostra Civiltà, la nostra Arte, la nostra Cultura dicono prepotentemente che è nostro, perché la Civiltà Occidentale non può prescindere dalle fondamenta e dal contributo dell’ Italia e degli Italiani.

Il Fascismo fu anche questo ed è opportuno ricordarlo, nel momento in cui i decenni che ci separano a quel 28 ottobre 1922 ci suggeriscono di consegnarlo definitivamente alla Storia, per considerare con obiettività e distacco la sua incidenza nella vita dell’Italia e degli Italiani, valutandone sia gli aspetti negativi, che quelli (che pure esistono !) positivi