lunedì 27 ottobre 2014

Abbiamo poco tempo per "Rinsavire"


In questi giorni, dopo le esternazioni di alcuni con un po di confusione, anche gli unici due quotidiani leggibili dall’elettorato di Centro Destra sono partiti per la tangente, cedendo le armi.
Non stupisce il Giornale che, doverosamente, deve rappresentare la linea del suo Editore (anche se si chiama Paolo e non Silvio).
Meraviglia Libero con un Belpietro che nell’editoriale di sabato ha sostanzialmente giustificato le scelte del maggior partito del centro destra dicendo che è inutile fare una battaglia quando gli stessi eserciti papalini hanno abbandonato il campo al nemico.
Ma la battaglia contro la deriva morale rappresentata dall’assecondare i capricci sessuali di alcune lobby e dalla svendita della nostra Identità rappresentata dalla concessione della cittadinanza per ius soli ai figli degli immigrati, non è una battaglia religiosa, bensì strettamente politica.
Sono elementi che, assieme alla guerra al fisco e alle tasse e al contrasto alla rinuncia a Sovranità a Indipendenza a favore degli gnomi di Bruxelles, rappresentano uno spartiacque essenziale tra un’Italia dignitosa e civile ed un’Italia marcia e serva.
Chissenefrega se il Vaticano molla il colpo e, con Bergoglio, si schiera con i presunti vincitori ?
Un simile comportamento è tipico di una organizzazione che è sopravvissuta per duemila anni.
Importa invece che l’Ebola politica che ha colpito il centro destra venga individuata, circoscritta, isolata e posta in quarantena perché possa contagiare il meno possibile.
La cronaca di questi giorni ci dice che anche dall’Ebola si può guarire e, dopo, si è immuni al virus che per il Centro Destra è rappresentata dalla accettazione delle unioni “civili” (?) modello tedesco e della concessione della cittadinanza ai figli di immigrati nati e con studi svolti in Italia.
Come per tutte le malattie, conoscerle, conoscerne gli untori, conoscerne i falsi guaritori, sono i primi passi per guarire e per tornare sani.
Berlusconi era ed è  il collante del Centro Destra e deve ritrovare la strada  che sia in grado di ricreare quella coalizione che ha rappresentato in questi venti anni l’Italia migliore, che produce, che lavora, che non perde tempo a cinguettare, che ha sorretto l’economia nonostante la ferocia del fisco che l’ha dissanguata con tasse oltre ogni limite accettabile e sopportabile.
Questa sarà la mia battaglia elettorale...
Ho fiducia che, però, possa emergere il Leader che potrà condurci fuori dall’attuale situazione di crisi.
Nel frattempo non possiamo lasciare campo libero al nemico e dobbiamo, anche se non sempre condividiamo le posizioni, sostenere, con il voto, quanti sono meno lontani dalle nostre posizioni di centro destra, chiunque sia e chiunque parla e agisce da centro destra.
E se la legge elettorale con la quale si voterà non permetterà di rendere utile ogni scelta, dovremo ricordarci che la politica è l’arte del possibile e che tra tutti questi chi ha maggiori possibilità di resistere a questo vento di dissoluzione è colui che unisce e si comporta con coerenza della sua storia...

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