Negli ultimi trenta anni la Politica ha progressivamente abdicato al suo ruolo di indirizzo della società italiana e di legislatore.
In principio furono i poteri economici ad influenzare le scelte ma, almeno inizialmente, gli interessi contrapposti delle varie aziende che costruivano beni reali, essendo tra loro contrapposti erano un fattore di equilibrio.
Venne poi la magistratura che, brandendo codici e pandette, tracimò dal suo ruolo e liquidò per via giudiziaria una intera classe politica.
Oggi sono i medici e, per la precisione, epidemioligi, virologi et similia che, impossessatisi del microfono e delle telecamere, non sembrano avere alcuna intenzione di tornare nei laboratori, cercando di imporre alla politica le loro tesi che, peraltro, non sempre sono univoche.
E' ora di dire basta a tutte quelle interferenze.
Gli imprenditori facciano gli imprenditori, rischiando del loro, fallendo se necessario, ma le scelte economiche non devono essere basate sulle proiezioni di un pil, sul rating espresso da compiacenti società internazionali o dalle direttive europee.
Le scelte devono essere finalizzate al benessere dei cittadini Italiani, anche se aumentano il debito e anche se sottraessero contributi pubblici alle aziende private che cercano di replicare quanto riuscì benissimo agli Agnelli, privatizzando gli utili e socializzando le perdite.
E i magistrati tornino ad applicare le leggi esistenti, senza crearne di nuovo con le loro interpretazioni, mandando in galera (e facendoli restare) i criminali: ladri, rapinatori, speronatori di motovedette, trafficanti di essere umani.
Basta indagare se come e quando è stata apposta una virgola in più o in meno in un bando, rallentando ogni attività.
Prendano esempio dagli avvocati che hanno stigmatizzato e condannato chi cercasse di sfruttare la situazione creata dal virus cinese per chiedere risarcimenti ai medici.
La Politica torni ad impossessarsi del suo ruolo di guida della società.
La Politica riapra l'Italia, restituendo la Libertà agli Italiani che, tanto, stanno sempre più riprendendosela piaccia o meno a Conte ed ai suoi consigliori.
#ItaliaSveglia
#AlessioZanon
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