Qualcuno ricorderà sicuramente lo slogan che ho ripreso nel titolo: appartiene alla campagna elettorale di un partito di dx del 1972, quando un partito di Dx arrivò al suo massimo storico della prima repubblica.
Oggi siamo nuovamente a quel punto.
Siamo a Berlusconi unico riferimento, unica certezza, forse unica salvezza per una Nazione che rischia la dissoluzione sotto le bordate di ministri con nazionalità straniera, di immigrati che pretendono la cittadinanza e il voto e dei capricci degli omosessuali che, invece di essere liquidati con una battuta (anche volgare) vengono assecondati nelle loro farneticazioni.
E più della metà degli Italiani resta a casa e non vota, regalando ai comunisti tutte le maggiori città e persino Treviso, resa bella e sicura da Gentilini e che ora (onestamente: per la soddisfazione di noi bolognesi) tornerà ad attrarre (come tutte le altre città cadute tra le grinfie dei comunisti) spostati e marmaglie di sfaccendati e lazzaroni.
Non esistono, tra l'altro alternative.
Quando si dissolse la Dc, l'Msi riuscì a raccogliere parte dell'eredità mentre dal nulla spuntò Forza Italia con Berlusconi che riuscì nel miracolo di fermare la "gioiosa macchina da guerra" di Occhetto.
Adesso si potrebbe temere che senza una guerra i comunisti possano, grazie all'ignavia di oltre metà Italiani, occupare tutto il potere.
Il PdL non ha alleati che riescano a raccogliere voti.
La Destra è divisa e derisa e, francamente, non è da Uomo di Destra piangere per una sconfitta come ha fatto Alemanno che, così, si è giocato ogni chance di leadership.
Maroni è sempre più il liquidatore della Lega e all'orizzonte non si vede alcun nuovo Berlusconi.
Gioco forza, quindi, guardare al vecchio Berlusconi, sperando che gli annunci di queste ore siano confermati.
Fine della segreteria Alfano e potere ai "falchi".
Allora potrei fare un pensierino per iscrivermi al nuovo soggetto politico e dare una mano alla ricostruzione della diga anticomunista e antidissoluzione.
Perchè gli assenti hanno sempre e comunque torto.
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