venerdì 21 giugno 2013

Come distruggere le nostre Radici
eri leggevo le tracce per la prova di Italiano della maturità.
Magris, Zingales, paesi "in via di sviluppo", i "Brics", "Mercato e democrazia".
Il tema storico sugli omicidi politici (chissà se sarebbe stato accettato quello virtual-giudiziario di Berlusconi?).
Però mi domandavo: e Dante ? Manzoni ? Ariosto ? Tasso ? Petrarca ? Foscolo ? Carducci ? D'Annunzio ?
Cioè i GRANDI della nostra Letteratura, quelli che hanno contribuito a coltivare e far crescere il nostro essere Italiani, ponendo le radici della nostra Civiltà, la migliore mai esistita.
Amara la constatazione.
Attraverso la cancellazione dei Grandi della nostra Letteratura, i comunisti che hanno occupato anche il ministero della (d)istruzione, vogliono bruciare le nostre Radici, per fare spazio all'orda di immigrati che, confidando anche in quelle che Marcello Veneziani ieri ha descritto come Le tre divinità del politicamente corretto , sta già calando sulla nostra terra per occuparla con le loro usanze, religioni, ricordi, radici.
Quousque tandem, Letta, abutere patientia nostra ?

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